Allora:
Il fatto che un'opera sia una somma di fatica, non rende questo arte, mentre è certamente arte ciò che viene dal cuore e dall'anima e che esprime sentimenti e disagio, paura e gioia, erotismo e dolore...
Costruire un tavolo certo è sudore e fatica, ma non è arte. Pure imbiancare una parete ma non è pittura.
Ideare, creare un video gioco sarà anche più faticoso che innalzare le piramidi di Giza, ma non rende questo una forma artistica per come la vedo io.
Fare un quadro o un libro o una poesia è fatica e sudore ed esprime un proprio sentimento o una propria visione del mondo, un proprio disagio, un qualcosa che viene da dentro e che chi non è artista non comprende e non riuscirebbe mai a replicare fino in fondo. Far leggere, capire, vedere agli altri ciò che si ha nell'animo non è cosa da videogioco. E' una cosa di sublime bellezza e di grande armonia, di grande dolcezza e sensiblità, che non può e non deve avere paragoni con un gioco fatto serialmente e per vendere. Almeno per il mio concetto di arte.
Oltretutto, il mio concetto di arte è legato all'unicità e alla personalizzazione di chi la crea, cosa assolutamente non legata alla produzione seriale che passa per un video gioco. Le copie, anche nell'arte, sono solo copie.
Quotare una mia frase distorcendola per farmi passare per idiota è un esercizio che piace a molti qui, ma non corrisponde al vero di quello che ho scritto. Poi se a voi va bene così, amen.
I paragoni erano sul livello di certi artisti rispetto ad altri. Dalì era un genio e credo sia irripetibile. Chi ha seguito il suo percorso artistico non ha raggiunto quei livelli. Se Caravaggio era il genio della pittura seicentesca, ciò non vuol dire che uno non debba nemmeno provare a fare un disegno ( o a farli di merda come i miei, aggiungo, anticipando i commenti dei soliti soloni che gravitano qui dentro....e che magari manco sanno tirare una riga con un righello ) a livello di rappresentazione prettamente anatomica classica. Questo non l'ho mai detto ( ma tnt so che verrà presa una parte della mia frase per farmi dire anche quello ) e non sarebbe corretto nemmeno dirlo. Dico solo che quella era arte immortale, che si esalta nella sua forma e che da sensazioni immense e diverse ogni volta, cosa che un game non potrà mai dare ( a me povera idiota )
Uno fa ciò che può e come può. A livello di emozioni e disagio, mi piace più VanGogh che Caravaggio, quindi ognuno esprime quel che ha dentro con i propri mezzi, il proprio periodo storico, la propria tecnica. Solo che io non vedo alcuna espressione nei video giochi. Solo intrattenimento. Certo ben costruito, magari perfetto, magistrale, ma nulla più.
La mia presunta ostilità verso i videogiochi è in realtà assoluta indifferenza. Non me ne frega assolutamente niente dei giochi, dei game, delle consolle, di tutto quel mondo immensamente affascinante ma fuori dalle mie corde.
Non vi è alcuna ostilità. Vi è un sentimento di apatia verso chi gioca e si diverte a qualsiasi età. Sarà superbo, ma non sta usufruendo d'arte, per me e per il mio modo di considerarla tale.
Walecs ha scritto:
dogares ha scritto:
L'arte è un percorso dell'anima, è una ricerca interiore espressa dalla musica, dalla danza, dalla scultura, dalla poesia, dalla scrittura, dal disegno, dalla pittura, dal cinema e dalla fotografia. Un videogioco dove uno passa i pomeriggi davanti alla consolle masticando pop corn e bevendo coca cola, non è un'espressione di niente.
Potrei fare la stessa cosa davanti ad un quadro di Botticelli o ascoltando una melodia di Bach - e in effetti molta gente lo fa, al cinema, di mangiare pop corn e bere coca cola - non significa che questa sia "espressione di niente".
Probabilmente lo fa chi va a vedere Natale in India, non chi va a vedere "Roma Città Aperta" ad esempio...
Se tu ascolti Beethoven facendo la settimana enigmistica è un problema tuo, non di Beethoven.
Se te ne stai concentrato e chiuso in camera a giocare ad un videogame non fruirai di nulla più di quello cui fruisci se ti mangi una piadina mentre ci giochi.
the Imp ha scritto:
ma se da questo dovesse discendere che non è arte tutto ciò che non è Dante, allora non dovremmo escludere soltanto i videogiochi e i fumetti, dovremmo escludere qualsiasi contenuto post rivoluzione industriale.
De Andrè, Sclavi e Stano sarannno pure inferiori a Mozart Cervantes e Leonardo, ma perchè bisogna negare al primo terzetto la dignità di artisti, visto che in ogni caso tutti e sei sono accomunati dall'usare il loro talento per esprimere il loro sentire? Perchè la critica ha deciso così?
Mai detto che ciò che non è Dante non sia arte.
Mai detto che De Andrè non sia stato un musicista eccezionale ( anzi dicevo proprio il contrario ).
Dico che Dante, Mozart, Bach, Caravaggio erano su un livello superiore a Sclavi, De Andrè, e via discorrendo.
Erano geni inarrivabili. E' un po' diverso.
Mi scuso per aver ancora una volta messo il mio pensiero. E' solo che visto che mi si tira in ballo, si tira in ballo la scema, allora la scema risponde.