Cravenroad7

Uhm. Premettendo che Stano e Freghieri mi sono piaciuti molto... Stavolta non so che dire. Mi unisco alla perplessità collettiva: questo albo mi è sembrato un'enorme supercazzola. Dagli ingredienti di partenza, francamente, si poteva ricavare di molto, molto meglio. Anche con poco sforzo creativo. Peccato.

Pregi e difetti per questo albo della Barbato.Mi e' piaciuto molto il lavoro di scrittura dell'autrice,il soggetto della storia,l'atmosfera che caratterizza il racconto e lo "schematismo" dei vari risvegli che passo dopo passo,vanno a costituire un puzzle ben riuscito e capace di dare la dovuta profondita' sia ai personaggi secondari che alla vicenda(almeno in parte) stessa.Mi e' piaciuto molto meno invece lo spiegone dei nodi e la voglia di voler essere inutilmente didascalici che ho trovato forzatissima,non necessaria...e che ha appesantito il racconto piu' che altro.Non da meno il blob che si nutre dei sentimenti,anche questo come dire...non proprio brillantissimo ecco.
Peccato,perche' la parte iniziale nella sua calcolata lentezza,le suggestioni di una storia che ho trovato molto intensa meritavamo una seconda parte e una conclusione piu' concentrata a dare spessore a quanto di buono fatto.La Barbato era piuttosto in forma,e si notava che per l'albo in questione c'e' stato un lavoro notevole.
Freghieri straordinario ai disegni.
Un albo buono che poteva essere ottimo.

Sgangherata. Siamo lontani anni luce dalla migliore Barbato.
Forse la sua peggiore sulla regolare.

è identica a una storia di spider-man che ho recuperato di recente

Numero che fa venire il sonno , non sono neanche riuscito a finire di leggerlo

Prima della nuova gestione

Mah, ad oggi per me questa è ancora la prova barbatiana se non peggiore sicuramente più noiosa apparsa sulla serie regolare (extra ce ne sono minimo un paio cui attribuisco votazioni più basse).
Passata allora senza nemmeno disturbare troppo, memore del piuttosto vicino e molto buono La seconda occasione.

Nel nuovo corso, sul mensile, per me si barcamena sull'accettabile o poco meno (due o tre albi sul 5,5) o poco più (6,5 in un paio d'albi).
Non rientro tra i delusi dell'autrice, però se da una parte storie come La follia di Pete Brennan (apparso su un Maxi, ma ora il discorso è più generale) o L'uomo dei tuoi sogni mi vanno anche bene, dall'altra mi aspetto quel guizzo, quel grande albo che si sta facendo attendere un po' a lungo.

il crollo
titolo che è tutto un programma... è crollata necropolis... seppelliti vivi... non si esce più dal giardino delle illusioni... miglior personaggio: il cagnolino della croce rossa
è "l'assassino è tra noi" della barbato... l'autrice si diverte a spezzettare e incasinare tutto, trama sviluppi dialoghi, ma finisce per irritare, annoiare...
alla fine si potrebbe anche dare una risicatissima sufficienza di stima verso un'autrice che cerca sempre di fare di qualcosa di diverso, di distinguibile nella mediocrità imperante
perchè comunque qualche idea c'è, i temi sono dylaniani (nel profondo) e i disegni di freghieri sono buoni
la copertina è bellissima

voto 5+