Triss ha scritto:
Infatti, non nego che possa emozionare. Ma qui lo snaturamento avviene per bocca del personaggio: un Dylan Dog ospedalizzato non penserebbe mai in quel modo; e un tale livello di realismo non s'è mai visto sulla testata, perché Dylan Dog non è un personaggio reale.
Comunque, snaturare un personaggio, indipendentemente dal fatto se porti o meno a cose ottime, è sempre uno snaturare. Lo ha fatto anche Paola, e in maniera persino più plateale. Il problema è che su questa storia mi pare lo riconoscano in pochi (tu sei tra questi, a quanto pare).
EDIT: non conosco il Batman di Frank Miller, ma se per te, in certi casi, è accettabile snaturare, allora aveva ragione anche la Barbato, dal momento che molte delle sue storie più eretiche sono emozionanti.
Partiamo dal fondo: mai detto il contrario. Il problema di certe storie di Paola non è tanto la non centralità del personaggio, quando la deriva moralistica e femministoide che certi dialoghi lasciano trapelare ( oltre alcune falle narrative e concettuali che lasciano interdetti...)
Che Dylan non sia un personaggio reale, è per certi versi la diretta conseguenza di ciò cui abbiamo assistito nel corso dei decenni. Un DyD iper buonista, troppo corretto, animalista...tutte cose che hanno portato Dylan su una sorta di empireo da bravo ragazzo che poco lo inquadra sia con la professione sua, sia con ciò che era realmente Dylan nelle storie di Sclavi ( amaro, playboy, incazzoso e anche cinico a volte...)
RRobe ha il merito, qui, di rendere Dylan una persona con le sue paure e il terrore della malattia. Mi importa poco che vi riesca avendo alle spalle una sua esperienza personale. Vi riesce e rende "Mater Morbi" una storia di enorme impatto emotivo e drammatico.
Il Dylan ingessato di certe storie di Gualdoni è lontano anni luce e ciò lo reputo un merito.