Ciao, RRobe.
Anzitutto, ti dispiace se ti do del tu ?
Ho letto, su Asso, il messaggio nel quale hai espresso la tua contrarietà ad ammettere sceneggiatori esordienti all'interno della testata.
In linea di massima, mi trovo d'accordo con le tue argomentazioni anche se non escluderei a priori la possibilità di concedere tale opportunità qualora dovessi trovarti di fronte ad un novizio che dimostri di possedere delle doti narrative eccezionali.
Tuttavia, mi rendo conto che quello del curatore editoriale sia un mestiere complesso e faticoso che, a lungo andare, esaurirebbe anche le energie del più instancabile dei lavoratori.
E pensando a ciò, è balneata una domanda, forse ingenua, nella mia mente.
Siccome la sceneggiatura si presenta del tutto priva di immagini, in quale modo riesci a capire se essa è dotata di un certo potenziale ?
Vi sono dei criteri che ti permettono di capirlo o devi fare affidamento al tuo istinto ?
E' cambiata forse la percezione che hai di questo particolare mestiere, ora che ne sei il diretto responsabile ?
Accade per caso con una certa frequenza che le storie risultino inferiori rispetto alle aspettative originarie ?
Su quali basi viene deciso quale sarà il disegnatore di una determinata storia ?
E a tal proposito, quanto può influire il parere, se richiesto, dello scrittore ?
Mi scuso per la lunghezza del mio intervento e per l'eccessiva quantità di domande, ma sarei molto curioso di capire come funzionino queste dinamiche editoriali.
Ti ringrazio in anticipo per un'eventuale risposta.