Cravenroad7

Per come la vedo io se la csac dovesse continuare con gli speciali, sarebbe ancora peggio, e mi spiego: è vero che esistono ristampe di ogni tipo di dyd, ma è anche vero che il colore era una novità... per gli speciali ( ristampati a colori dalla mondadori a suo tempo ) dubito che tale iniziativa possa funzionare... diversamente, penso, se si puntasse su almanacchi e dylandogoni... in queso modo una altra decina di volumi sarebbero assicurati...

Sarebbe interessante poter visionare i dati di vendita per capirci qualcosa, ma qui vige il riserbo più assoluto. Come sempre.

a me piacerebbe sui dylandogoni, però preferirei una ristampa dei dylandogoni a formato originale in b/n come i tex giganti stella oro.

Beh insomma, riservo più assoluto non più di tanto. Non abbiamo dati precisi, ma sappiamo con certezza che è andata peggio di Zagor, che continua ad oltranza come avvenne per Tex.
Quanti se lo sarebbero aspettato?

A Repubblica stavolta hanno sbagliato proprio sotto il profilo concettuale, come fa notare Rimatt: Dylan Dog è il fumetto più ristampato dell'universo - persino più di Tex, che rappresenta un assegno in bianco - e quasi tutte le riedizioni sono reperibili senza patemi.
Aggiungiamoci l'euro in più, che di questi tempi psicologicamente pesa eccome, il fatto che DYD, rispetto ad altri fumetti, renda molto di più in bianco e nero, e tiriamo due somme.



Zagor, iniziato da un anno e qualcosa, costa 6,90. E come investimento è molto più rischioso e comunque molto meno remunerativo rispetto a Tex. Il ranger secondo me riprenderà allo stesso prezzo. Perseverare è diabolico...

A parte il prezzo, la questione mi sembra che il lettore media (per età) di Repubblica è più attratto dall'operazione nostalgia con Tex e/o Zagor piuttosto che con Dylan Dog...

A parte i dati trapelati qualche anno fa, non abbiamo mai potuto visionare l'andamento delle vendite sul lungo periodo. Sarebbe un buon punto di partenza per iniziare un'analisi.

Vi era comunque un clima ottimistico dovuto anche al riscontro positivo al lancio dello Zagorone. Però, hai ragione: nessuno poteva prevedere che sarebbe proseguita ad oltranza.


Non dimenticare, però, che Zagor e Tex sono testate molto più longeve e che hanno segnato l'immaginario per generazioni ( Tex nasce nel '48 e Zagor nel '61, mentre Dylan Dog nell'86).
Diversa è anche la storia editoriale dei singoli personaggi: Dylan Dog ha avuto un successo abbastanza rapido, ma altrettanto rapidamente il fenomeno si è sgonfiato (intendo: in proporzione all'enorme successo avuto) e se continua così rischia di chiudere nel giro di pochi anni.
Inoltre, bisogna tenere conto che questa operazione non è una ristampa tout court, ma qualcosa di nuovo. In sostanza, dubito che chi ha acquistato la CSAC lo abbia fatto per colmare i buchi della propria collezione (tranne qualche eccezione, s'intende).
Per il resto, avranno inciso senza dubbio anche gli altri fattori che evidenzi tu.

facendo un rapido calcolo, ponendo che attualmente Dylan venda 150mila, ponendo il 2% come perdite annuali, ponendo il break even point a 30mila copie, di questo passo Dylan chiuderà nel 2093

Penso che saremo già morti---

Centoventimila, e perde quasi diecimila copie all'anno. Il break even point non può essere trentamila, dal momento che i disegnatori dylaniati, insieme a quelli di Tex, costano molto di più delle altre serie.
E comunque, ho fatto mie le parole di Recchioni, che ha spiegato la situazione qualche tempo fa.

sul vendito odierno, errore mio. se non ricordo male, Recchioni diceva che c'era un calo generalizzato di tutte le testate tra l'1 e il 2%, 10mila copie su 120mila annuali siginificherebbe l'8%.
nella discussione su comicus in cui si diceva delle 120mila copie, Recchioni diceva anche che il brek even point Bonelli è attorno alle trentamila e per altre testate poco più superiore
aumentando il break even point a 40mila e facendo il calcolo su 120mila di venduto, si chiederebbe "appena" nel 2068
se fosse vero il dato catastrofico dell'8%, allora la morte sarebbe nel 2027

Se fosse come dici tu, non ci sarebbe nessuna emergenza. Il discorso è un altro.
Una decina d'anni fa, Dylan Dog vendeva 230/250mila copie. Oggi è sulle 120.000 circa. Fatti un po' i conti.
E comunque, questo genere di calcolo è molto semplificato perché prima di arrivare all'irreparabile, ci sono molti modi per prolungare la vita della testata (alzare il prezzo, tagliare sui disegnatori e quant'altro).

Il punto di pareggio, invece, è variabile persino da un albo all'altro. Per darti un'idea, quando nel 2005 uscì il n.1 di Brad Barron, Bonelli si lamentò che con un venduto di 80.000 copie, la casa editrice ci aveva ugualmente perso a causa del costo di Brindisi ai disegni.

Chiaro che la Bonelli interverrebbe su altre variabili prima di vedere la testata morta per consunzione, era un calcolo pourparler
Ma, da come ne scrive Recchioni, mi sembra che ci sia stato un calo drastico e che ora Dylan viaggi su livelli di perdita "fisiologici".

Rispondo velocemente, non ho tempo. Siamo d'accordo. Aggiungo al volo: Zagor è andato oltre le aspettative perché privo di ristampa da una vita, con Tutto Zagor non più facilmente reperibile e comunque interrotto.
Quasi tutti quelli che lo comprano, lo fanno per collezione. Chi ex novo, chi per avere una nuova edizione da lettura - senza dover andare a rispolverare gli originali - dopo una vita. DYD al contrario è stato ristampato più di Tex, questo dice tutto secondo me.
Il mercato è saturo.

Naturalmente!

Più che altro perché non è mai stato fatto nulla di significativo per contrastare il calo impressionante degli ultimi quindici anni; calo che, per inciso, riguarda anche la qualità della testata.

Mah...
Non sono un intenditore, ma su questo ho seri dubbi, perlomeno se questo rischio viene collegato al discorso vendite.
Dylan Dog vende mediamente quanto 7-8 altre testate bonelliane messe insieme, escluso ovviamente Tex.
Sarebbe come se il Barcellona vendesse Messi perchè quest'anno "è un pò calato"....