Concordo con le opinioni da voi, mirabilmente, espresse, eccetto su questo aspetto:
dogares ha scritto:
le donne sono solo un mero strumento di passaggio, non solo fisico.
Capace anche di scaricarle, forse senza durezza ma con decisione se queste si mettono troppo di traverso con il suo mondo.
Io ritengo invece che Dylan si innamori realmente delle donne che incontra.
La lontananza dalla madre Morgana gli arreca un dolore così profondo da spingerlo a cercare il suo
volto in tutte le donne e al contempo in nessuna, una ricerca che prosegue, incessante, eppur destinata a concludersi senza successo.
A dimostrazione di ciò, innumerevoli son state le circostanze nelle quali, una volta separatosi, volontariamente o meno, da loro, l'old boy ha dato manifestazioni di una grande tristezza.
E' forse il caso di ricordare l'ineluttabile destino della bella e sfrontata Lillie Connolly o la tragica morte della
matura Bree Daniels ?
E che dire di quella Marina Kimball che, con un gesto di stupida ribellione, ha squarciato un abisso nel cuore dell'indagatore dell'incubo ?
Alla luce delle letture passate, possiamo difatti notare che Dylan non le ha mai
scaricate trattandosi di un inguaribile romantico con l'animo puro e sognante di un fanciullino un po' troppo cresciuto.
Ed infatti Dylan si configura una vittima in balia di una realtà che lo disorienta e affievolisce le sue speranze mutando costantemente le proprie fattezze, un Proteo moderno che sembra provare un'insano godimento nell'imbastire questo diabolico teatrino di equivoci ed inganni.
Le donne cambiano, tragici eventi si verificano, eppure Dylan rimane, conscio di non poter portare sulle proprie spalle i lutti e i tradimenti dei quali è stato bersaglio nel corso del tempo.
L'unica soluzione resta la dimenticanza dei propri dispiaceri, dimenticanza che verrà mitigata dallo sbocciare di una nuova, eppur delicata, ginestra sulle ceneri del suo cuore.