Visto l'ozio sabbatico e l'assoluta indolenza verso la rissa dei saldi, approfitto di questo popo' di tempo libero per aggiungere due righe - non vi sto prendendo... per il popo' - in summma su questo bel numero.
IL TRAMONTO DEI VIVI-MORENTIDisegni belli ma da inquadrare meglio. La storia convince ma non avvince
.
Molto buona comunque, però l'ottica del saghismo ne distorce la percezione, almeno per quanto mi riguarda. Ci vorrà tempo per giudicare l'
ensemble, per quanto la penna di Bilotta prometta ottimi sviluppi.
Odioso quel trattino nel titolo... e detto da me che ne faccio mis-abuso...
LA VICINA DI CASAPiccolo giojello (di bigiotteria) made in
Molto più studiato di quello che possa sembrare il modo ingenuo, spezzato, provincialotto, timido, acqua&sapone con cui Deanna diarizza la sua storia.
E poi lei è carinissima, con quelle lentiggini, altro che Scarlett
(v. pp. 107.ii; 109.ii; 122.ii)
Doppio twist che molleggia benissimo la dinamica della storia, anche se nel finale si fa molto accorata, quasi umanitaria.
Adesso sappiamo chi tiene Dylan in vita, con la forza dell'amore, fuori portata di cannone.
PIU' FORTE DELLA CARNELa migliore del pacco, titolo a parte
.
Un thriller bello teso e multi-interfaccia, con indagini serrate e Bloch credibile.Se al sovrannaturale è normale crederci, un po' meno a tutte le coincidenze eccessive disposte in serie... poco accidentali ma molto accidentate dalle forzature.
Il tema del coma parte bene ma poi si perde, ed anche il profilo del maniaco poteva nascondere altre sottotracce criminali, perché nello scontro evapora un po' di circostanza.
Finale aperto ma affrettato, meritava un pajo di pagine/stimoli in più.
Casertano davvero braccino corto, e con questo formato purtroppo si nota di più
.
Ci sono degli errori di lettering, ma se non v'interessa ve li risparmio.
IN LINEA CON L'ALDILA' Disegni discontinui ma appariscenti, in senso positivo.
Una storiella splatterosa e senza pretese... se non quella d'insistere sull'allergia granitica di Dylan ai cellulari
.
Ribadita e stra-ribadita: sarà il sale sulla coda del Gualdo, che ha voluto lanciarci il sassolino dalle scarpe, e lasciarci con uno dei suoi tormentoni inciso su lapide?
****In conclusione un volume davvero gustoso... e questo non fa che aumentare i rimpianti, almeno per me
.
Peccato dover sopprimere la testata, perché non mi sembrava così disfunzionale o destinata alla disfatta in ogni dove.
Il formato aveva il suo fascino e con delle buone storie - pensate appositamente - non sfigurava per nulla.
Siamo proprio così sicuri che non si possa salvare, con altre soluzioni nel caso?
Mi stupisco ancora di come possano vendere di più Maxi ed Almanacchi
ALOHA AL CONSUMATORE