Cravenroad7

Ok.
Ma ripeto, le cose sono molto più semplici di come le metti.

Dylan Dog Old Boy. O Classic. O 1986. O come lo volete chiamare.
Il Dylan Classico.

Dylan Dog.
Il Dylan dell'attuale.

Bloch
Una storia all'anno dedicata all'ex ispettore Bloch.

Pianeta dei Morti
Una storia all'anno dedicata a un futuro alternativo.

Io aggiungerei Dylan Dog XXX
Un volume cartonato, annuale e a colori, da vendere solo in fumetteria con le avventure erotiche di Dylan, ogni volta disegnato da un autore diverso, di fama internazionale.


Si scherza ovviamente, eppure mi chiedo, per assurdo, se si potesse fare una cosa simile, e che impatto avrebbe sul pubblico.

secondo me alla fine la differenziazione fra le due versioni non sarà neanche così spinta, a parte pochi particolari... l'importante è che siano buone storie, e se lo sono le leggerò volentieri sia sull'una che sull'altra testata.

Se è stato ufficializzato il terzo Maxi, penso che ormai il Gigante sia passato a miglior vita, stando a quello che si era detto tempo fa, se il Rrobe non smentisce.

A raccontarla così sembra semplice. Non ho capito perché c'è bisogno di questa divisione forzata di due, tre, quattro Dylan diversi. E poi il vecchio Dylan, il nuovo, il presente, il futuro; che bisogno c'è? Cosa intendi per classico e nuovo? Quel Dylan era classico, e allo stesso tempo diverso, proprio perché era scritto da Sclavi.



Quoto

Io ragiono d'istinto. E gli istinti si mettono alla prova meglio e con maggior vigore che i ragionamenti analitici.
Spero che le tue idee mi permettano di modificare questa mia presa di posizione, che ammetto è preconcetta.
Ma i preconcetti si possono superare. Leggerò qlc e valuterò.

Io non capisco quale sia il problema. Soprattutto in questo momento in cui ancora non abbiamo letto nulla.
Poi voglio dire, l'Almanacco e lo Speciale escono UNA volta l'anno. Mi sembra un po' pochino per definirli universi a parte o un altro Dylan.
La differenza più marcata immagino sarà fra il Maxi e serie regolare, ma anche qui embè? Io per esempio non sono sicuro che acquisterò i Maxi perché la cosa non mi convince (prenderò i primi per vedere un po'), ma mica sto a fasciarmi la testa.

Nessun problema e non mi sto sfasciandp la testa: è solo un mio pensiero. Non riesco a capire la concezione di Dylan Classico...

Neanch'io capisco il problema, anzi mi sembra una novita' atta a dare finalmente una sua dignita' al maxi (fuoriserie più' letto, ricordiamolo), mentre fino ad oggi era usato come contenitore delle sceggiature 'scartate' dalla serie regolare e come campo di lavoro dei disegnatori più' prolifici.
Quindi niente più' scarti di magazzino ma storie classiche fatte appositamente per quel prodotto e per un certo segmento di lettori.
Immedesimandomi nella redazione colgo un ulteriore vantaggio: essendo la regolare una serie non più' congelata ma in continuo movimento (vedasi l esempio delle serie tv americane) sarebbe stato un problema non indifferente 'legare' le storie del maxi, scritte magari con tempistiche diverse, alla serie regolare.
Esempio: nella macrotrama di fondo della serie regolare si parla della caccia ad un serial killer ; nel numero di marzo Dylan scopre che un collaboratore della polizia e' legato in qualche modo alla vicenda e, sempre per esempio, nel numero di aprile c'e' una discussione fra DD e questo collaboratore. Se fra i due albi uscisse un maxi in cui viene 'dimenticata' la questione non sarebbe proprio il massimo

Confermata la chiusura del Gigante dal Rrobe sulla pagina ufficiale di Dylan Dog.

Qui non ci si mummifica la testa né si preconcettualizza a priori un prodotto ancora lontano dalle edicole .
Mancano elementi concreti, ma è normale che da alcune indicazioni trapelate nascano perplessità.

Specialmente perché, non solo a mio vedere, l'idea di un Dylan "classico" di sé è quantomeno superflua se non depistante in una eventuale scissione dei filoni editoriali.
Dylan lo è già di suo in un certo senso - senza relegarsi al filo-tormentonismo nerd di gualdoniana memoria - e non ha certo bisogno di rimarcarlo in separata sede, mente sulla serie regolare procede versa la sua (nuova) strada.
Io credo che lo spirito (per quanto "aereo" e non uniforme, a seconda degli autori) della testata rimarrà intatto e la scesa in campo, dietro le quinte, di Sclavi ne è ulteriore conferma .
Proprio per questo mi sembra strano voler far capire che esisterà un A-side ed un B-side nel modo di scrivere ed approcciarsi al Dylan post-autunno 2014. E mi sembra normale che senza aver letto ancora nulla qualcuno sia interdettamente (o inconsciamente) spaesato.

Esempio. Di esempio:



Semmai è proprio il contrario.
Il Maxi, da quanto si è capito, serve proprio ad allargare delle parentesi ante quem, che non c'entrano con la centellinazione di una pseudo-continuity sulla serie regolare.
Se a Marzo sull'inedito si allude ad XY ed a Maggio XY ricompare di non-straforo, le storie del Maxi di Aprile non sono tenute affatto a tenerlo in considerazione... quest'illustre sconosciuto. Anzi, se lo devono proprio scordare, perché appartengono ad un contesto precedente da Old School, in cui Bloch lavora ancora, Dylan non ha comprato il cellulare, la Thatcher spopola, etc.
Secondo me, in linea di massima, saranno solo questi dettagli a dividere i due filoni, uno al passo coi fatti/loro successione, l'altro parecchio sciolto in motu proprio ma cristallizzato in quella prima Londra dylaniata.
Non di certo lo stile/anima nella stesura delle storie, che dovrebbe rimanere sempre coerente [altimenti si creano ghettizzazioni... e sul Maxi ne sappiamo già qualcosa ]

Fino a che punto per un autore sarà semplice scrivere un soggetto/sceneggiature tenendo conto di questo bifrontismo a monte
Non saprei, ma per quanto si provi a programmare in anticipo un intero corso editoriale, spesso è più agevole disporre di più alternative, visti i tempi di composizione diversi, le scadenze che si incrociano...
.... oltre al fatto che non sempre mentre YZ scrive è al corrente delle novità inserite da ZW o XW nelle loro storie... in una catena cantierizzata abbastanza delicata, se davvero si vuole preservare questa specie di fil rouge per mini-cicli in progress sulla serie regolare.
Fil rouge, ripeto: non esile, ma di sottile collegamento per elementi sparsi; mica macrotrame ipercomplesse, cornici dall'alto, continuity serrata o saghismo Lucasiano .

Ed anche a questo potenziale fil rouge non tutto dovrebbe essere riconducibile.
Se ad Agosto mi va d'inserire una storia molto bella/di qualità che non c'entra nulla con la pseudo-continuity, non ha bisogno d'ammicarla e non aggiunge nulla a quegli sviluppi... perché riformattarla in chiave '80s e spaggiarla sul balenottero Maxi Estivo?
E' proprio questo scissionismo biforcatorio (non necessario) che teoricamente potrebbe inficiare la percezione "organica" del personaggio e delle sue avventure, nonché complicare agli autori un po' della lora "padronanza" personale del protagonista stesso .
Insomma, un prezzo da pagare un po' salato per dare soltanto un'identità precisa ad una testata che finora - almeno a livello di vendite - si difendeva abbastanza bene, ma aveva bisogno di una svecchiata... senza farsi necessariamente Old(Boy)

ALOHA MEGLIO GIOVENTU'

Certo che non siamo mai contenti.
Ragazzi su, poche seghe mentali.
Aspettiamo di leggere e poi ognuno farà le proprie scelte su cosa acquistare e cosa no.
Che diamine!

E' normale [v. tuo ultimo avatar ] .
E' un forum, su cui è normale metter a parte delle proprie peggiori ejac...ehhmm... elucubrazioni.
Solo che qui, a differenza di Chat Roulette, magari s'intavola anche una discussione, seghettata e spinosa.
Ma a differenza di Brazzers et similia, qui auto-stimolare non porta al piacere... ma spesso solo a dispiaceri, incomprensioni, zuffe, polemiche...

ALOHA BALLARO' CON EVA HENGER
(e Crozza?)

Per carità, lungi da me interrompere tali ejac...hem! elucubrazioni.
Non sono fan del "Cogitus Interruptus".
Mi sembra solo che qui stiamo portando le discussioni ad un livello "tantrico".
Ovvero, si discute su cose che usciranno fra UN ANNO!!!

Però, se discutiamo già della piega cool che stanno prendendo i titoli, non siamo in anticipo. Anzi.