Cravenroad7

In fatto di storie che si risolvono in poche pagine, Julia insegna... e lì di pagine per sviluppare la trama ce ne sono 132 e non 100!
Ciò non toglie che anche a me un minimo secchino questi finali alla "Go Nagai", con la regola dei 20 minuti applicata al numero di pagine... ma di Vathek e Ixtlàn non se ne fanno più!
E ancora mi chiedo perché si sono voluti bruciare in un solo albo un Maestro come Akhar Nun!

ho fatto comprare ad una mia amica l'ultimo albo e mi ha detto che le è piaciuto ma "troppi combattimenti", cioè vuol dire che per certe persone eliminare un maestro con 85 tavole di cambattimenti potrebbe essere fastidioso

beh, voglio vedere cosa direbbe dopo aver letto uno degli albi più parlati

farò un esperimento, gliene proporrò uno in cui caleb lost introduce ad harlan la missione per la durata di 76 tavole, contenenti 15 salti spazio-temporali e 840 personaggi, dei quali alcuni sono fratelli, madri e cugini di loro stessi in almeno 18 epoche diverse.
poi vediamo cosa dice

Ehm, di albi del genere grazie al cielo non mi pare di averne ancora letti!

mmm... se davvero ci sarà un albo sui mondiali di calcio, quest'anno potrei avere un buon motivo per seguire questa competizione

Ma che sbagliata berta, al massimo incoerente considerando che in julia ti lamenti sempre che non succede mai niente, ma d'altronde l'incoerenza fa parte del carattere femminile quindi sei perdonata

Tornando sul nostro dampirello,semre a proposito di saghe, trame e sottotrame devo dire che si va a toccare un tasto dolente, addirittura il primo, per me, dei 3 motivi principali per cui dampyr e' "solo" un buon fumetto e non un ottimo fumetto.
Eccoli qua, in ordine di importanza:

1) La gestione della saga - dal numero 5, ovvero da quando harlan e i suoi compagni conoscono caleb, ad ora cosa e' successo di importante? Lasciando stare le dipartite dei vari maestri, abbiamo circa 150 numeri gattopardeschi, in cui tutto quello che succede non va ad incidere sulla vita dei protagonisti (sto ovviamente estremizzando, qualche piccola cosa e' avvenuta). La suspence ovviamente ne risente, sappiamo che alla fine di ogni storia i nostri se ne tornano a Praga pronti per la prossima nuova avventura in giro per il mondo.

2) Il buonismo. Elemento imperante, quasi stride con una serie che fa dell' horror la sua ragion d'essere. E qui mi collego direttamente al punto 3.

3) Il protagonista - ok, si vuole fare una serie in cui dei buoni "ammazzatutti" lottano contro le forze del male, qualunque esse siano uscendone sempre senza un graffio ? Ok, ma allora i buoni devono essere inc*****ti come delle iene, devono bucare la pagina, devono essere il fulcro su cui ruota la storia. In poche parole devono essere come TEX. Allora li si prendo atto che so benissimo come finira' la storia ma godo nel vedere come il protagonista la risolve, nel suo personalissimo modo. Se ho, perdonatemi il termine, uno qualunque (almeno fosse antipatico come MV.. No, qua abbiamo proprio un signor nessuno) con cui non ho particolare feeling e che so benissimo che riuscira' sempre tranquillamente a portare a termine la sua missione ovvio che l'interesse nei confronti dei protagonisti (e quindi di conseguenza per la saga) sara' comunque minimo.


Come detto all' inizio e' comunque un buon fumetto (al livello di disegnin come di scenggiatura, come di ricostruzioni storiche) ma poteva essere molto, molto di più'.


Ps scusatemi x gli errori, scrivo dal cellulare.
Ciao!

Ma qual è il Memorie dall'invisibile di Dampyr

@ Jones: fin dal varo di Dampyr gli autori hanno garantito che il trio base sarebbe sopravvissuto a tutte le avventure, magari più o meno segnati da certe vicende. Sono però morti vari personaggi da entrambe le parti: Victor, Vera, i Naphidim, Martin De Vere...
Condivido che Harlan non è certo il personaggio più caratterizzato della serie.

Albetto del.mese esile esile, con storia strappalacrime incentrata sul passato succhiasangue (bad mode on) di tesla. I disegni magnifici e gli scorci di praga hanno su di me lo stesso effetto che sparare sulla croce rossa, quindi per me la storia si aggiudica la sufficienza, anche se il realtà si tratta di un compitino.

Letto Odio implacabile, voto 6,5. Buon soggetto, sceneggiatura non eccezionale, ma un albo scorrevole, un po' prevedibile. I disegni di Lozzi non mi sono piaciuti poi tantissimo, sarà che con Praga privilegio atmosfere e tratti più espressionistici. La copertina di Riboldi è davvero molto brutta, quella del prossimo mese sembra molto meglio, così come la storia a firma Boselli.

Letto "odio implacabile" incuriosito dal fatto che il soggetto è stato scritto e inviato da un lettore utente del forum di Dampyr a Boselli che ha approvato....
Storiella carina senza infamia e senza lode.
Le copertine di Riboldi sono tutte brutte......

che calunnia io che mi lamento di julia!

Nessuno la prenda troppo male, ma i commenti su "Odio implacabile" mi sembrano un po' superficiali.
Non è un capolavoro, con una punta in più di coraggio forse poteva esserlo, ma è comunque un albo molto particolare, anzi sicuramente unico all'interno della serie. Il soggetto è semplice, ma originale e porta avanti con coerenza e senza troppa voglia di essere rassicurante il tema della colpa e della vendetta, senza fare troppi sconti alla tristezza di fondo.

Sia pure solo in flashback, è davvero raro vedere un protagonista positivo di una serie classica Bonelli che...

In effetti un po' insensata e bruttina la copertina. Anche il titolo poteva essere qualcosa di meno anonimo e generico.