Albo che è il perfetto esempio a sostegno di una mia teoria applicabile a fumetti, libri e film: raccontami pure la stessa storia, basta che me le racconti
bene. E oggetti che causano morte o inducono al suicidio se ne sono visti tanti nella serie, a partire dal prototipo degli Uccisori, passando per Il signore del silenzio, Abyss, ecc.. Ma da un soggetto non originale si può ricamare una valida sceneggiatura come quella orchestrata da Enna, composta da dialoghi veloci, repentini cambi di scena e una struttura quasi circolare. I disegni di Celoni (sì vabbè, non saranno adattisimi al tipo di storia, ma il risultato è straordinario
, io poi ho un debole artistico per lui) le conferiscono il giusto tocco inquietante e malsano, con una spettacolare esecuzione dei suicidi e alcuni ottimi primi piani.
Non mi convincono a pieno solo l'atteggiamento stranamente rinunciatario di Dylan e il contrapposto interesse quasi eccessivo (mi aspettavo un coinvolgimento personale che manca) di Jessie James.
Non sarà memorabile, ma avercene. Buono.