Cravenroad7

Premetto. . il media videogioco non mi appassiona più di tanto. Però oramai non é più questione di decidere se il videogioco sia oppure no, una forma d'arte. Questi sono discorsi che si potevano fare una decina di anni fa, o forse anche di più. Il livello tecnologico raggiunto in questi anni ha già portato il videogioco 'dentro' e forse anche al di là del concetto stesso di arte. Come si può negare che la maggior parte dei videogiochi odierni abbia anche un valore estetico oltre che ludico? Semplificando (all'estremo ovviamente) la discriminante è appunto questa. Il valore estetico dell'opera. Che poi ci vogliate mettere dentro il veicolo di un messaggio, la comunicazione di un sentimento, il coinvolgimento emotivo, queste sono tutte considerazioni accessorie. Il punto non é se un videogioco annoia, rende stupidi oppure appassiona nel contenuto, ma se sia possibile riconoscerne un valore estetico. E per quanto non possa piacere il media, il valore estetico é là sotto gli occhi di tutti, anche dei miei, che non sono un'appassionata. E già le arti figurative classiche si ispirano ai videogiochi, si è già passati al passo successivo. . . x quanto si possa negare rispetto alla propria sensibilità il valore estetico di un'opera, questo purtroppo rimane. .

Da tutt' altro che accanito videogiocatore, dico che per me tra i videogiochi c' erano opere d' arte già da tempi in cui il livello tecnologico non era elevato e la grafica era quello che era. Mi vengono in mente giochi come "Another World" o il primo e il secondo "Monkey Island".
Ovviamente molti videogiochi non sono opere d' arte ma di intrattenimento, oppure semplicemente brutti, come d' altronde avviene per film, libri, fumetti, musica.

L'estetica è solo un elemento di un'opera artistica. E neppure troppo importante, a dir il vero.
Lo si può negare semplicemente perché, come tutte le cose, esistono pareri diversi. Esiste una concezione d'arte che corre in un determinato tipo di classicismo e un'altra ( altre a dir meglio ) che percorre strade diverse. Tutte e due sono rispettabili.
Personalmente ritengo l'arte una sublimazione della bellezza, non intesa come bellezza fisica, o come perferzione armonica delle forme o dei colori o anche delle idee ( per quella c'è la filosofia ) ma come bellezza spirituale che nasce dal cuore e dal cervello e si diffonde nei modi e negli strumenti innati nella natura umana dagli albori ad oggi.

Allora è arte anche un videogioco, nasce da cuore e cervello. Lo dici tu stessa...

Infatti tutto il discorso sull'appezzare o meno un'opera artistica, é strettamente personale, riconoscerne un valore che va al di là di quello estetico dipende, come giustamente hai detto tu, da molti fattori non ultimo quello storico. Però tutto questo fa parte dell'estetica. Il videogioco ha travalicato ormai il suo aspetto ludico, é un pò come quello che é successo x le arti applicate. Si è aggiunto anche un valore estetico oltre che pratico. Che poi sia una forma un pò diversa da quelle classiche o che lo sono diventate con il tempo, resta comunque un prodotto creativo con un valore estetico. Quindi non può essere che arte. Che trasmetta o no emozioni, che non lasci alcun messaggio. . qua poi si rientra giustamente nella sensibilità personale. Ma la forma è quella.

Con questa definizione evidentemente non avrebbe senso la distinzione tra Mozart e De Andrè, e manco tra De Andrè e i Gazebo Penguins...

Ma, visto che all'interno di questa definizione può entrare tranquillamente un videogioco, ecco apparire all'occorrenza una definizione di arte che coinvolge anche la riproducibilità tecnica, oppure l'appartenenza a un qualche "canone classico".

Si ma parlo anche di bellezza spirituale, di valori ed emozioni come amore, passione, dolore, estraneità, sofferenza, eroismo, disagio, follia, carnalità...cose che un videogioco non ha e non avrà ( per fortuna aggiungo...) mai, per me.

Anche un tavolo e una cadrega sono frutto di cuore e cervello, ma a parte certe forme di desing innovative e rivoluzionarie, non sono arte.

Ripeterò sempre il medesimo concetto, ma a me un video gioco non comunica niente che sia paragonabile all' "Urlo di Munch" o al "Cristo Morto" del Mantegna.

Se a voi si, meglio o peggio per voi, a seconda dei punti di vista. Io sono ancora per le cose umane, vive, pulsanti, che generano emozioni e sentimento e anche schifo e repulsione.

Per questo un fumetto è arte, e un video gioco, per me no.

E con questo, parola di Strega, la smetto qui.

La degna conclusione (su cui sono anche in buona parte d'accordo) è, allora, che qualunque cosa fatta "a regola d'arte" sia arte.
Poi possiamo sbizzarrirci su cosa si intenda con "a regola d'arte" o meno

Certo è che non troveremo mai una definizione oggettiva che accontenti tutti.

Non c'è niente da capire, in Dear Esther il gameplay è ridotto a ZERO, guardati il video e fatti una tua idea, non ti chiedo nient'altro.


Per non parlare delle avventure testuali.
Per non parlare di Deus Ex.


Aspetta, facciamo un esempio, se te mi dovessi spiegare l'arte di Van Gogh, come faresti? Mi porteresti per mostre giusto? Mi faresti capire nel dettaglio lo sforzo dell'artista, ma con le sue opere sotto gli occhi.
Ora, come faccio io a provare a farti capire l'espressività artistica del mezzo videoludico, se non tramite lo stesso approccio? Cioè mostrandoti le opere meritevoli di attenzione?
Spiegami come faccio.

Ha fatto una strage! Guarda se tocca farmi una ps3 solo per lui:
http://www.ilmessaggero.it/TECNOLOGIA/H ... 9968.shtml

l'analogico per molti versi è sempre superiore al digitale..non credo che il digitale possa essere una forma mentis applicabile..
questo perche',a prescindere da tutto,il cervello è analogico e recepisce certi stimoli meglio di altri..
tutta questa corsa al 4k e 6k non serve a nulla..l'occhio umano piu' di tanto non puo' recepire in termini di input visivi..
per questo considero il fumetto digitale apprezzabile solo in parte..ma la carta,la sensazione tattile,l'approccio di lettura è molto piu' immersivo con la carta..

io sono il primo a credere che i videogiochi siano forme d'arte purche' la narrazione,il gameplay sia sempre apprezzabile e a misura d'uomo.

comunque non c'è una sfida..chi vuole vedere munch potra' sempre vederlo..e i pittori ci saranno sempre e useranno magari nuovi sistemi(come mauro pirodda che disegna con quello che trova..]

comunque..aborro i programmi per fare fumetti col computer perche'

1)fai prima a disegnare a mano
2)sei 100 volte piu' espressivo

sono pensieri in liberta'..devo ancora abituarmi al forum..

Condivido.

Falsissimi entrambi i punti.
Che poi vorrei sapere quali sono 'sti programmi per fare fumetti...

ciao
i punti di vista tuoi li rispetto ma credo che un corrado roi o manfredi non possano esprimersi al meglio.
pero' dipende dal contesto.
se vai un fumetto sui generis,basato molto sulle battute e freddure va bene tutto..ma l'introspezione di dylan..boh la vedo dura..

per esempio lupo alberto computer o non computer non perde il suo principio dissacrante..

comunque ti parla uno che realizza fotoromanzi(storia lunga) con attori su sfondo verde (chromakey)in varie posizioni che poi riassemblo e modifico sapientemente..

quindi non è un attacco contro i computer..io li uso..sia per musica che per girare video..

http://aranzulla.tecnologia.virgilio.it ... 28661.html

ma si tratta di cose specifiche..io parlavo di questo..no fraintendimenti..se sai disegnare disegni..niente preset....................e preciso che mi riferivo a questo

cmq..
non mi riferisco a chi usa le tavolette grafiche..

dove c'è la mano c'è sempre un qualcosa di naturale..anche se con dei margini di differenza rispetto alla china..ma sempre molto notevoli..


parere personale..e di corrado roi..

Mica ho capito tanto il ragionamento, ma tanto sarebbe OT.

Ma chi la usa 'sta roba? Neanche il più scarso dei newbie...

Strega, hai una percezione troppo alta dell'arte.