Cravenroad7

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#22/Gigante
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 Oggetto del messaggio: #22/Gigante
MessaggioInviato: gio nov 07, 2013 6:36 pm 
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Immagine


ll tramonto dei vivi morenti
Soggetto e sceneggiatura: Alessandro Bilotta
Disegni: Daniela Vetro

La morte di Lord H. G. Wells ci riporta a fianco dell’invecchiato Dylan Dog del domani, che si muove in una Londra precipitata definitivamente nell’Incubo, trasformatasi nella crepuscolare metropoli infestata dagli zombi del futuro.

La vicina di casa
Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju
Disegni: Val Romeo


Facciamo conoscenza con la bella, solare e dolcissima Deanna Winston, seguendone le buffe vicissitudini quando si trasferisce nella capitale inglese, per l’esattezza a Craven Road, per cercare lavoro e inseguire disperatamente il suo sogno d’amore nei confronti di un certo vicino di casa...


Più forte della carne
Soggetto e sceneggiatura: Giuseppe De Nardo
Disegni: Giampiero Casertano


Dylan giace in coma, tra la vita e la morte, in un letto d’ospedale, mentre la voce della sua coscienza raggiunge mentalmente quella della dottoressa Delilah White per risolvere congiuntamente un terribile intrigo nel quale l’Old Boy è rimasto coinvolto fino quasi a lasciarci la pelle!


In linea con l'Aldilà
Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Gualdoni
Disegni: Fernando Caretta


Tre affascinanti ragazze soccorrono l’Indagatore dell’Incubo nottetempo, in un’anonima strada di campagna, dopo che il maggiolino ha lasciato il Nostro in panne. Insieme si dirigono verso una sinistra stazione di servizio dove la morte li attende in agguato, a risarcimento di un tragico fatto di sangue avvenuto tanti anni prima...


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Per rendere il topic delle ultime uscite più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua a postare qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.

_________________
È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #22/Gigante
MessaggioInviato: ven nov 08, 2013 12:37 am 
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Iscritto il: mer mag 15, 2013 12:25 am
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Finito di leggere poco fa il gigante.

Le storie mi sono piaciute tutte ,in primis quella di Bilotta e quella di De Nardo\Casertano mi ha piacevolmente sorpreso.

Una buona lettura complessivamente.


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 Oggetto del messaggio: Re: #22/Gigante
MessaggioInviato: ven nov 08, 2013 11:31 am 
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Iscritto il: mer nov 17, 2010 6:55 pm
Messaggi: 272
"Il tramonto dei vivi morenti"

Spoiler!
La storia che intreccia i primi due capolavori di Bilotta è anch'essa un gioiellino stilistico niente male. Finalmente si viene a sapere che fine ha fatto il nostro ispettore preferito, relegato fra pensione e decadimento cognitivo. La comparsa di block è malinconica da far male, ma è proprio la bravura di Bilotta nella sceneggiatura a renderla tale.

La trama è molto semplice e sceneggiata benissimo, avevo capito che dietro gli attentati ci fosse il futuro primo ministro (che ne "Il pianeta dei morti" appare sfigurato, e ora sappiamo il perchè) perchè credo che Bilotta abbia omaggiato più che il fumetto il film di "V per Vendetta".

Il Dylan beone disperato abbastanza ma non ancora come quello visto nell'ultima parte della saga, ancorato sempre ai suoi vecchi ricordi, è un Dylan che ha poco dei principi inossidabili con cui lo abbiamo conosciuto in tanti anni, più duro e spietato, vedi la fine che fa fare a Murray, in un mondo che esige proprio l'essere spietati, in cui per breve tempo si sente felice nell'idea di essere ancora un eroe (l'unica parte della storia in cui dylan sorride è proprio quando è in macchina con Meredith è dice di sentirsi come un tempo, come quando le sue azioni potevano essere utili a qualcuno).

Bilotta confeziona tutto con cura, sappiamo dove si andrà a finire ma la voglia di andare avanti e l'emozioni che suscita l'albo sono sempre forti.

I disegni aiutano il tutto, mi sono piaciuti anche se ormai ero abituato al mondo di Bilotta a colori, ma l'atmosfera cupa di questo universo alternativo è mantenuta benissimo.


"La vicina di casa"

Spoiler!
E' una sorta di remake de "Il vicino di casa" con la stessa chiave di lettura, dove Dylan ci viene mostrato solo come comparsa "tangibile" del mondo in cui ruota la protagonista. Lei alla fine, da quello che ho capito, diventa una sorta di spettro che calma con la sua presenza gli intendi omicidi di Geoffrey nei confronti di Dylan. Comunque sarà di difficile lettura per chi non conosce la storia precedente.
Disegni ottimi della Romeo.


"Più forte della carne"

Spoiler!
Bella, molto avvincente, basata molto sulle coincidenze che accadono a tutti i protagonisti. La cosa potrebbe far storcere un pò il naso, ma a me va bene, non mi ci metto troppo a pensare. Tutti sono legati a doppio filo a tutti in quell'ospedale, può sembrare innaturale, invece la storia funziona, con un dylan protagonista in pieno degli eventi, che indaga, ha intuizioni, e procede nella trama grazie sia ai suoi movimenti che ad aiuti esterni (madre fantasma e bloch).

Disegni molto belli di Casertano, ma lui con me vince sempre facile.


"In linea con l'aldila"

Spoiler!
E' una storia inquietante quanto basta, mi ha ricordato venerdi 13, grazie anche alla sporcizia dei disegni. Dylan si ritrova invischiato nella vendetta dei due antagonisti senza che riesca a far nulla per fermarli. Molta tensione nel racconto, che scorre via molto bene, il finale lo trovato leggermente piatto, forse anche per la battuta di uscita di dylan davvero poco felice visto che comunque gli avevano ammazzato poco prima tre ragazze davanti agli occhi.

_________________
L'inizio della fine sarà quando cominceremo a prenderci dannatamente sul serio!


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 Oggetto del messaggio: Re: #22/Gigante
MessaggioInviato: ven nov 08, 2013 3:32 pm 
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Località: Palermo in via dei dylaniati n.666
Il pianeta dei morti:

Una storia che mi ha regalato EMOZIONI.

Avendo letto l'ultimo capitolo della trilogia "Il pianeta dei morti", credo che sia doveroso dare il giusto spazio ad una epopea fumettistica come questa in una collana extra, che volente o nolente ha segnato la storia editoriale di Dylan Dog. Perché diciamocelo chiaro, questa trilogia, Mater Morbi e L'assassino della porta accanto sono gli ultimi capolavori che questa testata ci ha regalato. E cito queste tre storie perché le ultime a lasciare il segno. Quindi sono davvero contento se questa saga futuristica avrà lo spazio che merita.
Bilotta è un autore splendido (tra i migliori del team di Dylan) che ha saputo far suoi gli insegnamenti del maestro Sclavi reinterpretandoli secondo una sua visione personalissima, un Dylan che definirei appunto "bilottiano". E questa trilogia ne è la prova. Si respira una sorta di epicità in questo scenario apocalittico. Una dualità fra vita e morte, perfettamente orchestrata in questa ambientazione futuristica dove il vero problema forse non sono tanto i morti viventi ma gli stessi politici che governano questa Londra del futuro. E in questo frangente possiamo intravedere qualcosa della filosofia sclaviana (chi sono i veri mostri?).
Spoiler!
Ma non c'è solo morte e distruzione. C'è anche Bloch, che ottenuta la tanto agognata :?: pensione è capace ancora di innamorarsi. Ammetto che lo stato psicologico in cui riversa l'ispettore mi ha destabilizzato. Nonostante tutto rimane sempre un uomo forte che ha a cuore la sorte di Dylan e lo schiaffo ce lo dimostra. Pertanto, Bilotta ci dona un Bloch meraviglioso, terribilmente umano nelle sue difficoltà. Il rapporto fra egli e Dylan è semplicemente stupendo.
Mi piace Bilotta anche per come ha tratteggiato l'atteggiamento oramai disilluso, malinconico e senza speranza del Nostro.
L'esperienze vissute lo hanno anche indurito e la freddezza con il quale uccide il capo dei terroristi è davvero incredibile. Un Dylan di conseguenza sul filo del rasoio in bilico tra stabilità e follia che sfocia inesorabilmente nella rabbia. L'azione potrebbe risultare forse eccessiva ma io quella scena l'ho trovata perfetta nel suo cinismo e imprevedibilità. Ricordiamoci che Dylan non è un buono. O meglio, è mosso dai sani principi e prima di fare qualcosa riflette sulle conseguenze che porterebbe tale azione, ma se portato al limite tende a manifestare il suo dark passenger, volendo dirlo alla Dexter.
E infine i dialoghi: brillanti e incisivi. Ci sono alcune frasi che, nel tempo, rimarranno impresse nell'immaginario collettivo. Ne cito giusto due che mi sembrano le più belle:

1. Tutti vogliono l'immortalità e poi non sanno cosa fare se la domenica pomeriggio piove.
2. Ha scelto l'uomo sbagliato, ministro...Io non sono un eroe! - "Sventurata la terra che bisogno di eroi", diceva Brecht..le viene in mente una terra più sfortunata della nostra, Dylan? Forse lei è l'unico eroe che ci meritiamo!


Questa storia si interpone tra Addio Groucho e Il pianeta dei morti.
Il prequel onestamente è quello che ho trovato più deboluccio. Questo è il giusto intermezzo (per me davvero di poco inferiore a Il pianeta dei morti) per arrivare al capolavoro che nell'immediatezza e frizzantezza di quelle 32 pagine ha reso celebre questa saga.
Letta cronologicamente secondo me acquista maggior senso perché la conclusione de Il pianeta dei morti è perfetta nella sua tragicità e mette fine a tutti gli eventi precedenti. Perché IL FINALE è quello e non ci sono speranze per dylan e per il popolo londinese. Alla luce di questo finale, vorrei vedere come gli autori si muoveranno in un universo dove la fine è già stata decisa.
Riguardo i disegni, dopo Giandomenico e Martinello credo sia difficile per tutti disegnare una storia così. La Vetro però l'ho molto apprezzata per il suo tratto pulito e deciso. Un ottima prova anche la sua.
In conclusione, leggere questa saga nella sua interezza è un obbligo morale, perché davvero una delle storie più belle degli ultimi anni.

Voto 8
Voto alla saga 9

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Nobody talks about the pile (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #22/Gigante
MessaggioInviato: ven nov 08, 2013 7:19 pm 
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 Oggetto del messaggio: Re: #22/Gigante
MessaggioInviato: ven nov 08, 2013 7:53 pm 
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Buon Gigante, decisamente superiore a quelli degli ultimi anni. :)

Si vede che Recchioni si è dato da fare per risollevare il livello qualitativo. La testata ne aveva un disperato bisogno, visto che è la pubblicazione dylaniata che vende meno in assoluto.

Pareri sparsi, con qualche possibile...

S
P
O
I
L
E
R

1° storia

-Confesso che non sono un fan dei what-if, e questo Dylan da "universo alternativo" ormai sta cominciando a seccarmi.
Preferirei che Bilotta e colleghi dedicassero le loro energie al Dylan 'vero' (uso questo termine in mancanza di sinonimi migliori).

Ho ancora apprezzato questa storia, ma per il futuro basta. Se ne uscirà una 4° non la prenderò, nemmeno se disegnata da Stano.

NON voglio un Dylan alternativo che faccia 'concorrenza' a quello vero.
E tantomeno voglio un Walking Dead all'italiana!

La storia è interpretata da Dylan, ma al suo posto potrebbe esserci per la maggior parte un qualsiasi eroe/antieroe in salsa romeriana. Solo le parti con Bloch (le migliori) sono autenticamente dylaniate.

Do alla storia un 7 perchè Bloch mi ha sinceramente commosso. Ma il resto, lo ripeto, mi ha più infastidito che altro.



2° storia

Seguito non necessario del Vicino di casa.

Al solito, Ruju tende a rappresentare i personaggi femminili positivi come tizie casa-e-chiesa interessate solo al grande amore, a mettere su famiglia e a stare in cucina! (Quelli negativi in genere sono zoccole traditrici!)

La storia per fortuna si lascia leggere e ha un ritmo sciolto e vivace. Direi quasi 7.



3° storia

Buon lavoro di De Nardo, che sforna un giallo solido e avvincente con personaggi non stereotipati.
Anche il lavoro su Bloch (finalmente, dopo tanto tempo, personaggio attivo e non semplice comparsa) è eccellente. Molto interessante lo stesso Dylan, attivissimo. Ma tutta la sceneggiatura nel complesso non ha punti deboli, anche se forse tende a mettere un po' troppa carne al fuoco.

Comunque, avercene di carne così! :mrgreen:

8 pieno!



4 ° storia.

Un Dylan gualdoniano migliore della media.

La trama non è originale, ma funziona. Buono il colpo di scena finale. peccato solo che Dylan -per la MILIONESIMA volta- sia solo uno spettatore e non faccia un cavolo di niente!
Evidentemente per Gualdoni è un obbligo concepire un Dylan inetto.

Comunque un 6,5 glielo do.

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 Oggetto del messaggio: Re: #22/Gigante
MessaggioInviato: ven nov 08, 2013 9:16 pm 
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Preso e quasi letto del tutto.
Premetto che ho abbandonato solo una delle 4 storie, e che l'ultima non l'ho letta.
La prima la analizzerò domani, visto che alla saga di Bilotta intendo dedicare una riflessione particolare.
Quindi:
Spoiler!
Storia 2: La vicina di casa.
Questa faccenda del vicino di casa che sclera per colpa di DyD è carina su una storia, ma mostra la corda appena alla seconda apparizione. Ora, che vi siano rimandi continui a questo personaggio, non mi piace per nulla e difatti detesto questa storiella incredibilmente colma di melassa, se non per i disegni, assolutamente superlativi.
Il personaggio della pupetta colma d'amore e muta ma empia di pensieri sino allo stordimento del lettore, mi rompe uguale.
Quindi dico brutta: voto 5 ( sarebbe 4 ma i disegni la salvano...)

Più forte della Carne:
Titolo orrendo per una storia invece molto ben strutturata e scritta, che parte da un pretesto gualdoniano ma lo sviluppa meglio e crea personaggi interessanti e di grande forza narrativa. L'idea che Dylan abbia trovato uno sfidante abbastanza nell'ombra è cosa che mi affascina e il finale, in questo, è alla Chiaverotti, senza abbondare nel trash.
Ottimi i disegni di Casertano, che confeziona una pupa da urlo per Dylan e ci mostra delle nudità amate dai maschietti. Peccato che eviti le frattaglie nel congelatore, che avrebbe fatto pulp e mi avrebbe anche attizzata...
Buono cmq. Voto 8 disegni 8.
Sull'ultima e sulla trilogia, vi riferirò domani a bocce ferme e a mente fredda...

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 Oggetto del messaggio: Re: #22/Gigante
MessaggioInviato: ven nov 08, 2013 9:20 pm 
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non lo trovo :'( Ma le 2 storie lunghe sono quella di Bilotta e quella di De Nardo?

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 Oggetto del messaggio: Re: #22/Gigante
MessaggioInviato: ven nov 08, 2013 9:48 pm 
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Affermativo.

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 Oggetto del messaggio: Re: #22/Gigante
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 Oggetto del messaggio: Re: #22/Gigante
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Bello bello bello, ottimo gigante, la saga del pianeta dei morti viventi si fa sempre più avvincente, la mancanza dei colori non l'ho proprio sentita, anzi in b/n rende forse anche meglio. Amo Bilotta, è un autore con le palle che si costruisce da solo senza bisogno di nessuno. Mi ricordo che un paio di anni fa lo oncontrai al comicon (era lì con un altro tipo)e ci feci una lunga chiacchierata, all'epoca non leggevo più dyd da diversi anni (lo compravo e lo mettevo da parte) e non sapevo che scrivesse dyd, ma mi complimentai per valete buio di cui era appena uscito il numero uno. Ricordo che feci una merda dylan dog per quello che ormai era diventato e lui ascoltava, sorrideva ma non diceva niente... Poi dopo un mio amico mi disse che scriveva dyd e che insieme a lui c'era gualdoni.

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 Oggetto del messaggio: Re: #22/Gigante
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Non male come figura di m.., dai :)

Votato ottimo, se non altro per le due storie lunghe.
La prima come da programma va a chiudere splendidamente il cerchio del pianeta dei morti ...e da questo punto di vista sono preoccupato/curioso di come legheranno le future storie del pdm con le prime tre (immagino partano dove finisce Addio Groucho e arrivino all inizio della seconda storia).
Comunque complimenti vivissimi a Bilotta sia per questa trilogia, sia, non stanchero' mai di ripeterlo, per Valter Buio, miglior bonellide degli ultimi 10 anni. (Se non l avete mai letto scucite dai, sono solo 12 nuumeri!).

Poi c e' De Nardo, mia personale croce e delizia. Non riesco a capire come faccia a passare da storie come Il gran bastardo o La dea madre a storie come La piramide misteriosa o l'erede oscuro con tanta nonchalance (si scrive cosi?).
Qua per fortuna rientriamo nel primo campo ed anzi IMO e' da podio denardiano. Buona sceneggiatura, buoni dialoghi, Casertano ai disegni. Ma non e' 'solo' questo a fare la storia, e' altro ancora. E' un soggetto thriller con una qualita' difficilmente riscontrabile su Dylan, se non in alcune storie Barbatiane (mi viene in mente Il prezzo della morte).

Sulle corte non mi dilungo, la prima e' quasi un esercizio di stile (che comunque non dispiace) mentre l'ultima e' una delle classiche storie in cui il protagonista e' un surplus, ovvero, pensandoci attentamente, Dylan non ha nessuna utilita' ai fini della narrazione e la storia starebbe in piedi anche senza lui.

Voto totale gigante: 9


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 Oggetto del messaggio: Re: #22/Gigante
MessaggioInviato: sab nov 09, 2013 11:49 am 
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ma bisogna leggere per forza anche le altre 2 della saga o no?

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Si può leggere anche da solo

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Da me continua a non arrivare!!!!! :evil: :evil: :evil: :tc: :tc: :tc:

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