Storia insipida di GdG, che ripropone uno schema corale similo a quello già sperimentato nel Maxi #19 con "Alla ricerca della felicità": laddove nel malloppone disegnato dal dinamico duo M&G c'era un manipolo di personaggi che finivano male trovando la presunta felicità, qui abbiamo un quartetto di comparse che schiattano a causa.. dell'infelicità. L'unica differenza è che qui Dylan almeno prova a indagare anche se risolve il caso con il classico colpo di culo.
Invidio Dogares per essere riuscita a terminarlo in soli 5 minuti. Io ci ho impiegato un'eternità a superare una vagonata di dialoghi banali e personaggi che suscitano lo stesso interesse di un ceppo di legna da ardere. In particolare
Il finale non è nulla di che, almeno è caruccio. Groucho in palla, tra le poche cose per cui alzare il pollice nella direzione giusta.
Passando ai disegni, apprezzabile il tentativo di sperimentazione da parte di Freghieri, forse il disegnatore della scuderia dylaniata ad aver cambiato meno (nulla?) del suo tratto in tutti questi anni: c'era già stato un tentativo di rinnovamento con "La cara mamma" dell'Almanacco 2013, speriamo ne seguano altri.
A me titolo e copertina sono piaciuti, l'avevo già detto in sede di anticipazione, ma non bastano a salvare l'albo dalla mediocrità.