Il finale!!!?????
POSSIBILE PRESENZA DI SPOILER NELL'ALERT SULLA PRESENZA DI SPOILER
ATTENZIONE: IL POST POTREBBE CONTENERE SPOILER. (spoiler twin peaks)
dai. il finale. parliamone.
come da prassi per lo sceneggiatore in casa base abbiamo un'idea che sfiora il nulla declinata in esempi da nulla (leggi simpatici, se di domenica sei benevolente). ovvero, novanta pagine che mostrano esempi dell'effetto della causa per poi spiegarci una causa pretestuosa, scemetta e priva della benché minima statura morale/filosofica/suggestionante/paradossale/commovente/INQUIETANTE che dovrebbe caratterizzare la testata.
Non c'è climax, non c'è indagine, non c'è dramma (se non manicheo). ci sono esempi, è la prassi nel modus operandi di Di Gregorio, esempi estenuanti. Talvolta simpatici, per carità, ma esempi. Un'idea esile declinata in reiterate storielle autoconclusive e stanche, un what if statico e sistematico che nasconde l'"idea" fino a pagina novantantasette come se fosse "ilcolpodiscenadeisolitisospetti" per poi ammetere che, LOL, era il mio disegnino sul banco fatto durante la ricreazione. "Oh, ragazzi, e se la morte ci facesse fare la morte da morti, oh? passa la canna!". Nient'altro, cavolo. fine. E mi dispiace. Perché il fraintendimento di Di Gregorio è sempre stato lì, appeso su un ramo come una scimmia con le vertigini che si rifiuta di scendere: paragonare la sistematicità delle scene truculente o surreali all'idea di una trama statica e immota. No!
Grande errore (diamo respiro al paragrafo senza alcun motivo, Wolk!
). Bisognerebbe capire (e giuro che non sono un maestrino ma solo un lettore "vanitoso come lettore") che la sgangherabilità in "elzeviri buzzatiani" del Dylan sclaviano non era mai (MAI, scritto ora in CAP LOCK ma senza fanatismo) figlia di una volontà di estendere un'ispirazione povera a un numero di tavole adeguate alla vendita, ma sempre motivo di complicazione, progressione e arricchimento del racconto (sebbene credo che lui non lo ammetterebbe mai
). Qui si va avanti a esempi. Esempi. Esempi.
E ricordo che un finale dovrebbe causare, quando non un climax di suspance, almeno un brivido di chiusura, una catarsi, un riflesso di poetica. Qui al posto di un finale abbiamo una scusa, la scusa di un bambino molto dotato che non ha fatto i compiti e si inventa la cazzata all'ultimo minuto. "E' stato un ritornato, signora maestra, mi ha mangiato il quaderno mentre dormivo nel parchetto! Per fortuna non mi ha ammazzato, diamine!".
Io son cattivo, magari, anzi, sicuramente, perché reputo questa una delle migliori storie di Di Gregorio (una di quelle in cui il bilanciamento "idea esile"/"scene di esempio" funziona meglio, grazie anche agli Dei cestari, che sono "i meglio disegnatori possibili di questo altroquando") ma quello che mi chiedo è: non sarebbe molto, ma molto più interessante rivelare all'inizio l'inghippo e costruire una trama "figosa" (si, zoolander) su di esso? Perché nascondere il topolino quando è da esso che si potrebbe costruire la montagna?
P.S.: secondo me, visto che ho appena letto il buon GARRET (molto bello e viva Dell'Era), la revisione è di Recchioni (tra l'altro ottimo inchiostratore oltre che scrittore all'interno del succitato albo), che è uno dei pochi sceneggiatori a cui vedo scrivere continuamente "uh?" quando molti altri scriverebbero "eh?". Ci ho fatto caso perché quell' "uh?", pur accettabilissimo, mi stona sempre.
E confermo che (spoiler twin peaks)
Ma lo ha fatto solo per dare respiro al paragrafo
edit by imp: se dicevi che darth vader era il padre di luke la battuta era migliore per tutti, dai