Cravenroad7

Vogliamo parlare sul serio ? Parliamo.

C***O : io come regalo di Natale nel 2001 ho ricevuto 80 albi di Dylan Dog dai miei genitori tanta era la mia passione

A mio pare la testata si è fatta :

a) Ingolosire dal successo
b) Ha confuso la ricerca di un erede di Sclavi con la creazione di un suo clone
c) Rinviato una vera rivoluzione nelle gerarchie, forte delle vendite
d) La consuetudine di cui al punto sopra ha reso sempre più "normali" e accettabili storie lontane anni luce dal mood originale del fumetto
e) Di conseguenza il politically correct ha sostituito la scomoda inquietudine dei primi 130 - 150 numeri

Queste sono le prime 5 minchiate che mi vengono in mente. La netiquette forse dirà che con meno di 10 post dovrei costruirmi un pò di credibilità prima di parlare, ma Dio mi fulmini se non è vero che sono io quello che rompeva le palle all'edicolante se Dylan non arrivava il martedì o il giovedì.

Sono cresciuto e ora vado per i 31, ma certe cose non le dimentico..Dylan Dog mi pare una cavolo di rock band alla Muse...ti fa due dischi della madonna e poi siccome vuole vedere le arene piene si svende alle case discografiche.

Il tuo discorso è condivisibile. Ma trovo utopico il tuo credere che sia possibile ricreare il Dylan Dog di Sclavi a tavolino. La Bonelli ha agito allo stesso in cui si è comportata con tutte le testate di grande successo: spremendole. Non sarà il massimo dal punto di vista artistico ma sicuramente è coerente con la politica editoriale; non dimentichiamoci che la Bonelli ci deve campare e per avere fior fiore di professionisti che ogni tanto (perché non si possono fare capolavori sempre) producono storie da leccarsi i baffi deve sovvenzionarsi e fidelizzare un gruppo di appassionati che producono entrate mensili costanti è il miglior modo. Il lettore lascia quando per molto tempo non vede i frutti del suo impegno economico.
Questo è il mio pensiero sull'editoria Bonelli.

Che poi Sclavi ha abituato i lettori di vecchia data ad un certo tipo di Dylan Dog che, secondo il mio modesto parere di lettore, è impossibile ricreare per svariati motivi. Quindi le alternative erano due: smettere con la dipartita di Sclavi, fare quello che si è fatto. Io sono contento di aver potuto leggere il Dylan di altri autori che hanno prodotto storie di altissimo livello.
È come se Dante avesse scritto la Divina Commedia e poi Petrarca, Boccaccio e Guinizzelli si fossero messi a scriverne il sequel: sarebbe inutile lamentarsi di un livello inferiore.

Qualcuno mi spiega una cosa sul finale?

SPOILER



Ma se la storia inizia a Marzo (vedere email sul computer del dottore ad inizio albo) e Neve vive tre mesi, com'è che nelle tavole finali nevica ancora? Non ci dovremmo trovare a fine Maggio-Giugno? Forse sarebbe stato meglio fare squagliare la ragazza al sole.



Comunque, storia inverosimile per come si svolge, banale, e soprattutto ritorna il Dylan moralizzatore e brontolone.
Concordo con Dogares e col Robbe: il personaggio così com'è è morto, continuo ad andare avanti nell'attesa del cambiamento di settembre, sperando che lentamente il Robbe riuscirà a far ritornare vita a a Dylan (e a noi).

Votato insufficiente, ma forse un buono ci stava

Sicuramente Dylan Dog è molto diverso da come era all'inizio, forse tornerà simile a cone era prima, ma siamo cambiati anche noi. Non so come dire, ma l'entusiasmo che c'era una volta c'è sempre meno. Per alcuni è più evidente, per altri meno. Chi non si sente rappresentato dal Dylan Dog di oggi forse sbaglia a continuare a leggere qualcosa che non sente più come suo.

Sulla storia: la vigilessa è l'archetipo di persona zelante che rasenta il ridicolo ma ci sta anzi si vede di peggio; in effetti un po' scemotta la battuta sul colpevole che è il creatore ( e manco era vero!) però bella storia e bei disegni, non so proprio perché tutti questi discorsi sul Dylan di oggi e ieri per questa storia, visto che possono valere ped ogni albo

Paradossalmente il cambiamento di ottobre potrebbe essere il colpo d'ascia definitivo a chi auspica un ritorno alle atmosfere insane e "alternative" dei primi 10-15 anni di vita della testata.

Ma del resto, si può dire che in fondo peggio di quanto fatto dal 150 in poi non si potrebbe (salvo , ovviamente, una quantità forfettaria di 40-45 albi di buon livello nei successivi 150). Anche perchè poi, se è vero che i lettori di prima istanza sanno cosa era PRIMA e cosa è diventato POI, c'è da considerare quella fetta di pubblico che si è affacciata nel mondo di DD negli ultimi 7-8 anni e che non è detto abbia recuperato gli arretrati. Ecco, a questo pubblico magari il DD odierno può piacere e l'hanno continuato a comprare, proprio perchè è quello il DD che hanno conosciuto e gli sta bene. Mentre chi invece tiene ben distinte le fasi evolutive della testata, continua (giustamente) a piangersi addosso.

Cioè, ad esempio, anche io ho comprato Martyn Mistere per un tot di 50-60 albi, qualche anno fa. Mi piaceva e non essendo poi troppo appassionato non mi sono preoccupato di chiedermi se fosse meglio anni prima, ma l'ho comprato e basta.

Per cui alla Bonelli i dati di vendita per un certo periodo hanno rimandato scelte artistiche che invece erano urgenti, perchè magari il saldo tra coloro che abbandonavano la testata e i nuovi che invece iniziavano a comprarlo era sostanzialmente positivo. Poi questo numero sarà sicuramente diventato negativo e si è capito che ne nuovi ne vecchi desideravano più leggere un fumetto dell'ispettore Derrick e sono ricorsi alla cura Recchioni.

Verissimo.

in dieci minuti ho finito quello che mi restava dell'albo.
confermo il mio giudizio iniziale- imbarazzante- pur votando 5 per i disegni e la copertina.

cioè che si conferma alla base di ogni dylan è un legante (che legante non è) che equivale ad infilare in ogni piatto un dado star, nel tentativo di insaporirlo.
in realtà, siccome un dado è un dado, e non può impreziosire un piatto come tutti i sapori accuratamente scelti in base alla loro freschezza, armonia e preziosità, quello che ne viene fuori è un piatto dozzinale da mensa dei lavoratori.
in questo caso un albetto con pretese strappalacrime, adatto ad un pubblico femminile under 12 (non scafato).
perchè poi io mi impunti su questi paragoni eno-gastronomici è un mistero che non risolverò mai, ma persevero come se niente fosse

SPOILER

questo "dado" in pratica è tutto quello che si aggiunge ad un dylan dog per "insaporirlo".
esempio fulminante: la poliziotta demente che stracciona "neve" apostrofandola come una m***a, contro ogni logica, umanità e soprattutto contro ogni intelligenza (in forma non strisciante).
inutile, idiota e fastidiosa.
vuol creare il solito clima "tutti cattivoni l'unico buono tanto, tanto tenero è dylan".
ebbasta, l'abbiamo capito eh!?
come se non bastasse, a rimarcare il clima di inutile persecuzione su neve, arriva un collega idiota a dare man forte alla poliziotta iper-idiota.
poi gli idioti aumentano in modo esponenziale: la milizia che dovrebbe proteggere neve... è chiaro che una squadra che sfonda una vetrata lanciandosi da un elicottero impieghi meno tempo di 4 poliziotti fuori dalla porta della stanza ad entrarvi
è chiaro che dylan e bloch restino a guardare come due piantane da 100 watt, lui addirittura TELEFONA alla squadra per farla intervenire

sbaglio o è previsto che la prima visita di neve si svolga all'interno di scotland yard?
hanno addirittura la possibilità di fare radiografie? wow! noi in questura avremo si e no le garze
successivamente in ospadale il medico arriva alla conclusione " i risultati delle analisi del DNA confermano ciò che supponevo..quella ragazza non dovrebbe esistere" eh si, è la prima conclusione alla quale arriva un medico di solito, in presenza di qualche anomalia.

del rapimento di neve in ospedale ho già detto: patetico.
la gara a chi sia più imbecille.
patetici i due pedinatori, come sottolinea cyber dylan.
per accorgersi di loro il nostro invertebrato indagatore dell'incubo deve aver avuto un bel senso di ragno
imbarazzante la dottoressa stronza, con appresso il medico "mi hanno promesso di poterla studiare"
pietoso dylan "mi avete messo con le spalle al muro"
certo, passa un mese senza che lui muova un dito per trovare neve, poi arriva la scusa del secolo "trovare i suoi creatori" e lui si attiva, in mezza giornata inciampa sulla coperta di neve, gira 4 negozi e trova il laboratorio alchemico MIRACOLOSAMENTE intatto
oh my goddddddddd

aggiungo: empatia con neve? -55

Storia che presenta due bellissime scene, la prima e l'ultima; in mezzo (e che "mezzo", in termine di pagine) il nulla, emotivamente parlando. Zero pathos, zero coinvolgimento...alcune scene da fumetto anni 60, con ingenuità clamorose. Oltre a quella iniziale già citata da tanti, vogliamo parlare di un gabinetto alchemico nascosto nel bel mezzo di Londra? Il post di Dogares è da incorniciare, rispecchia la delusione di chi segue Dylan da anni, e ora lo sta accompagnando verso un crepuscolo che è tutto tranne che degno dei fasti passati. Anche questo preludio alla nuova fase è contraddittorio...si è partiti con la storia di Ambrosini, che rompeva i (pessimi) cliché narrativi degli ultimi (ultimi ma troppi...) anni, poi via via si è tornati nella mediocrità. Caro Roberto, accelera più che puoi, settembre è troppo lontano. Forse l'attesa e la speranza per il nuovo corso hanno creato troppe aspettative, forse non sono (siamo) imparziale ed obiettivo, forse sono un disilluso, ma questo fumetto non mi piace più...a te ed il tuo staff l'onere di creare non dico il mito, ma almeno un personaggio degno del suo glorioso passato.

Al di là della storia, effettivamente troppo esile come soggetto e troppo scontata nel suo svolgimento, sono stato sorpreso negativamente dal lavoro di Nizzoli: negativamente in senso relativo, si intende, perché il suo è comunque un discreto lavoro, ma davvero non mi aspettavo tutte queste incertezze anatomiche e questa generale sensazione di rigidità. Il suo tratto continua a essere elegante e bello a vedersi, oltre che pregevolmente dettagliato, ma è il quadro d'insieme che non mi convince molto.

POSSIBILI SPOILER

Per comicità involontaria io intendevo quella specie di task force che irrompe nell'ospedale come nulla fosse, o anche la rappresentante della casa farmaceutica, che sembra un cattivo di James Bond. Poi, certo, i personaggi della poliziotta e dei due scagnozzi sono concepiti come comici, ma a me appaiono più che altro ridicoli, delle macchiette.

La storia in se non è male, i disegni sono splendidi, solo che l'ho trovata tremendamente prevedibile e priva di sussulti! Già dopo poche pagine potevi farti un'idea di come si sarebbe potuta sviluppare....e andando avanti nella lettura ti rendi conto che tutto va esattamente come avevi pensato! Mai una svolta improvvisa, mai un colpo allo stomaco, tutto dritto e liscio come l'olio....e anche l'ultima pagina, quella che dovrebbe strapparti la "lacrimuccia" e farti fare il sospiro che ti risolleva tutto l'albo....beh, purtroppo non ci riesce! Però ripeto, l'albo si salva, anche grazie ad una buona gestione dei tre personaggi principali della serie (Dylan-Groucho-Bloch); si inceppa un pò nella poca caratterizzazione di Neve (che dovrebbe essere la protagonista assoluta e invece sembra quasi una lunga comparsa dilatata per tutto l'albo). Insomma, sufficiente si, ma senza strafare!

piatto e prevedibile.
per me insuffciente ,una gualdonata.
copertina da sogno che è come un barattolo di caviale senza il caviale dentro.

Letto.
Tremendo .

Ai livelli della Cassapanca delle meraviglie, per intederci.
Solo che quella era una storia volutamente frivola con l'aggravante di Cossu.
Mentre qui si pretende anche seriosa, e Nizzoli - buono ma non ottimo - si adegua allo stile del sardo.

Per ora non ho parole... e detto da me
Più in là vedremo... o vedrete.

NO COMMENT
NO ALOHA

Si parte con una copertina rivoluzionaria, la prima quasi interamente in bianco e nero.
Dalla cover e dall'incipit a mio avviso si pensa subito , la storia però cerca di piroettare e proiettare il lettore altrove, alla , e pare in più punti strizzare l'occhio a una storia di 21 anni fa molto amata da tutti(o quasi): .
Dylan appare in forma nella sua veste più anticonformista e poco amante dei tutori dell'ordine.
Tavole molto belle, ricordano un po' il primo Dall'Agnol (quello de "Il buio" per intenderci).
Nizzoli entra di diritto nel mio elenco di disegnatori preferiti.