Cravenroad7

una volta tanto aggiungo la mia recensione, essendo abbastanza breve: "fondamentalmente innocuo". [cit.]

Uffa. Non dico che non mi sia piaciuto.

Ma mi aspettavo parecchio di più.

Le grandi aspettative generano spesso delusioni. Per carità, Ruju è un ottimo sceneggiatore, ma qui ha fatto una cosa molto simile a quella fatta da Sclavi per il numero 100: allungare il brodo in attesa di nuove spiegazioni (con il 400, i 30 anni o il 500).

SPOILER

"Ritratto di famiglia" è scritto bene. Fa piacere rivedere personaggi come la Vita, Nessuno, Randall Creed, Sybil Browning. Groucho è in ottima forma e le scenette comiche sono davvero impeccabili (l'amante di Dylan Dog e il carrozziere scozzese). Il tutto risulta però molto pirandelliano, o se preferite, Tomasi di Lampedusiano (spiegare tutto per non spiegare niente). C'è a chi va bene e chi ci resta con l'amaro in bocca. Io sono del secondo partito. Anche se il sogno di Morgana, con i suoi zombie, è più credibile di quello surreale del numero 100 di Groucho.
Stano disegna davvero bene e il colore classico si riallaccia con i vecchi albi celebrativi. Sembra di essere tornati agli anni '80 e '90, in poche parole al momento migliore di Dylan Dog. Un po' di morsi e un po' di sangue gocciolante: come dice l'alter ego dello stesso Stano, Dylan Dog è un fumetto horror. IL nostro indagato va avanti per la sua strada: dovremo aspettare giusto 5 o 10 anni per un altro tassello di soluzione.

Per forza di cose Stano rievoca il Dyd per eccellenza e anche se la storia forse "poteva dare di piu"... alla fine bastano solo i disegni ( e gli ottimi colori) per dare una boccata di ossigeno al nostro personaggio preferito...

L'ho riletta oggi, a distanza di un anno, per vedere se reggeva il passare del tempo e dell'entusiasmo che mi suscitò all'epoca della sua uscita nelle edicole.
Niente da fare, per me rimane un capolavoro.
Il miglior albo di Ruju.
Stano da incorniciare in ogni singola vignetta.

a parte i disegni e i colori molto ben fatti la storia fa veramente schifo...voto 4

Buona storia celebrativa, sono stato felice nel rivedere "nessuno". Superlativi i disegni. Voto 7,5

Scritta molto bene e disegnata da dio. Ha un unico problema: non succede nulla.

Alla fine sto andando avanti nella rilettura oltre il limite che mi ero prefissato.

Anch'io come Bo.82 ho riprovato le stesse emozioni di quasi 3 anni fa. Non la considero un capolavoro ma una splendida storia, onirica e rispettosa dei punti fondamentali della continuity dylaniata. #300 che cancella il ventennale (meno male). Non racconta nulla, è vero, ma non deve, configurandosi come un vero e proprio omaggio, ruffiano quanto basta senza scadere nel semplice e banale richiamo del passato. Stano superlativo anche a colori stavolta, rispolverando per l'occasione un tratto più vicino a quello degli esordi.
Riconfermo il mio (più che) buono.

Il nulla che più nulla non si può.

Ho preferito il 100 e il 200...oltre che il 121 che adoro.

Un collage fine a se stesso, che per uno sceneggiatore che conosce il personaggio come le sue tasche non rappresenta neanche un particolare sforzo.

Dialogo tra la morte e la vita con zero enigmaticità.

Un nulla però ben raccontato che svolge egregiamente il compito richiesto a un numero celebrativo: celebra.

Degli altri.. il 100 è l'albo che più odio della serie, esclusa l'ultima pagina. Il 200 è scritto bene, nulla da dire, ma mai digerito la storia del figlio di Bloch e in fondo il tutto si risolve in un compendio per feticisti dylaniati (il primo caso, l'origine del maggiolone, il sodalizio con Groucho, ecc..). Il ventennale vabbè.. lasciamo perdere. Il 121 da molti considerato il caposaldo della saga, cosa per molti versi innegabile ahimè, rispecchia la (purtroppo) completamente mutata visione del personaggio da parte dello Sclavi post-100 e per questo non l'ho mai amato.
Il 300 almeno non fa danni.

D'accordissimo su tutto
Tranne una cosa:



Uno dei maggiori meriti di Paola, in quel caso, fu proprio di concentrare tante cose in 94 pagine, su due piani.
Con una certa disinvoltura di scrittura, a mio vedere.
Per questo è l'unico celebrativo che alla fine digerisco. Per quanto il 121 metta in campo questioni molto toccanti e il 300 sia svagato quanto basta nel divertentismo

ALOHA A 360 (gradi...)
... si scioglie... la testata?

mmmm....vero. Cose al fuoco, il 200 ne mette. Il problemuccio l'è che DyD nun l'ha inventato aPPaola !
Tutto qui.

Evvabbé... se una donna si sbottona un po'... non c'è niente di male

Comunque, a parte la voglia di "rivelar-si" di Paola, sono d'accordo con quello che dite... però mi sembra che ci dimentichiamo di una cosa base.
Paola sarà stata in questo caso (ed in quelli simili) una matrigna snaturante... ma aveva per i celebrativi il pieno appoggio del paponzo carnale, cioè Sclavi stesso.
Quindi un po' di complicità&approvazione rimane, anzi... mi sembra imprescindibile.

So che Sclavi non gradiva la ricostruzione del passato di Dylan per smozziconi, e spesso non sentiva neanche la necessità di inventarsene uno ben definito.
Però quando la casa editrice ha deciso di puntare su questi aspetti per auto-omaggiarsi nei celebrativi, mi pare che lui abbia dato comunque il suo benestare per questi elementi dal passato. Non credo che Paola abbia profanato il personaggio di straforo, alla chetichella o pensando di aver completa carta bianca rispetto a Mastro Tiziano.
Io credo invece si siano consultati parecchio, prima di mettere a stampa delle pietri miliari per il DNA fondante del nostro.
Il fatto che a noi non interessassero, che se ne poteva fare a meno, e che hanno finito per rovinare certi aspetti di Dylan... è un altro discorso .
Ma non mi sembra il caso di contendersi il moccioso, tirandolo da un braccio o dall'altro per reclamarlo, come le due madri davanti a Salomone.

Detto questo, per me il 200 se la cava bene, nonostante le difficoltà
Il ventennale ne combina una più di Bertoldo, e ci consegna degli zombi da operetta melodrammatica.
Tanto di cappello a per non esser incappato nel trabocchetto di raccontare necessariamente qualche nuovo retroscena sul passato dell'Old Boy.

ALOHA APOCRIFO O POSTUMO
(SI SAPRA' TUTTO...)

Che il 300 sia un numero solo colmo d'incenso e senza storia alcuna, è congettura che non mi sento di avvallare.
O ci si è dimenticati che, sparando a Reed, Nessuno cancella un possibile futuro e ci traghetta, dal galeone, a quello sclaviano del numero 100 ?

Paola avrà avuto pure un avvallo, ma quel che combina nel ventennale è senza appello.
Nel duecento si limita, anche con trovate divertenti e briose, ma purtroppo annegando nel patetico.