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# 326 - Sulla pelle
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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: gio ott 31, 2013 2:23 am 
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Iscritto il: mer feb 29, 2012 8:36 pm
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Così mi sta benissimo, concordo su tutti i fronti.
E soprattutto conferma ciò che avevo in mente: Dall'Agnol è una tua scommessa personale, anti-aziendale, anti-commerciale, e quant'altro.
E personalmente non mi oppongo, visto che l'entusiasmo per l'autore ci accomuna.

L' unico punto su cui lascio aperto il dubbio è questo: è giusto che il curatore di una serie faccia di testa sua, ignorando molteplici voci contrarie? Il curatore dovrebbe "impadronirsi di" o "mettersi al servizio di"?
Gualdoni non è capitolato proprio così, cioè facendo di testa sua e impadronendosi della serie, sorvolando sugli umori del pubblico?

È anche vero che una storia non gradita "fa più rumore" di disegni non graditi, quello sì, posto che ho trovato la storia di questo mese piuttosto piatta e povera.
Inutile dire che invece ho apprezzato molto i disegni, anche se un filino meno rispetto a qualche uscita precedente di Dall'Agnol, filino meno che è dovuto principalmente alla sua incompatibilità con una storia del genere. Penso che un accostamento peggiore fra tratto e sceneggiatura non si sarebbe potuto trovare.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: gio ott 31, 2013 3:31 am 
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Iscritto il: lun apr 30, 2012 12:02 am
Messaggi: 14
Il mio giochetto per stupire gli ospiti è prendere un Dylan a caso dalla libreria, aprirlo a caso e, da una vignetta (dove sia presente una figura umana), indovinare il disegnatore. Dall'Agnol non è cambiato dai tempi di Goblin e caccia alle streghe, si è evoluto. Ha abbandonato quel tratto di pennino pulito per arrivare ad una composizione più sporca, più veloce ma molto più comunicativa. I suoi segni ricordano molto degli schizzi preparatori, studi preliminari.. Ed è la freschezza di questo modo di operare che dà anima ai personaggi e respiro alle tavole. Magari non sono fatte di getto come sembra (anche se per uno con l'esperienza di Dall'Agnol è probabile) ma, come sarà noto ai più anche solo per sentito dire, i disegni preliminari, gli schizzi per gli studi, molto spesso trasmettono molto di più dell'opera finita. Proprio perchè spontanei.
Ritornando al discorso iniziale c'è un disegnatore che proprio non mi vuole rimanere in mente e tutte le volte vado nel pallone... come si chiama questo? lo riconosco ma non ricordo come si chiama.. allora vado a vedere in seconda di copertina e leggo: disegni di Bigliardo.


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MessaggioInviato: gio ott 31, 2013 7:49 am 
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Iscritto il: mar ago 20, 2013 2:40 pm
Messaggi: 2431
Località: Pianeta Terra
Questo é l'ultimo che mando riguardo questa discussione. Io di lavoro faccio l'autista, porto la tal persona di turno dal punto x al punto y previo pagamento. Naturalmente devo guidare bene per la gratificazione del cliente. Se un bel giorno cominciassi ad avere una guida sportiva mi si potrà dire che sono diventato un artista del volante stile Vettel, ma sicuramente il cliente non sarà rimasto soddisfatto (mentre vomita sul ciglio della strada), nonostante io l'abbia condotto alla meta e lui mi abbia pagato. Poi sicuramente troverò la persona che invece apprezza, elogiandomi malgrado buche e strattoni. Questo é quanto.

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...M...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: gio ott 31, 2013 8:56 am 
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Iscritto il: lun gen 11, 2010 11:19 pm
Messaggi: 4046
Località: Milano
Mi sta piacendo Recchioni che dice questo è il MIO Dylan Dog e me ne assumo le responsabilità. E per ora sta andando tutto benissimo. Dall'Agnol è una guest star state tranquilli.

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Chi sa, fa, chi non sa, insegna, chi non sa insegnare, critica. E chi non sa neppure criticare, scrive recensioni sui forum.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: gio ott 31, 2013 9:59 am 
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Iscritto il: mer lug 17, 2013 6:01 pm
Messaggi: 277
Località: Rovigo
Ho terminato la lettura e ho votato ottimo...Bella storia originale e sceneggiata benissimo! Riguardo ai disegni, ripeto quanto ho già detto: mi piace ques tipo di tratto che è stato utilizzato...A volte è un po' caotico e fa perdere la storia di fluidità durante la lettura, ma tutto sommato lo stile, personalmente l'ho trovato molto adatto al tipo di storia... :wink:

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Take me to Hell Cause I'm going there Hot rods to Hell Helldorado
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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: gio ott 31, 2013 10:22 am 
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Iscritto il: mer feb 29, 2012 5:36 pm
Messaggi: 1992
Beh, non credo che il Rrobe potrebbe capitolare SOLO per aver fatto disegnare parecchi albi a Dall'Agnol.

Dovrebbe prendere decisioni peggiori di queste!

;)

[Mod. IRONIA ON]

tipo far disegnare parecchi albi a Cossu! ;)

[Mod. IRONIA OFF]

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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: gio ott 31, 2013 10:49 am 
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Iscritto il: lun nov 21, 2005 1:08 pm
Messaggi: 8739
Località: Eternia
il RRobe ha scritto:
Nikolaj Stavrogin ha scritto:
Personalmente, credo che un autore di fumetti elogiato dai colleghi, ma detestato da una gran fetta di pubblico [perfino qui dentro, figuriamoci fra i medi!], sia fallimentare.
Non come artista in sé, ovviamente, ma nel ruolo di "disegnatore di fumetti popolari". Ritengo che sarebbe giusto assegnare a Dall'Agnol altri spazi d'espressione. Il che sarebbe tutt'altro che una bocciatura.
Non riesco proprio a capire perché mandarlo in edicola a subire un massacro pubblico.


Perché il pubblico si educa.

ecco il punto di tutto.
il vostro cervello si limita a guardare un'ipotetica "bellezza del tratto", percepisce solo quella perchè è pigro e va educato. poverino, non sa perchè non gli stato ancora mostrato. non è abituato a lavorare e studiare, soffermarsi ed ammirare...e quindi in due secondi bolla come brutto, dice che roba è questa?, non capisce. guardare oltre la linea, spesso una riga storta evoca di più della cappella sistina.
il cervello elaborerà nella vostra mente e creerà quello che eventualmente manca o vi riporterà alla mente sensazioni o momenti che stimoleranno i vostri sensi. si può con poche righe descrivere tutto un mondo, spalancarne le porte...e sarà un mondo solo vostro, diverso per ognuno di noi.
in poche parole atmosfera, la cosa principale in un film, un libro, una musica, un videogioco e quindi anche di un fumetto. per me va anche oltre la trama, cosa sarebbe la visione di 2001 odissea nello spazio senza atmosfera? ok, qui siamo all'opposto, niente sintesi, tutto è perfetto, ogni cosa è dove dovrebbe essere...ma capite quello che voglio dire?.
non voglio fare il saccente o far passare qualcuno per ignorante o stupido, quando ho iniziato a leggere fumetti, tanti anni fa, non apprezzavo a pieno alcuni autori più particolari ma con il tempo si matura, si riesce a vedere oltre, si vede la luce. alcuni non mi piacciono nemmeno oggi ma molti sono diventati fra i miei preferiti e li preferisco di gran lunga ad autori dal tratto pulito e realistico osannati dai più.
quello che voglio dire è: provateci, soffermatevi di più sulle vignette, cercate di capire, non siate superficiali. magari poi dall'agnol non vi piacerà mai ma almeno non vi azzarderete a dire fa schifo o tira via perchè vi vergognereste solo di averlo pensato per un infinitesimo secondo.
buon varco di infiniti mondi della mente a tutti.

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Ultima modifica di skeletor il gio ott 31, 2013 11:10 am, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: gio ott 31, 2013 11:03 am 
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Ma infatti tanto chiasso per una guest star come Dall'Agnol. E' giusto che se ne parli per carità, ma ridimensioniamo il "problema", se così si vuole chiamare.

Tornando al discorso lettori medi si, lettori medi no.
L'ho già detto una volta e lo ripeto.
Secondo me, il lettore medio del 1986 è totalmente diverso da quello del 2013.
Culturalmente più smaliziato sicuramente.
Veniamo da un istruzione mediatica degenere:
Pensiamo a Barbara D'Urso e al suo populismo e qualunquismo innato.
O pensiamo a quanta importanza diamo a questi omicidi, che i giornalisti trasformano in becero e disgustoso telefilm a puntate.
O pensiamo a Uomini e Donne e "l'amore puro e casto" che si instaura tra il tronista e la corteggiatrice.
Queste schifezze nel 86, non c'erano.
E non mi stupisce che il grande pubblico preferisce, di conseguenza, storie come Johnny Freak, Il lungo Addio e Finché morte non vi separi.

Sembrerà un banale collegamento, ma per me non lo è.
Perché il decadimento dei valori e della cultura che imperversa gli anni duemila si riscontra anche nel gusto del nuovo lettore.
E i risultati del sondaggio di Bo.82 a proposito sono piuttosto lampanti.

_________________
Nobody talks about the pile (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: gio ott 31, 2013 11:11 am 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
...
...
....
.....

Ok la metto seria. Che il pubblico si debba educare, è nella maggior parte delle volte vero. Dipende a cosa lo si voglia educare.
E come.
Se per educare un pubblico, nel caso specifico un pubblico di lettori di fumetti ( che non denigro, visto che ne faccio immodestamente parte da anni e anche se fosse da ore sarebbe lo stesso, poiché tutti abbiamo iniziato e non ci vedo in questo alcuna discriminante...) gli si vuol proporre una scelta di disegnatori dai tratti più diversi e dalle capacità artistiche più varie, è certo meritorio. Ma si deve altresì accettare che, di fronte a tale diversità, vi sia chi, in questo pubblico, apprezza e chi invece no.
Se mi mettono in una galleria d'arte dei dipinti che vanno da Giotto a Pollock, passando per Caravaggio, Rubens, VanGogh, Picasso, Dalì, Munch, Fontana, e chi più ne ha più ne metta, mi viene fornita un'opera enciclopedica che susciterà nei visitatori ovvi confronti e paragoni ( di per se errati parlando d'arte ma umanamente comprensibili e anche necessari, visto che l'evoluzione artistica parte, inevitabilmente, da punti di confronto e di paragone, magari anche per una sfida ed un rifiuto di questi..) ed inevitabilmente anche giudizi negativi di fronte a chi queste opere le vede.
Mi vanto di appartenere ad una categoria media di persone ( media nel senso più schifoso del termine ) che perdilige le meravigliose curve geometriche e i pieni dei solidi di Caravaggio piuttosto che quelli di Pollock o di Kandinsky, o come si scrive, e che mette quell'arte là ( antica e da gettare nel pattume secondo alcuni "artisti" moderni ) come somma ed inarrivabile. Sarà un giudizio da 5 elementare, come qualcuno ha detto qui, ma è il MIO metro di giudizio e vale per me sola e me lo tengo.
Ritenere che Dall'Agnol sia da bandire dalla testata, è una cosa che non ho mai detto e mai dirò.
Solo, pur riconoscendo una validità artistica alle sue opere, non ne vedo una evoluzione ma una regressione. Ed è un giudizio mi che mi sento libera di esprimere senza che mi si dica che sono media ( senza attacchi particolari, sia chiaro...) o che non posseggo cultura adatta a capire. Forse è anche vero, magari lo è certamente, ma non mi pare nemmeno molto corretto che per leggere e capire un Dylan Dog o un fumetto in generale, si debba frequentare un corso di storia dell'arte.
Una cosa ti piace e ti comunica, una no. Punto.
Vedendo la mostra di Picasso a Milano, senza studiarne l'evoluzione da un punto di vista concettuale e artistico, ho colto molto da alcuni quadri, poco o niente da altri, niente dalle sue sculture che trovo orrende...
Non sono Sgarbi, lo so. Ma questo è quanto ho colto. Se Bigliardo mi pare maggiormente adatto a descrivere certe storie di Dylan Dog piuttosto che Dall'Agnol, è inutile che si mettano faccine strabuzzanti per far capire, di sotto traccia, che sto dicendo una cazzata. Forse ma sto dicendo quello che il mio sentimento prova, che è cosa primaria nell'arte più che il raziocinio. Il cervello nell'arte, sopratutto in quella visiva come la pittura ed il disegno, andrebbe sopito, lasciandosi trascinare da ciò che l'emozione scatena dentro. O forse che un dolce pezzo di musica classica acquista più senso ed emozione se chi lo ascolta si edotti alla sua costruzione, o semplicemente senta la musica arrivare al cuore ?
E detto ciò, chiudo.

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" Il locale è triste e sta sempre qua ! "

" Dylan Dog è arrivato allo scontrino fiscale "

Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: gio ott 31, 2013 12:06 pm 
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Iscritto il: lun mar 01, 2010 4:23 pm
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skeletor ha scritto:
il RRobe ha scritto:
Perché il pubblico si educa.

ecco il punto di tutto.
il vostro cervello si limita a guardare un'ipotetica "bellezza del tratto", percepisce solo quella perchè è pigro e va educato. poverino, non sa perchè non gli stato ancora mostrato. non è abituato a lavorare e studiare, soffermarsi ed ammirare...e quindi in due secondi bolla come brutto, dice che roba è questa?, non capisce. guardare oltre la linea, spesso una riga storta evoca di più della cappella sistina.
il cervello elaborerà nella vostra mente e creerà quello che eventualmente manca o vi riporterà alla mente sensazioni o momenti che stimoleranno i vostri sensi. si può con poche righe descrivere tutto un mondo, spalancarne le porte...e sarà un mondo solo vostro, diverso per ognuno di noi.
in poche parole atmosfera, la cosa principale in un film, un libro, una musica, un videogioco e quindi anche di un fumetto. per me va anche oltre la trama, cosa sarebbe la visione di 2001 odissea nello spazio senza atmosfera? ok, qui siamo all'opposto, niente sintesi, tutto è perfetto, ogni cosa è dove dovrebbe essere...ma capite quello che voglio dire?.
non voglio fare il saccente o far passare qualcuno per ignorante o stupido, quando ho iniziato a leggere fumetti, tanti anni fa, non apprezzavo a pieno alcuni autori più particolari ma con il tempo si matura, si riesce a vedere oltre, si vede la luce. alcuni non mi piacciono nemmeno oggi ma molti sono diventati fra i miei preferiti e li preferisco di gran lunga ad autori dal tratto pulito e realistico osannati dai più.
quello che voglio dire è: provateci, soffermatevi di più sulle vignette, cercate di capire, non siate superficiali. magari poi dall'agnol non vi piacerà mai ma almeno non vi azzarderete a dire fa schifo o tira via perchè vi vergognereste solo di averlo pensato per un infinitesimo secondo.
buon varco di infiniti mondi della mente a tutti.

O illuminato, vieni a far da lampada a casa mia, che le lampadine costano. :lol:

Scusate, ma tra gli sbrocchi degli "offesi" e le Porte della Percezione che si spalancano davanti a tanta magnificenza grafica può anche esistere anche una terza via, eh.
Quella di chi apprezza il "nuovo" Dell'Agnol, ma che considera questa sua ultima prova semplicemente sottotono rispetto ai suoi standard. Di chi apprezza le sperimentazioni, ma che trova, banalmente, che ci possano essere sperimentazioni più o meno riuscite.
In questo caso, per quanto mi riguarda, Dell'Agnol ha licenziato un lavoro affascinante, ma anche squilibrato e discontinuo.
Nell'albo ci sono soluzione grafiche che mi hanno sinceramente lasciato a bocca aperta dall'ammirazione e altre vignette che, altrettanto sinceramente, mi sembrano buttate lì, degne del Pratt più scoglionato degli ultimi anni.
Ecco, Hugo Pratt per me è stato tipo Dio Sceso in Terra, sia come scrittore che come disegnatore, ciò non toglie che ho sempre trovato alcune delle sue ultime storie svogliate e persino un po' cialtrone. (Che poi da appassionato anche quella cialtronaggine abbia per me comunque il suo fascino è un altro discorso, totalmente soggettivo.)
Si può apprezzare un autore, capire bene dove vuole andare a parare la sua "ricerca", ma si può anche criticare la singola riuscita di un'opera. O no?


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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: gio ott 31, 2013 12:53 pm 
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Sulla cialtroneria dell'ultimo Pratt sono più che d'accordo, ma in quel caso era del tutto palese che scriveva e disegnava in cinque minuti, si vedeva proprio (e se si leggeva anche, se ne aveva la conferma :D). Qui il discorso è diverso, sul risultato si può discutere ma dietro mi pare che ci sia un bel lavoro, poi neanch'io ritengo questo il miglior Dall'Agnol di sempre, ma anche così mi sembra un autore eccellente, che seppure non al 100% preferisco (e non di poco) a... boh, a quasi tutti gli altri dello staff.

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: gio ott 31, 2013 12:58 pm 
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tommaso ha scritto:
skeletor ha scritto:
il RRobe ha scritto:
Perché il pubblico si educa.

ecco il punto di tutto.
il vostro cervello si limita a guardare un'ipotetica "bellezza del tratto", percepisce solo quella perchè è pigro e va educato. poverino, non sa perchè non gli stato ancora mostrato. non è abituato a lavorare e studiare, soffermarsi ed ammirare...e quindi in due secondi bolla come brutto, dice che roba è questa?, non capisce. guardare oltre la linea, spesso una riga storta evoca di più della cappella sistina.
il cervello elaborerà nella vostra mente e creerà quello che eventualmente manca o vi riporterà alla mente sensazioni o momenti che stimoleranno i vostri sensi. si può con poche righe descrivere tutto un mondo, spalancarne le porte...e sarà un mondo solo vostro, diverso per ognuno di noi.
in poche parole atmosfera, la cosa principale in un film, un libro, una musica, un videogioco e quindi anche di un fumetto. per me va anche oltre la trama, cosa sarebbe la visione di 2001 odissea nello spazio senza atmosfera? ok, qui siamo all'opposto, niente sintesi, tutto è perfetto, ogni cosa è dove dovrebbe essere...ma capite quello che voglio dire?.
non voglio fare il saccente o far passare qualcuno per ignorante o stupido, quando ho iniziato a leggere fumetti, tanti anni fa, non apprezzavo a pieno alcuni autori più particolari ma con il tempo si matura, si riesce a vedere oltre, si vede la luce. alcuni non mi piacciono nemmeno oggi ma molti sono diventati fra i miei preferiti e li preferisco di gran lunga ad autori dal tratto pulito e realistico osannati dai più.
quello che voglio dire è: provateci, soffermatevi di più sulle vignette, cercate di capire, non siate superficiali. magari poi dall'agnol non vi piacerà mai ma almeno non vi azzarderete a dire fa schifo o tira via perchè vi vergognereste solo di averlo pensato per un infinitesimo secondo.
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O illuminato, vieni a far da lampada a casa mia, che le lampadine costano. :lol:

Scusate, ma tra gli sbrocchi degli "offesi" e le Porte della Percezione che si spalancano davanti a tanta magnificenza grafica può anche esistere anche una terza via, eh.
Quella di chi apprezza il "nuovo" Dell'Agnol, ma che considera questa sua ultima prova semplicemente sottotono rispetto ai suoi standard. Di chi apprezza le sperimentazioni, ma che trova, banalmente, che ci possano essere sperimentazioni più o meno riuscite.
In questo caso, per quanto mi riguarda, Dell'Agnol ha licenziato un lavoro affascinante, ma anche squilibrato e discontinuo.
Nell'albo ci sono soluzione grafiche che mi hanno sinceramente lasciato a bocca aperta dall'ammirazione e altre vignette che, altrettanto sinceramente, mi sembrano buttate lì, degne del Pratt più scoglionato degli ultimi anni.
Ecco, Hugo Pratt per me è stato tipo Dio Sceso in Terra, sia come scrittore che come disegnatore, ciò non toglie che ho sempre trovato alcune delle sue ultime storie svogliate e persino un po' cialtrone. (Che poi da appassionato anche quella cialtronaggine abbia per me comunque il suo fascino è un altro discorso, totalmente soggettivo.)
Si può apprezzare un autore, capire bene dove vuole andare a parare la sua "ricerca", ma si può anche criticare la singola riuscita di un'opera. O no?

sulla discontinuità delle vignette ho scritto pagine prima...sul fatto che tu preferisca la terza via, chi sono io per discutere i gusti sessuali?. ah, il glande del mio pene non è a forma di lampadina, mi spiace, cerca altrove....e poi non ho le tette.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
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Iscritto il: lun mar 01, 2010 4:23 pm
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rimatt ha scritto:
Sulla cialtroneria dell'ultimo Pratt sono più che d'accordo, ma in quel caso era del tutto palese che scriveva e disegnava in cinque minuti, si vedeva proprio (e se si leggeva anche, se ne aveva la conferma :D). Qui il discorso è diverso, sul risultato si può discutere ma dietro mi pare che ci sia un bel lavoro, poi neanch'io ritengo questo il miglior Dall'Agnol di sempre, ma anche così mi sembra un autore eccellente, che seppure non al 100% preferisco (e non di poco) a... boh, a quasi tutti gli altri dello staff.

Ovviamente non intenedevo paragonare Dell'Agnol all'ultimo Pratt (per quanto... quella prima vignettaccia a pagina 96... :D ).
Paragoni con gli altri disegnatori della serie mi sembano difficili. Probabilmente solo il vecchio Stano e il primo Mari hanno goduto e si erano presi altrettante "libertà". Attualmente Dell'Agnol sta giocando in un altro campionato rispetto agli altri. Se, come pare essere l'intenzione di Recchioni, si tornerà a sperimentare anche da un punto di vista grafico allora si vedrà e si paragonerà. Io punto su un ritorno alla grande di Mari. :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: gio ott 31, 2013 2:20 pm 
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Iscritto il: dom set 16, 2012 12:28 pm
Messaggi: 277
La mio modesta opinione è che si stia facendo un pò di confusione per un argomento che, sinceramente, dovrebbe essere analizzato in modo più rilassato.
Stiamo ipotizzando, quasi quasi, un'ipotetico allontanamento dei lettori di Dylan Dog a causa di questo numero con Dall'Agnol.
Ma stiamo dimenticando che anche in altri casi, ultimamente, abbiamo assistito a disegni che, ad un'analisi superficiale, potrebbe sembrare tirati via.
Inoltre il cosiddetto "lettore medio", sempre ammettendo che esista, potrebbe smettere di comprare Dylan Dog per i disegni di questo mese così come, un altro ipotetico lettore della stessa fascia, potrebbe avvicinarsi e comprare per la copertina o per il titolo che attira.
Sono lettori che "vanno e vengono", secondo me, che non smettono di acquistare a causa di Dall'Agnol o di chissà chi.
Lo zoccolo duro è fedele e, in questo periodo di forte richiamo e rinnovamento della serie, non può che rinsaldarsi, al di là della effettiva qualità delle storie o dei disegni. A maggior ragione con un albo disegnato da un nome storico che ricorda i fasti del passato.
Infine, se esiste un curatore ed una redazione, evidentemente qualcosa ne capiscono. Inutile stare qui a sindacare e a fare il processo in base a chi hanno scelto per far disegnare questo o quell'altro numero
Al massimo tra un pò di tempo, volendo, si potrebbe cominciare a tirare un pò le somme, ma ora mi sembra prematuro e fortemente ingiusto. E' come voler creare ansia e pressione a tutti i costi.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: gio ott 31, 2013 2:25 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
L'ansia e l'astio li vedono alcuni di voi. A livello personale, ho solo risposto ad una ghetizzazione, voluta ( e credo lo sia stata ) o meno, che è cosa ( quella sì ) che mi fa incazzare, non l'analisi più o meno corretta sul tratto di Dall'Agnol.
Che poi la sue tavole siano studiate e frutto di un feroce grattamento della pera, è ipotesi che come tale va anche discussa e se ciò corrispondesse al vero, sarebbe anche peggio che un tratto rapido, istintivo e di getto, per quel che ne penso io ( rompe ma lo ripeto alla nausea sennò mi dicono che pontifico...).
Che poi il mio cervello ( e non faccio cosa personale: dico mio perché parlo per me e mi identifico nella categoria di quelli che questo tratto non lo reggono..) non sia allenato ad analizzare e a studiare percorsi grafici o disegni o similari, è mera supposizione di chi non mi conosce. Ho fatto quasi 200 disegni in un mese, solo nell'ultimo mese, quindi una qualcha occhiata a dei disegni penso anche di averla data.

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