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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: lun gen 13, 2014 8:29 pm 
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Ma quant'è bello, quest'omaggio dei Simpson a Miyazaki? :*


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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: lun gen 13, 2014 10:46 pm 
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rimatt ha scritto:
Ma quant'è bello, quest'omaggio dei Simpson a Miyazaki? :*


Non amo i simpson (anzi, proprio non li sopporto), ma devo ammettere che questo è proprio ben fatto :roll:
Ah, Hayao, già mi manchi :cry:


Ps: sto leggendo Strain, poi ti dirò!

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: gio gen 16, 2014 4:26 pm 
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Riporto qui i miei commenti su due ottimi manga conclusisi da poco: Eden e Piece.

Eden, di Hiroki Endou (Planet Manga, 9 volumi doppi)

Grande manga? Sì, indubbiamente. Capolavoro? Mah, a caldo direi di no. Come (quasi) tutte le serie giapponesi, anche quest'opera si trascina dietro un difetto: pur non mancando di organicità, è evidente che in certi momenti l'autore procedeva a braccio. Aggiungeva carne al fuoco senza troppo criterio, insomma: presumo che, se l'architettura complessiva era già stata definita, al suo interno Endou avesse lasciato lo spazio per diversi inserti più o meno lunghi (dato che in Giappone, un manga prosegue fino a che vende), e a lettura completata risulta evidente che alcuni di questi non rientrano del tutto nel piano generale. Ovvero, sono piacevoli ma ininfluenti sulla macrotrama. E poi c'è una certa freddezza di fondo che toglie un po' di "calore" all'opera e le impedisce di diventare davvero esplosiva (anche se ci si arriva quasi, in certi momenti).

Non escludo che una futura rilettura, integrale e più rapida, dell'opera, possa farmi rivedere la suddetta opinione, ma per ora la sensazione che mi porto dietro è questa. Ciò detto, Eden rimane un manga veramente eccellente, tranquillamente annoverabile tra le le vette della produzione manga giunta in Italia negli ultimi anni. Narrazione sempre scorrevole e avvincente, personaggi ben sviluppati e non banali (per quanto la maggior parte di loro appartenga allo stesso "tipo", una scelta giustificata dal contesto narrativo ma che comunque impoverisce la varietà dei caratteri), lunghe scene d'azione ben orchestrate e di piacevole lettura e, fortunatamente, una trama che si sviluppa con coerenza e che è portata a termine in maniera pienamente soddisfacente.

L'opera si caratterizza anche per una narrazione a tinte forti, crudele e ultraviolenta, e pregevolmente adulta. Va detto che il decimo colpo allo stomaco non ha più l'efficacia del primo, comunque il fatto che la storia non prenda mai una piega consolatoria rimane apprezzabile. Ottimi i disegni, per quanto la mano di Endou sia in continua evoluzione: dal tratto meticoloso ma a tratti un po' impreciso dei primi volumi si passa a quello più deciso e sicuro - ma anche più sintetico e meno dettagliato - degli ultimi. Comunque, il livello dei disegni è sempre alto.

Eden è un fumetto consigliatissimo, ma ci tengo a precisare che chi si aspetta la Bibbia del terzo millennio (a leggere certe recensioni che si trovano in rete, si ha proprio l'impressione che ci sia chi lo considera tale) potrebbe - condizionale - rimanerne leggermente deluso.


Piece, di Hinako Ashihara (10 volumi, Planet Manga)

La serializzazione dell'opera prosegue da circa tre anni e mezzo, quindi non è stato rapido arrivare all'ultimo volume: però valeva senz'altro la pena di armarsi di pazienza e di attendere, perché Piece si è rivelato un capolavoro autentico e si è issato altissimo tra le mie preferenze, arrivando quasi a insidiare il sublime Honey & Clover (per chi scrive, il miglior manga in assoluto tra i moltissimi proposti dagli editori italiani negli ultimi anni). Se il tratto dell'autrice e le copertine lascerebbero pensare a uno shojo come tanti altri, Piece si discosta dal genere fin dalle primissime pagine: inizia con una morte, prosegue con un'insolita ricerca e prende quindi una piega piuttosto cupa, diventando in una manciata di volumi una specie di Monster al femminile.

Il cast di personaggi, nutrito ma non eccessivo, viene vivisezionato dall'autrice con chirurgica precisione e con pochissima compassione, dando vita ad almeno un paio di caratterizzazioni memorabili. La lunghezza complessiva dell'opera, corposa ma non eccessiva, fa sì che l'Ashihara non perda mai di vista il nocciolo della vicenda: anche quando la trama si complica e pare attorcigliarsi su se stessa, basta affidarsi alla narrazione e proseguire nella lettura per rendersi conto di come tutti i nodi vengano al pettine, e di come le risposte necessarie siano prima o poi fornite (risultando pienamente soddisfacenti).

Oltre che un avvincente racconto investigativo, Piece è anche - e soprattutto - una storia di formazione: tutti i personaggi coinvolti si trovano a confrontarsi con se stessi e, nel farlo, crescono, anche se non tutti si rivelano capaci di maturare e di diventare qualcosa di diverso da quel che sono. Molto interessante, a tal proposito, la scelta dell'autrice di chiudere la macrotrama dopo poco più di otto numeri: giunti al termine della ricerca, la storia si avvia allo scioglimento e i personaggi sono lasciati a se stessi, liberi di raccogliere i cocci seminati durante la vicenda di cui sono stati protagonisti. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, nei due volumi conclusivi la tensione emotiva non si allenta neanche un po', e la parte finale del manga si rivela forse la migliore; di certo, la più matura. Con consumata abilità, l'Ashihara trascina il lettore verso una conclusione pienamente soddisfacente ma niente affatto consolatoria, che culmina in un inaspettato controfinale di tremenda ambiguità che riesce a trasmettere una netta sensazione di inquietudine. Un mezzo miracolo.

Insomma, un capolavoro. Da conservare e rileggere, per assaporarlo anche nei più piccoli dettagli. In quanto ai disegni, li ho trovati delicati ed espressivi, per quanto un po' stereotipati nel dare forma ai vari personaggi. Rimane il sospetto che il tratto dell'Ashihara sia fin troppo "leggero", specie in certi momenti in cui l'evolvere della trama suggerirebbe un disegno più corposo e "materico". Specifico che a me sono piaciuti parecchio, ma cercando di ragionare con oggettività mi rendo conto che non costituiscono certo il punto forte dell'opera.

Volendo assegnare un voto in decimi a questo gioiello, si parte come minimo dal 9.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: gio gen 16, 2014 5:46 pm 
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Io non leggo i manga ma in libreria ho trovato il fumetto dal quale è stato tratto il film Oldboy. Ero troppo curioso e l'ho preso!

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: dom gen 19, 2014 12:11 pm 
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Maddai, Piece è così bello? Io tendo sempre a glissare sugli shojo, ma se avrò la possibilità di leggerlo lo far (dannazione, in inglese ci sono solo 5 capitoli :( )

Piuttosto, sono rimasto abbastanza deluso da Strain, probabilmente perché lessi il primo volume più di un anno fa e mi aspettavo qualcosa di diverso da come si è poi realmente sviluppata la storia. Per andare dritti al sodo, non mi è piaciuto il continuo, repentino e -a tratti- illogico mutare delle alleanze. Nel giro di cinque volumi, tutti vogliono uccidere Mayo e poi finiscono per salvargli la vita (Angel, lo yakuza coi baffi di cui mi sfugge il nome, suo fratello Shunichino). Il primo volume mi aveva lasciato intendere una situazione differente, in cui Mayo era una sorta di paladino degli oppressi, uno Zorro con gli occhi a mandorla, e invece poi si tramuta in una macchina da guerra che mira a un posto di rilievo nell'economia asiatica.
Spoiler!
Non mi esprimo sul surreale matrimonio con la nipote tredicenne :P


Secondo me si poteva sviluppare in una maniera diversa.

Pure i disegni non mi hanno convinto. Ikegami è bravissimo a disegnare personaggi in pose statuarie e policletee, ma appena c'è da rendere il movimento o da disegnare vignette d'azione va in crisi. Gran parte della narrazione procede per primi piani o figure intere, spesso slegate dal contesto.

Sono stato impietoso, lo so :(


Ho aspettato perché speravo di dire due parole anche su Verso una nobile morte di Mizuki, ma me lo sto gustando poco alla volta e sono poco più che a metà :D

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: dom gen 19, 2014 1:35 pm 
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leonearmato ha scritto:
Maddai, Piece è così bello? Io tendo sempre a glissare sugli shojo, ma se avrò la possibilità di leggerlo lo far (dannazione, in inglese ci sono solo 5 capitoli :( )


Piece è straordinario, definirlo shojo è quantomeno riduttivo visto che i protagonisti sono adulti e che comunque la vicenda narrata si spinge ben più in là di una semplice storia d'amore (che peraltro è presente, ma è comunque affrontata con una maturità e con una delicatezza notevoli).

Strain patisce il problema di TUTTE le opere di Buronson: vale a dire che la coerenza interna non è il suo punto di forza. Da Ken il guerriero a Sanctuary a Heat, i suoi manga sono piacevoli e a volte anche avvincenti da leggere a puntate, poco per volta, ma dimostrano grosse incoerenze interne quando le si (ri)legge in breve tempo. Buronson è bravissimo nel creare colpi di scena inaspettati e nello shockare il lettore, ma per farlo non si preoccupa troppo di contraddire qualcosa che aveva scritto due mesi prima. Ma fa parte del suo stile, è una sua costante: per apprezzarlo a fondo, più che concentrarsi sul quadro globale bisogna affidarsi al flusso della lettura e ai momenti ad alto impatto emotivo, senza preoccuparsi troppo del modo in cui ci si arriva.

Ciò detto, tra i manga realizzati con Ikegami Strain (che per me rimane comunque una buona opera) non è certo il più riuscito: molto meglio Heat e, soprattutto, quello che è con ogni probabilità il suo capolavoro, ovvero Sanctuary.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: mar gen 28, 2014 12:13 am 
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Finito di leggere un grande fumetto: "Verso una nobile morte" (Souin Gyokusai seyo) di Shigeru Mizuki, mangaka oramai novantenne misconosciuto in Italia fino agli ultimi anni. Non sapevo neanche, a dire il vero, che avessero pubblicato questo volume unico, sapevo solo che avrebbero pubblicato nel 2014 Gekiga Hitler; per fortuna un gran lettore amico di famiglia me l'ha portato per Natale :)
Dico per fortuna, perché sono veramente felice di aver letto un romanzo a fumetti dove veramente il disegno ha la sua parte nella comprensione del messaggio passato dall'autore: nessun altro poteva disegnarlo se non lui, che ha vissuto l'orrore che racconta in prima persona ma che decide di raccontarlo in una maniera del tutto particolare, ovverosia inserendo personaggio bozzettistici in paesaggi realistici e curati nei minimi dettagli (le pagine doppie con panorami sono di un lirismo incredibili, oltre che formalmente perfette).
Sulla storia c'è poco da dire: lo stesso Mizuki afferma, nell'intervista finale, che il 90% degli avvenimenti è reale. Quello che conta è il messaggio. E il messaggio arriva dritto al cuore, come una martellata, nelle intense pagine finali.

L'edizione è "di lusso": Rizzoli Lizard, cartonata, in formato grande, stampa impeccabile su una carta estremamente adatta. È quasi (quasi!) un piacere spendere 22€, che poi io non ho speso ma che metto in preventivo per Gekiga Hitler :3
Traduzione non male (per fortuna), ma lettering da mettersi le mani nei capelli :(

Nota di merito per la scelta del titolo: "Alla morte miei prodi!", che girava inizialmente in rete, sarebbe stato inadatto.


Immagine
La rizzoli offre anche 20 pagine di anteprima http://issuu.com/rizzolilizard/docs/ant ... 94/4221572

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MessaggioInviato: mar gen 28, 2014 12:28 am 
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Concordo, uno splendido manga. Ce l'ho in una bellissima edizione statunitense, intitolata Onward Towards Our Noble Deaths. Di Mizuki è molto valido anche Nonnonba, uscito uno o due anni fa per Rizzoli, racconto autobiografico nel quale l'autore ripercorre la propria infanzia. E ora, aspettiamo Gekiga Hitler.

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MessaggioInviato: mar gen 28, 2014 2:41 pm 
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Lo sapevo che non ti coglievo impreparato :)

Ci provo adesso: tu segui (anche blandamente) il mondo delle scan? Ogni tanto, fra la moltitudine di inutilità tradotta amatorialmente, saltano fuori delle opere inedite in Italia che meritano di essere lette. Ecco, è il caso di questo, un volume unico di un lirismo incredibile. Se posso, ti consiglio caldamente di leggerlo. Io rimasi colpito quasi come la prima volta che lessi Asano :roll:

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MessaggioInviato: mar gen 28, 2014 4:30 pm 
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Grazie della segnalazione (e del link), sto già procedendo al recupero. Il mondo delle scan lo seguo saltuariamente (il tempo è quel che è), principalmente per proseguire e concludere opere che in Italia sono destinate a rimanere incomplete (Linebarrels of Iron, Dragon Head, L'ospite indesiderato, Il mondo di Ryu...) o per approfondire la conoscenza di autori di cui in Italia non si è ancora visto tutto (Nagai e Ishinomori, ma anche Tezuka). Tra i siti che bazzico, questo è probabilmente il mio preferito (ma ti avviso che è in inglese), lavora in maniera molto professionale e ha scansionato più di un capolavoro.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: mar gen 28, 2014 4:53 pm 
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La versione italiana amatoriale degli ultimi 4 volumi di Dragon head la curai io assieme ad un mio amico, qualche anno fa, per il sito di mangascan :D
Bel fumetto, con un finale "alla Mochizuki", come lo apostrofò il mio amico.

Gli Happyscan li conosco, anche se li seguo poco. Hanno il merito di fare molti manga vecchio stampo, a differenza di altri gruppi "jump-dipedenti". Anche in Italia c'era una florida attività amatoriale, fino a qualche anno fa. Adesso si è un po' ridimensionata ed è difficile che arrivino fumetti proprio di nicchia e inediti, però qualche volta arrivano. Per fortuna! :P

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MessaggioInviato: mer gen 29, 2014 12:21 am 
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Ma guarda, allora è anche per merito tuo che ho letto la fine di Dragon Head! Complimenti! ;-)

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: mer gen 29, 2014 11:54 am 
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Qualcuno ha letto" la cronaca degli insetti umani"? Io ho girato 5fumetterie e non sono ancora riuscito a trovarlo


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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: mer gen 29, 2014 1:25 pm 
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Certo. :) Un eccellente fumetto presentato in un'eccellente (e lussuosa) edizione. Mi pare sia uscito a fine 2013, quindi non dovresti avere troppe difficoltà a trovarlo. Hai provato a fartelo ordinare?

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 Oggetto del messaggio: Re: Il topic dei MANGA
MessaggioInviato: mer gen 29, 2014 1:35 pm 
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Iscritto il: ven feb 08, 2013 12:47 pm
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no. perchè, purtroppo, le fumetterie sono lontane da dove vivo. E non mi capita spesso di andarci.
Ma penso che lo prenderò online. Fine 2013? non è degli anni 80?


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