Mai piaciuto granchè. Di questa storia mi rimane impressa sempre la scena in cui il disgustoso Mastro Hora va a letto con la povera Sabrina.
L'albo, in realtà, sotto la parvenza del tema del tempo che scorre inesorabile può essere letto come una metafora sull'usura: come strozzini, in tutto e per tutto, infatti si comportano il buon Mastro e gentile consorte forti del motto "il tempo è denaro"
. Il sordido complotto del diabolico duo rende un po' banale la storia, spogliandola di quell'aura soprannaturale che sembrava predominante e, a conti fatti, risulta invece solo un depistaggio chiaverottiano. A livello di sceneggiatura non è stata data la sufficiente importanza ai presunti poteri ipnotico/persuasivi di Hora e questo è un difetto abbastanza grossolano in quanto priva di credibilità le reazioni delle vittime. Qualcuno nei primi interventi del topic ha già sottolineato la somiglianza con un momento particolare di Zed, probabilmente una coincidenza anche se da Bloch ci si aspetterebbe un'accettazione meno passiva dei problemi di Dylan.
L'ultima pagina non mi dispiace. Non concordo su chi ritiene questa la miglior prova di Cossu (Ombre è tante spanne sopra), anzi la trovo altalenante: Brian Scofield, a pag.19, sembra che fluttui sul pavimento invece di esserci sdraiato sopra.
Nel complesso avere Ugolino ai disegni non ingentilisce la mia valutazione, anzi.. Mediocre.