Cravenroad7

Qui ci starebbe bene una battuta sulla prima repubblica.

Molto bello!!!

Non male, secondo me. Il finale mi è piaciuto.
Nella mia classifica dell'annata 1993, Chiaverottinamente parlando, è seconda solo a Lontano dalla luce.

Bellissimi disegni di Rinaldi, molto vicini Stano, soprattutto per il design di Dylan Dog.
Un 7.5

Con questa storia Chiaverotti ha realizzato il suo Marchio Rosso personale, cioè una storia esplicitamente schierata dalla parte dei diseredati.

E naturalmente, trattandosi di Chiaverotti , trama e personaggi sono talmente tagliati con l'accetta che la storia si lascia apprezzare più che altro per gli aspetti "exploitativi", con sequenze di omicidi belle trucide e intrise di humour nero.
Su tutte spiccano la scena sull'autobus, quella della ragazza col padrone di casa e quella del lavavetri.

Insomma, anche se la denuncia lascia il tempo che trova, il divertimento non manca.

Però la trama in sè è comunque troppo esile e semplicistica, così l'albo alla lunga diventa ripetitivo non facendo altro che insistere sul concetto dei "barboni assassini".
Assurdo il finale, ma per Chiaverotti è la norma.

Il mio voto è 6+, anche in virtù dei disegni di Rinaldi, perfettamente adeguati al tono trucido dell'insieme.

Ad essere sincero, mi mancano storie come queste: così senza senso, sbilenche, stereotipate, piene di luoghi comuni e di splatter da film di serie z.
E poi vogliamo parlare della nonnina tentacolare? Non ce n'è per nessuno: Chiaverotti rulez!

letto ieri notte nel silenzio più completo e mi ha fatto sudare parecchio,riconfermo le senzazioni provate ,i disegni fanno PAURA,il primo piano del barbone che uccide i tre teppisti,ribadisco, è da incubo

Deprimentina.

Adesso, parlando di clochard minacciati, abbiamo in compenso storie con stereotipi sbilenchi e splatterate di luoghi comuni per indottrinarci verso la retorica senza senso di serie xyz.

SIME TUTTI ALOHA, PAISA'

Quanti danni possono fare gli imprinting fumettistici nei momenti sbagliati. La storia può attrarre unicamente per il puro lato visivo e surreale splatter anni 90'. Onestamente, non vorrei mai rivederle nel mensile, o comunque con una sceneggiatura un po' meno barcollante.

Le dò il merito però di avere una copertina che da sola è stata capace di darmi gli incubi da piccolo ancora prima di riuscire a possedere l'albo.


Lux

Partendo dalla premessa che neanche a me piace tanto questa storia...
...ognuno parli per gli imprinting (nei "momenti sbagliati" Ah, funesta & bruciacchiata gioventù che fu... -) che si ritrova, come retaggi e pre-condizionamenti, piuttosto che addurre quelli della "coscienza collettiva" altrui.

Io di surreale qui ci vedo davvero poco, e stiamo sicuri che nessuno ne riproporrà una simile di questi tempi. Un po' perché non ne sono capaci neanche se clonano il DNA del Chiave di vent'anni fa o lo scimmiottano paripari, un po' perché hanno altre direttive, un po' perché lui stesso la scriverebbe in modo diverso...e comunque ha altro da fare

ALOHA AGENDINA PIENA, DI MOMENTI SBAGLIATI

...non certo un capolavoro...ma se la confrontiamo con la recente barbon story di miseria e crudeltà, stravince alla grande !!

E' l'equivalente di una poltrona per due nel "dyd universe"
(si dice così ora, no?)

feste di sangue
chiaverottata classica sopra la media (delle altre chiaverottate)
è una variante natalizia sul tema "uccisori", abbastanza squallida e cattiva, ben disegnata da rinaldi
da ricordare la diabolica vecchietta e la scena con il padrone di casa
purtroppo il finale rovina quasi tutto, una spiegazione banale
copertina simpatica

voto 6

Albaccio, uno dei peggiori di Claudio, eccessivamente trash, la retorica di fondo è troppo da populino, i disegni di Rinaldi non li sopporto, sono da preistoria del fumetto
Voto 5- solo per qualche bella scena splatter, tipo cervella e occhi di fuori, il maniaco sessuale che esplode da dentro...
Altamenti è una storia da 4 come il Povero Diavolo del mese prima...
I giudizi risentono anche dal filotto 80-84 mai più eguagliato IN TUTTA LA SERIE