Cravenroad7

Boselli ne avrebbe fatta una doppia di questa storia
Fermo restando che con la sua classe potrebbe scrivere perfino l'elenco telefonico di Praga.
All'inizio con la storia di Pouvoir Vert, dei soldati in Burkina Faso, ecc. avevo pensato "Stai a vedere che adesso Harlan & Co. in Africa ci vanno solo dopo metà fumetto e magari Laforge lo sfiorano soltanto" e invece... piacevolmente smentito, anzi dopo averlo letto, la sensazione che è davvero bravo Falco a creare una storia d'azione, con il giusto ritmo.

si chiaramente la classe di boselli non si discute, era solo per battuta

E ottima, l'avevo capito
Anche se per un attimo mi sono chiesto se Boselli si fosse per caso appesantito eccessivamente col tempo.
Io a Dampyr sono tornato da poco, dopo anni in cui non lo compravo, come da poco sono tornato ad acquistare Dylan regolarmente (fino a qualche mese fa andavo in edicola a prenderlo solo se a scriverlo erano determinati autori: Barbato, Recchioni, Enna, De Nardo, ecc. o se vedevo un nome nuovo per curiosità e se questo autore lo trovavo interessante lo seguivo), ma non l'ho mai abbandonato. Invece di Dampyr ho un buco di 50 e passa numeri. E me ne sono pentito, vista la qualità sempre alta, sceneggiatori come questo Falco davvero ottimi, disegnatori nuovi eccellenti (sebbene Majo e Rossi, che maestri!) e qualcuna delle poche storie che ho recuperato me lo confermano, come la bellissima L'amante del vampiro e quella di Falco precedente con Laforge.

Ho preso il n. 165 (credo) "La fine della caccia"

A me è piaciuto, i disegni abbastanza buoni. Dampyr esteticamente non mi piace e i personaggi mi sembrano poco caratterizzati. Però proverò a cercare i primi numeri.

io oltre a seguire le uscite regolari da un annetto ho recuperato beatamente gli albi seguendo discutibili principi: la copertina, il titolo, i disegni a prima vista e non mi sono quasi mai pentita.
evito per la maggior parte quelli più soldateschi e guerriglieri, anche se poi alla fine li leggo come "un male necessario"; vorrei aver dato più spazio a dampyr in passato, magari tralasciando DD che in fondo mi ha costantemente delusa, in modo da avere ben delineate le alleanze-amici-nemici.

Ho ripreso Dampyr dopo 5 anni. Rileggendolo mi sono ricordato perché lo avevo abbandonato...

Scritte troppo piccole?

Sbaglio o ultimamente sembra che ci sia un tentativo (riuscito) di tornare alla semplicità delle storie di qualche anno fa?
Ottime queste ultime due di Falco, ormai una garanzia per la serie come autore.

No, un questo caso la mia miopia, con tanto di cheracotono, che peggiora di anno in anno, non c'entra nulla XD.


I primi numeri sono davvero molto molto belli: tanta azione, sparatorie, ottime tematiche e interessanti atmosfere horror. Ma dopo il numero 50 Dampyr ha iniziato a perdere colpi: il fumetto si è appesantito in maniera sproporzionata con tantissimi elementi legati ad una continuità molto rigida, con troppi rimandi al passato e troppe cose da ricordare. Aveva perso la sua semplicità, trasformandosi in un prodotto complesso (maledetta continuity )difficile da seguire e poco interessante. Le storie poi si stavano trasformando in vero e proprio documentario enciclopedic, che si soffermava troppo sulla spiegazione del periodo storico, sulle situazioni o suoi personaggi che popolavano i vari albi. Dopo 5 anni la situazione non è cambiata: anzi, ho trovato Dampyr un po' peggiorato su questo punto di vista. Poche idee, troppa continuity, tanta noia. Mi dispiace perché ero, e in qualche sono ancora, molto legato a questo personaggio che mi ha fatto vivere tante bellissime avvenute.

Le storie di Falco sono genericamente leggere. E alle volte molto godibili.

Comunque dopo il maestro del mese scorso (quello di Magnus) e il maestro Laforge di questo mese prossimamente tornera' per un altro scontro finale tziao min, il maestro vietnamita.

Che si voglia far piazza pulita?

Perche' tolti questi rimangono solo i pezzi da novanta e le maestre "amiche":


Più lady zarema e quello misterioso apparso nella milanese.

c'è poco da fare, io non mi ricordo i maestri, gli inciuci, chi si allea quando e con chi.
viaggio semplice solo col bagaglio a mano, quindi più storie semplici mi fanno (con pochi rimandi al passato) e meglio sto.
provo un doloroso senso di inadeguatezza quando non riesco a seguire i milleduecento rimandi in una storia
non fatemi sentire sbagliata!

condivido il pensiero dell'utente bertuccia e di king gaspy.
aggiungo che secondo me è assurdo fare storie in cui si risolve lo scontro finale in poche pagine..davvero questa linea scelta non mi convince per niente.
caspita l'ultimo albo si decide in 2 pagine..mah.

preso oggi il n. 4

Spero che a Dragonero non seguano questa linea come dire... "Frettolosa".
Fu anche questo un motivo del mio abbandono.

L'ho notato anch'io nel 165