Cravenroad7

Torna! Torna, Chiaverotti! Torna con i botti! Torna, Chiaverotti! Toorna! Tooorna! Tooorna! Toorna!
Colma 'sta seriaccia disadorna! Molla un po' sto Brendon, torna! Torna! Torna!

Non era tanto un appello: se ci fai caso era più un'esclamazione ironica (e di sorpresa) alla fine di una serie di post-s, da quello di Gabriele79 a quello di Nyarla

E poi tanto non torna: Brendon per fortuna è quasi finito, ma ha gia in serbo una nuova serie pseudo-fantascientifica che comincerà nel 2015.
Forse scriverà qualche cameo per il Fest. Ma per le storie lunghe la vedo difficilissima.
Ho anche il sospetto che come personalità/modus operandi non combaci molto con quella del Rrobe e delle sue iniziative...

SEMPRE ALOHA PER IL MAESTRO

E non fa' il pedante, su, lasciami divertì che poi non torna c'oo sapemo, ma io per storie come questa lo rimpiango

Amen.

Macché pedanzerie in tutù !!!
Era solo per non fare la parte della groupie scosciata davanti al suo masc(hi)otto preferito...

Di rimpianti non si vive.
C'è sempre un controfinale in agguato a farti cambiare idea


ALOHA KEY-SPIRIT
(nel senso "Chiave")

Riletto dopo anni oggi...colpa della consegna delle pizze che mi ha dato buca...cercavo un modo per vendicarmi sul ragazzo delle consegne!

Voto buono! Al fumetto!
Alla pizzeria 0 avete perso un cliente! Adesso ho anche fame.

Non un capolavoro, ma supercult in ogni caso. La prima parte, con gli omicidi gratuiti, splatter au go go e grandi dialoghi tra Dylan e la cliente di turno - ma anche con Bloch - si fa preferire alla seconda, inevitabilmente più 'telefonata' e priva di pathos. Ad ogni modo, uno di quegli albi che assieme ai vari L'alba dei morti viventi, Memorie dall'invisibile e La bellezza del demonio, i classici insomma, darei in mano ad un novellino per fargli capire cos'è Dylan Dog e cosa ha rappresentato per il fumetto italiano.
Immaginate tra l'altro un fumetto che nell'anno di grazia 1990 se ne esce con questi contenuti, fate un attimo la tara col presente ed ingoiate un lexotan per non pensarci.

Quest'albo è fatto della stessa materia di cui è fatta la pura exploitation. Selvaggio, iperviolento, senza troppo senso, ma anche senza freni.

Ricorda molto i più trucidi fumetti "neri" degli anni '70: cinici, infami e violenti, dove i personaggi 'positivi' (se esistevano) si rivelavano deboli o inetti. In questo caso abbiamo una psichiatra cretina che non ha mai nemmeno sospettato di avere per segretaria una psicopatica e per cliente un assassino di bambini, mentre Dylan commette una fesseria dietro l'altra (sublimi le gaffe quando conversa con mister ombrello-e-bombetta ).

L'albo se ne frega totalmente del politically correct e di tutte le regole morali. Rispetta solo le esigenze exploitative. Certo, i difetti non mancano (su tutti la figura del killer, troppo generico e derivativo per funzionare come icona), ma sprigiona una cruda e potente forza espressiva dalla prima all'ultima pagina.

Non è un modello di buon gusto, ma averne ogni tanto di storie così brutte sporche e cattive!
Promosso a pieni voti!

E' proprio questo aspetto che lo rende un albo speciale, a suo modo. Sottoscrivo tutto il resto.

Storia mediocre che oggi verrebbe considerata da Maxi.

Estetica dell'orrido.
Questo albo lo ritengo il più stomachevole di sempre e non so nemmeno il perchè, visto che ci sono scene in albi come "Dal Profondo" (teoricamente) più "schifose".

Un cult che non rileggo volentieri, visto che mi nausea. 7,5

Sì....hai ragione....

Ora però ricomincia a prendere i medicinali per favore......

Più storie mediocri allora. Fossero tutte così. Dylan è anche questo, è anche l'ultraviolenza degli Uccisori, di Riflessi di morte, e di giorno maledetto.
E non ho particolari effetti nostalgia per queste storie avendone lette la metà relativamente di recente.
Su. Dai.

Era quello che speravo, quando si parlava di downgrade.
Nota a margine su M&G: uno dei loro lavori migliori per DD questo #47.

Anche io ho sperato che Downgrade significasse questo: ritorno all'horror, sceneggiature curate in grado di rendere interessanti anche soggetti non particolarmente originali e disegni non tirati via (l'evoluzione di M&G e' esemplare riguardo l'involuzione di buona parte dei disegnatori storici di Dylan).