Cravenroad7

Ma no, perché? Se leggi la pagina di Wikidyd dedicata alla storia, vedrai che quella di disegnare per una volta dei protagonisti giovani (una delle quali con le fattezze di Alizee) è stata una specifica richiesta di Stano, anteriore alla sceneggiatura della Barbato. Non è che l'unica a stare facendo della dietrologia sia tu?

Lo trovo di dubbio gusto ugualmente.
Sulla mia dietrologia: Può essere.
O magari ho solo fatto una considerazione sbagliata. A volte capita...
Eviterò, in futuro, di farne altre. Non di cazzate, magari proprio di considerazioni.
Sorry.

Che sia di dubbio gusto può essere, ma non è quello il punto in discussione. CIò che sostengo è che dietro alla scelta non riscontro la presenza di una precisa politica (editoriale, si intende) bonelliana: c'è solo una richiesta - magari inusuale ma legittima - di un disegnatore.

...Secondo me dipende da come si deve caratterizzare un personaggio...Io ritengo che in questo caso la scelta sia azzeccata...Alizeè ha sempre avuto un'immagine da adolescente acqua e sapone e lolitesca...e anche il personaggio di Lula per certi aspetti è così...Comunque è questione di punti di vista...

Faccio solo notare che la mia dietrologia consisterebbe nel dire che questa storia ha, per me, un target fortemente adolescenziale che non mi piace. La dietrologia mi è sconosciuta, sopratutto verso la Barbato, che tanto per dire, ho definito grandiosa ne "Lo Specchio dell'Anima."
Chiarito come la penso, e ritengo che nessuno meglio di me possa sapere come la penso su un autore, disegnatore, testata, cavoli miei in generale, lascio la discussione.
Ho già esposto, male come sempre s'intende, le mie perplessità su questa storia barbatiana, confezionata in modo impeccabile ma dai contenuti preoccupanti.
Per il resto peace and love !

Stano si sarà anche ispirato ad Alizee.
Ma l'effetto è venuto identico a quella che ho detto io qualche post fa.
Guardate questo link: https://www.google.it/search?q=Kelly+macdonald+trainspotting&safe=off&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=o7OgUsnpM4TNygOo_4DADA&ved=0CAcQ_AUoAQ&biw=1366&bih=610#facrc=_&imgdii=_&imgrc=zZ4p2NZVQK5zvM%3A%3BS0s6pFtQj2Ok3M%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.hotflick.net%252Fflicks%252F1996_Trainspotting%252F996TPT_Kelly_Macdonald_009.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.hotflick.net%252Fpictures%252F996TPT_Kelly_Macdonald_009.html%3B720%3B540

Ops...ho spaginato. Come si fa a ripaginare?

Per come l'avevo vista io, c'era la possibilità che tu facessi dietrologia perché collegavi l'essersi ispirati ad Alizee con la decisione di rivolgersi a un pubblico adolescenziale. Idea che non condivido, in quanto ritengo questa una delle prove più mature e misurate della Barbato. Ma la mia era un'affermazione scherzosa, anche se come sempre l'hai presa sul tragico.

Si prende seriamente solo il parere di chi si considera.

Questa storia è certamente una prova molto matura e misurata, ma IMO inequivocabilmente diretta ad un target di quel tipo. E non solo per la scelta dei protagonisti ( che potrebbe voler dire anche niente vedi l'esempio di IT, che pur parlando di ragazzi di 12 anni ha tematiche e concetti enormemente adulti).
E' per le cose che dice e come le dice.
Ripeto che l'idea di fondo ( la reincarnazione di Dylan in una adolescente, tutta la vicenda del cagnolino, tutto il modo in cui i protagonisti interagiscono fra loro...) pur essendo sviluppata con ottima capacità, ha contenuti vistosamente teen.
A meno così ho colto io, dopo una prima lettura.
Di Paola ho riscontrato gravi falle nella sua seconda parte ( da dopo il ventennale, direi...) di racconti per DyD, che forse sono figli della mia difficoltà a scollegare certe sue pretese enormemente romanzate, con l'agile sviluppo di una storia a fumetti.
Summa è "Il Crollo" che ho sempre trovato verboso e prolisso. Questa no, affatto. Solo che mi risulta difficile provare empatia per una ragazzina che ha come condanna la morsicatura di un chiuahua, i suoi bollori e rossori da innamoramento e le crisi isteriche dei suoi ex. Cose da adolescente, senza dubbio. Che non è nemmeno detto che mi spiacciano, ma che c'entrano poco con Dylan Dog ed il suo mondo. E qui si aprirebbe la solita discussione su come Paola gestisca il mondo di DyD plasmandolo forse in modo troppo personale, ma non è la sede.

Sarà anche una prova "matura e misurata" ma io preferisco l'immaturità smisurata ( e sovraccarica) di storie come Il sonno della ragione ( ), con tutto quello che hanno da dire, e quello che non riescono a contenere nella trasbordanza di contenuti in (sole?) 94pp.
Come preferisco la leggerezza di un Chiamata dall'Inferno - raro esempio di Paolo ironica - o la love-morbosità squassata della Seconda Occasione .

Detto questo è un albo gradevole, abbastanza riuscito, e non trovo insopportabili i giovinastri (perbene) finto-alternativi... come non lo erano quelli della Legione degli Scheletri - ma Stano c'avrà una fissa?
Qualcosa avrei da ridire sul patetismo insistito, finto-bislacco, della vecchina+cane... ma lassamoperde

ALOHA (STINKS LIKE) TEEN SPIRIT

Ho pianto, lo confesso.

Obbiettivo raggiunto...Il che non smentisce la mia equazione.

Non il capolavoro della Barbato, ma un albo toccante, che rimane nella memoria.
Ha spunti suggestivi e tocca i sentimenti del lettore. Sembra rischiare la deriva zuccherosa-buonista, ma riesce ad evitarla.
I giovani, come altrove in Dylan, sono insopportabili.

Quando un nome sul tamburino cambia le prospettive..
La scena del cagnetto fantasma che azzanna la gamba di Lula è imbarazzante, con Dylan e i teenagers che assistono inorriditi manco la ragazza fosse stata sbranata da un leone, un mostro e un branco di piranha contemporaneamente. Nella parte finale Paola qui più che misurata, l'ho sentita distaccata: la trama è costruita per portare il lettore alla lacrimuccia, con qualcuno ci riesce, ma l'autrice non sembra coinvolta in questo processo come in altre storie precedenti.
Non le si possono attribuire colpe per gli elementi di continuity abortiti, ma questi ultimi rimanendo avulsi, suo malgrado, dal resto inficiano ancor più la riuscita dell'albo ai miei occhi.
Stano un po' troppo pulito per i miei gusti, anche se sui disegni non si possono muovere critiche.
Mediocre. Contestualizzata nel periodo in cui uscì fa una figura almeno dignitosa.

Comunque, riprendendo il discorso di dogares sugli ammiccamenti più o meno voluti agli adolescenti... Siamo sicuri che ispirarsi al volto di una idol del decennio scorso per disegnare un personaggio implichi l'intento di rivolgersi ad un pubblico giovane? A me pare una scelta abbastanza balzana...