La presenza di Bilotta può muovere le vendite di un massimo venti copie (una delle quali è in mio possesso). I motivi per cui l'almanacco vende ancora sono da cercare altrove (dove? Boh :O).
(dieci minuti fa stavo mettendo su un soffritto di verdure per cena, ma c'era qualcosa che non mi tornava, quel dettaglio che i detective faticano a mettere a fuoco e che fa volgere le indagini alla risoluzione. Beh, che ci crediate o no, c'era un omino minuscolo dentro di me che si sbracciava e mi urlava di venire qui a mettere lo SPOILER ALERT. Sono proprio scemo veh!)
QUINDI: POSSIBILITA' (terribilmente plausibile) DI SPOILER!!!
Non mi soffermo sulla qualità delle rubriche, che tanto mi ritroverei a elencare difetti già ampiamente messi in risalto da me e da altri utenti negli anni passati (i famosi "secoli dei secoli", che l'almanacco è così strutturato dal '94!!! :O). Telegraficamente: la parte saggistica o informativa procede a filo di gas tra la mediocrità, il cattivo gusto e l'"aggiungi mezzo punto di interlinea e metti carattere 14 che di scrivere 'ste cose mi son rotto pure io". STOP. L'editoriale di Frediani però mi ha fatto conoscere i "Mostri sui post-it" di Mortensen, che ho gradito assai (anche se dopo volevo scrivere al danese una mail tipo "Ciao, mi piace come disegni, vedendo il tuo tratto ho pensato di consigliarti un illustratore che potrebbe piacerti e che SICURAMENTE non conosci: si chiama Edward Gorey").
Ecco, dopo NON ESSERMI SOFFERMATO sulle rubriche per un intero paragrafo (paragrafo che nella scala wolkoff corrisponde tuttavia a "appunto a margine sulla lista della spesa"
) volevo scrivere un paio di cose sulla storia che, se per caso nessuno se ne fosse accorto, nel bene e nel male, è una delle robe più trash apparse sulla testata negli ultimi anni (e di concorrenti in lizza ce n'erano, eh!). Certo, questo solo a livello di plot, perché Bilotta, nel corso delle 94 tavole, fa di tutto per nascondere la natura genuinamente "WTF?" della trama da lui escogitata, celandola sotto quella patina brillante e raffinata che è tipica del suo stile. In pratica, raccontandoti MACHETE come se fosse DURRENMATT. A partire dal titolo, così bello, trasognato e romantico: il principe d'inverno. Certo, come no, lo sappiamo tutti che il titolo di lavorazione era tipo: Narcos contro mummie gnocche contro Scotland Yard. Bilotta riesce a inserire una guerra tra Narcos peruviani nelle campagne innevate dei sobborghi intorno a Londra, li fustiga con una mummia super esibita e sulla cui esistenza non ci sono dubbi di sorta e... praticamente nessuno batte ciglio. Nel senso, Bloch si limita a dire: "qui il soprannaturale non c'entra niente", ma lo fa senza riuscire più ad argomentare. Lo fa e basta, in training autogeno galoppante. Hai i cadaveri morsi e mummificati in un secondo? "Qui il soprannaturale non c'entra niente". Hai i cadaveri mummificati in un secondo e Dylan che ti giura di aver visto e di essersi pure po' menato con la mummia? "Qui il soprannaturale non c'entra, è solo il classico regolamento di conti tra Narcos nelle campagne dei sobborghi di Londra. Tsk!".
Torniamo ai Narcos approfittandone anche per dare respiro alla lettura con un nuovo paragrafo
. Ve lo chiedo sul serio, compadri narcos: davvero vi sembrava una buona idea quella di espatriare un carico di eroina spedendolo al museo archeologico di Londra stipato dentro una mummia per poi recuperarlo in seguito? Rileggi la domanda, Carlos, e converrai che si poteva pensare di meglio. Che poi, oh, sfiga: la vostra attività di "smerciare eroina nei dintorni di Londra utilizzando come metodo lo spedire la droga al museo archeologico di Londra dentro a reperti che trafugherete in seguito" vi porta a consegnare la mummia masculo alla sua secolare fidanzata mummia femmina che lo cercava in giro per il mondo da tempo immemore. Dopo aver recuperato sembianze umane mica da ridere, ella deve aver pensato bene che farsi assumere come ricercatrice all'interno di un museo dall'altra parte del mondo rispetto al Perù fosse la maniera statisticamente più vantaggiosa perché lei e l'amato si rincontrassero. Io non sono bravo in matematica, e infatti aveva ragione lei. Poi oh, mica è specificato se fosse a conoscenza del ritrovamento e si fosse fatta assumere dopo, ma credo che questa seconda ipotesi riuscirebbe nell'incredibile intento di essere meno credibile della prima. Dicevo, ai Narcos gli va di sfiga, perché oltre a essere arrabbiata per il pieno di Eroina nel corpo del suo amante, la mummia ha pure bisogno di sangue per ridestare il suo uomo (da qui il microspot progresso: dì no alla droga, beviti un'arteria, che quella si che fa di brutto!) e quindi ammazza tutti i trafficanti mummificandoli all'istante e raggelando così il "qui il soprannaturale non c'entra niente" di Bloch. Poi abbiamo dei sogni in cui Dylan intuisce qualcosa che sarebbe stato noioso spiegare in modo logico al lettore e che quindi Bilotta decide di affidare alle mani "buone per tutte le stagioni" dell'immedesimazione ESP di Dylan, che è quella cosa che nella serie spunta sempre in modo forzato e pretestuoso,
tipo questo cambio paragrafo per dare respiro alla lettura (scusa Wolk, scherzo, sul serio, eh
), e in maniera talmente sporadica da apparire eternamente ridicola (perché il lettore ogni volta si disabitua, no?). Magico Vento praticamente nell'Oltretomba ci viveva, stava sempre a occhi chiusi a parlare coi fantasmi di indiani morti, quindi mica ti sorprendevi. Dylan ultimamente mi sa di uno che se si mangia i peperoni si sogna quel video di Dario Argento che balla (qualcuno lo ha visto?), quindi quando ha un collegamento ESP o una premonizione ci rimango sempre un po' così.
Comunque, il lui mummia della lei mummia si ridesta dal sonno secolare: è un tranquillone, sembra il fratello poco sveglio di Jack Skeleton che non ha capito che la tenuta Inca non c'entra una mazza con Halloween e - udite! udite - la seconda cosa che dice alla sua signora (che sta per uccidere Dylan), la seconda frase proprio (dopo una prima legata al comprensibile ormone), è un: "Non è giusto" che suona maledettamente come un: "Certo tesoro che ti sei instronzita parecchio in 'sti ultimi quattrocento anni!". Grande!
Le dà torto e la distrae quel tanto che basta perché Dylan si liberi e la dia alle fiamme. E lui si salva pure, il mummio! Tié!
Tutto questo per dire che l'albo mi è piaciuto. Si, avete letto bene, perché i personaggi principali sono in forma smagliante ("Il soprannaturale non c'entra niente" compreso e con lode), Groucho in stato di grazia e il ritmo è veramente perfetto (a parte le ultime venti pagine che traballano). Ad abbassare la valutazione c'è questo senso di straniamento, questo film TROMA raccontato con sobrietà e delicatezza, questa contraddizione tra il cosa e il come. Questa stonatura che neanche l'abilità di Bilotta riesce a raddrizzare compiutamente.