Cravenroad7

Io sono stato alla conferenza e vi posso assicurare che i primi a sperare in questa rinascita sono proprio loro. Soprattutto ho visto una Barbato particolarmente coinvolta.

Per il resto, le novità sono ottime e su Facebook, in seguito alla conferenza, ne ho letta una da sbellicarsi. Ora non ricordo esattamente le parole ma l'utente in questione temeva che il rinnovamento di Dylan Dog non sia altro che una mera mossa pubblicitaria alla stregua dell'inconcludente film di Dylan, e quindi deluso da queste anteprime.

seriously?

Io aspetterò di leggere prima di esprimermi. Le anteprime da sé non dicono nulla, sono neutre: bisognerà valutare le storie albi alla mano. In ogni caso, che la mossa sia anche - in parte - pubblicitaria non è da escludersi a priori: può darsi che la redazione desideri proprio che, all'esterno, arrivi l'impressione che Dylan è cambiato, diverso da quello di una volta, e così si riesca a riavvicinare alla testata anche parte dei lettori persi perché scontenti del recente periodo (lettori che potenzialmente rappresentano un bacino d'utenza enorme, visto che sono decine di migliaia).

Poi sono anche convinto che con gente come Recchioni, Barbato, Medda, Simeoni e compagnia bella ai testi, la qualità sarebbe migliorata anche senza il minimo rinnovamento del cast: se uno sa scrivere sa scrivere, e alla fine poco cambia se Bloch è ispettore o consulente esterno.

ma lo penso anch'io, anzi per adesso è la pubblicità a regnare sovrana tra i social e affini e non può che fare bene a Dylan di questi tempi.
L'unica cosa che mi perplime è il lamentarsi di questo rinnovamento perché "commerciale" e che rischia di diventare una buffonata come il film di Dylan Dog.

Non riesco davvero a trovare il nesso.

Comunque io spero tantissimo in tutti, ma ripongo la mia fiducia su due autori, che secondo me, su Dylan, ci faranno divertire: Simeoni e Bilotta

Il rinnovamento proposto è davvero apprezzabile e sono convinta che i cambiamenti serviranno al personaggio. Loro erano "presi bene" alla conferenza, io ero "presa bene" e Recchioni è un mattatore che ci ha fatto pendere dalle sue labbra per un'ora! Io, francamente, tra le novità e il piattume gualdoniano preferisco le novità, soprattutto se sono valide e stimolanti. Poi fate vobis!

Quoto al 100%.

una domanda rivolta ai presenti alla conferenza : si è accennato all'era gualdoniana appena conclusa?

un'ora? voglio la conferenza integrale in video!.

L'unico punto che mi lascia perplesso è il parcheggiamento delle storie del vecchio corso sul maxi, invece di riadattarle al nuovo corso: quello che ne deduco (probabilmente sbagliandomi, chi vivrà vedrà) è che nel nuovo corso, con i nuovi "cicli annuali", non ci sarà spazio per storie totalmente slegate tra loro.

Le storie in magazzino e in corso di lavorazione difficilmente si sarebbero adattate al nuovo corso.
Ma non è solo questo.
L'idea di avere una famiglia di testate legate a DYD che però esplorino aspetti diversi del personaggio, per me, è importante.
Dal mio punto di vista non ha senso mandare in edicola tante testate diverse su Dylan che si differenziano (quando lo fanno), solo per la lunghezza delle storie.

Quindi, se il Dylan inedito mostrerà il Dylan della "fase 2", la collana Dylan Dog - Old Boy - continuerà a proporre sempre (anche dopo la fine del materiale di magazzino) le storie del Dylan classico, mentre Il Pianeta dei Morti si occuperà dell'universo alternativo di Bilotta e il Color Fest, invece, cercherà di esplorare nel meglio del fumetto autoriale.

E per quanto riguarda il superbook (che a quanto pare non sono l'unico a seguire) quali storie del nuovo corso saranno in futuro a esso destinate?

Questo "programma" delle opere mi piace parecchio!
Potrebbe anche avvicinare nuovi utenti all'acquisto delle collane "extra".
Tranne il Maxi, che personalmente non apprezzo, ma capisco il perchè debba diventare la rivista "contenitore" delle storie del "vecchio" Dylan.
E' giusto così.

Non ti permettere più ad utilizzare questi termini in mia presenza

Comunque sembra che a volte si utilizzi il termine "pubblicità" con un accezione negativa quando invece se ne dovrebbe fare di più e su più mezzi di informazione! Per cui ben venga l'ego di Recchioni che richiama le masse e l'enfasi degli annunci! Ho seguito tutta la conferenza e posso assicurarvi che stavolta non si tratta del gatto Cagliostro che doveva sconvolgere la serie o l'aumento dell'onorario che fu definito epocale (-.-). Gli autori si sono soffermati su troppi dettagli e dinamiche per pensare che sia tutto campato per aria!
Dai scommettiamo qualcosa!!

P.s sono tra i pochi fortunati che è riuscito ad entrare alla conferenza(ero raccomandato dalla Barbato ) perché non si era mai visto nella storia del Lucca comics che la gente rimanesse fuori!

Grazie per la risposta. Quello che mi chiedo è perché in futuro debba ancora esserci bisogno del Dylan Dog "classico" contrapposto al "nuovo", come se quest'ultimo non fosse una evoluzione ma una completa rottura rispetto al passato tale da renderli inconciliabili.

Lo spero tanto!!!!!!

Il Dylan "classico" ha una sua cifra che potremo definire come "fuori dal mondo" che ci dispiace perdere.
E, aggiungo, siamo sicuro che ci saranno molti lettori che saranno felici di ritrovarlo in due o tre uscite annuali per un totale di sei o nove storie.