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# 326 - Sulla pelle
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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: mer ott 30, 2013 8:38 pm 
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per me il lato più disturbante è determinato dal contrasto (che a rigor di logica penso certamente voluto) che passa tra una storia tutto sommato "realistica" (coi suoi risvolti sovrannaturali certo, ma molto sullo stampo genuinamente detective story nei fatti - che per inciso io ho sempre amato molto in DyD) e dei disegni estremi e fuori dagli schemi come quelli di Dall'Agnol

Per dire, se parlavamo di una sceneggiatura sulla falsa riga di un "Storia di Nessuno" (giusto per citare pietre miliari pesantissime) secondo me un Dall'Agnol ci stava alla grande, proprio perché disturbante e lontano da quella "plausibilità" che non sarebbe stata affatto funzionale al soggetto

Detto questo, se ad uno uno stile di disegno non piace è molto difficile che cambi idea, detta con somma(ria) banalità.

Poi sicuramente il seguito delle masse di "lettori medi" funziona meglio secondo certi canoni, ma insomma...chissenefrega.

è chiaro che si parla sempre di potenziale pubblico pagante e lo capisco, ma al giorno d'oggi un "lettore medio" ti va a comprare qualche manga o marvel/dc (causa film più che altro), mica un Dylan Dog:

il "lettore medio" che s'accattava Dylan Dog regolarmente s'è un po' estinto con gli anni '90 secondo me, e se lo si vuole riconquistare l'unica strada è che Dylan Dog torni un fenomeno di massa, e per farlo (anche se non è facile di sti tempi) l'unica è passare per il suo storico tipo di pubblico, sia esso vecchio o nuovo.

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http://xabacadabra.blogspot.it -> blogghino senza conservanti aggiunti


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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: mer ott 30, 2013 9:24 pm 
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Mmmh inzommmma... C'è qualcosa (non so cosa) che non mi convince del tutto... La sceneggiatura l'ho trovata meno fluida del numero precedente, l'idea iniziale mi è piaciuta ma il cattivone Tehamaru proprio non mi è piaciuto, le sue motivazioni di fare tutto sto bordello mi son sembrate banali se non infantili... il giudizio non del tutto positivo è da amputare in (grossa) parte anche ai disegni: ho letto i vari commenti di Recchioni su facebook, ma io continuo a dire che questi disegni sono oggettivamente brutti, e rendono difficile la lettura dell'albo. Poi ci metto anche i miei gusti personali, a me piace il tratto più realistico e non dico iper dettagliato ma quasi, ma almeno che non venga trascurato lo sfondo e l'anatomia minima di alcuni volti.. e non mi si venga a dire che ciò non sia sintomo di scarso impegno (come a scritto chi gestisce la pagina facebook di Dylan Dog, presumo Rrobe)! Sinceramente Dell'Agnol non l'ho mai digerito molto, quindi ammetto che sono abbastanza di parte, ma credo davvero sia oggettivo dire che i disegni dell'albo non siano "belli"...

Proverò a rileggerlo, e vedrò se i pareri sulla storia verranno riconfermati.

6/7


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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: mer ott 30, 2013 9:26 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
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Località: Napoli
prima di leggere altre 19 pagine di flame, ricordo alla gentile clientela che dire 'i lettori medi non amano x' non equivale a dire 'chi non ama x é un lettore medio'.
possiamo passare al prossimo flame, grazie

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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: mer ott 30, 2013 10:06 pm 
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Iscritto il: mer feb 29, 2012 8:36 pm
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wolkoff ha scritto:
Uno come Nikolaj ce lo vedrei pure bene, per esempio, ma per ora tace. Vedremo.



Purtroppo mi è mancato il tempo per commentare estesamente la storia, magari ci ritornerò su.
Anticipo che per me sarebbe un mediocre sbiaditissimo.

Sui disegni, mi preme dire una cosa.
Dall'Agnol è il mio disegnatore preferito, da tempo immemore e in senso assoluto.
Non c'entra un'emerita pippa con una storia del genere, ma sono entusiasta della sua [ri]comparsa.
Trovo la sua ricerca grafica concettualmente affascinante, anche perché vive pienamente il paradosso dell'arte figurativa: semplificando il tratto, si è attirato le antipatie del famoso lettore medio, che invece, magari, è più attratto dalla storia semplice.
In sintesi, la fruibilità dello scritto e del disegnato è inversamente proporzionale, allorché si prenda come standard di paragone la "semplicità" di riproduzione. E questo per una differenza sostanziale: una storia semplice, nella maggior parte dei casi, veicolerà un messaggio semplice, mentre un dipinto "semplice" [una scatarrata di Pollock a caso, ad esempio], nella maggior parte dei casi, veicolerà un'eccedenza di senso rispetto al tratto. Ed ecco la differenza fra un disegno da bambini delle elementari e un disegno di Bacilieri.
Questo concetto fu espresso anche da Hegel, ovviamente in maniera molto più interessante di quanto possa fare io.

Stessa cosa per Piccatto, per dire, ma Dall'Agnol ce lo ricorda con una potenza ancora maggiore, tanto che può consentire la citazione dell'estetica hegeliana senza farla sembrare campata per aria :P

Tengo a precisare che nel discorso estetico, quando si parla del fruitore, è completamente assente la nozione di merito. Si parla di tendenze e non di fatti, di diversità e non di qualità. Il ricorso alle tendenze permette di scansare ogni pretesa di assolutismo: ciò che ho scritto sopra non è sempre vero, ma appunto, è una tendenza che dà adito a riflessioni interessanti.
Perché, in merito a certe poesie di Ungaretti, non sento mai dire "avrei potuto farlo anch'io", mentre per un Kandinskij o un Fontana è la norma?
Perché Tolstoj è un mattone, mentre Caravaggio è unanimemente ammirato da medi, estremi, grandi e piccoli?
In ogni caso, se ne ricava che il mitologico "lettore medio" non ha nulla in più o in meno di un Wolkoff o un Rimatt. È semplicemente diverso.

D'altro canto, però, una frase simile mi fa alzare più di un sopracciglio:

il RRobe ha scritto:
Quindi, per voi che odiate Dall'Agnol: mettetevi il cuore in pace, una sua storia ogni tanto, ci sarà.


Personalmente, credo che un autore di fumetti elogiato dai colleghi, ma detestato da una gran fetta di pubblico [perfino qui dentro, figuriamoci fra i medi!], sia fallimentare.
Non come artista in sé, ovviamente, ma nel ruolo di "disegnatore di fumetti popolari". Ritengo che sarebbe giusto assegnare a Dall'Agnol altri spazi d'espressione. Il che sarebbe tutt'altro che una bocciatura.
Non riesco proprio a capire perché mandarlo in edicola a subire un massacro pubblico.
È proprio una questione aziendale, quella che mi assila: perché esporre a critiche anche piuttosto pesanti un proprio dipendente stimato?
Non equivale ad un Gualdoni che si ostina a pubblicare un Marzano o un Di Gregorio, sapendo che in media non funzionano?
Il tutto con un'aggravante ipotetica: probabilmente Gualdoni non sapeva che i due citati, in media, non funzionavano.
Ma tu, RRobe, che ci leggi quotidianamente: perché?
Hegel era una grande mente, ma sarebbe stato ben poco adeguato su Donna Moderna: perché non piazzarlo su una rivista filosofica?
L'arte è del pubblico o del curatore di turno?
Ovviamente tutti i paragoni di cui sopra sono da relativizzare e contestualizzare, soprattutto Donna Moderna-Dylan Dog :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: mer ott 30, 2013 10:46 pm 
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il RRobe ha scritto:
So benissimo che un tratto come quello dell'ultimo Dall'Agnol è indigesto ai più.
Al pari di come era indigesto ai più il tratto di uno Stano o di un Trigo, ai tempi del primo Dylan Dog.


Aggiungo che qualche volta ho letto, sul forum, delle critiche pesanti a Coppola, tanto per citare un altro disegnatore del Dylan Dog degli inizi, dal tratto particolare e un pò indigesto, se vogliamo.
E lo dico con rammarico perchè a me il suo stile piaceva, così maledettamente horror e sporco.
Penso che sia stato il disegnatore più "nero" che si sia mai visto su Dyd, insieme a Roi.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: mer ott 30, 2013 11:38 pm 
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Iscritto il: ven ott 02, 2009 8:35 pm
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Località: I'll see you down in Arizona bay
wolkoff ha scritto:
Niente di intoccabile... o che c'entri con Dall'Agnol ed ipotetiche gerarchie di gusti.
Però, almeno a me, le infernalità di Doré toccano parecchio i sensi
[...]


OT (pure dal flame :o )

Grazie Wolk....ricordo queste illustrazioni sul libro della divina commedia delle medie ma non sapevo l'autore...fino ad oggi :D
(La seconda dovrebbe essere un'illustrazione del paradiso, mi pare)

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"I'm on the outside, looking inside, What do I see...Much confusion, disillusion, All around me."

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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: mer ott 30, 2013 11:47 pm 
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Iscritto il: mar dic 27, 2005 1:38 am
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Ma la figura che s'intravede nella prima vignetta di pagina 40 è un errore, o è una sorta di messaggio subliminale?

Per quanto riguarda i disegni: premetto che Dall'Agnol era uno dei miei disegnatori preferiti, se non il mio preferito in assoluto; le sue tavole erano poesia per gli occhi, azzeccatissime, tra l'altro, con le storie affidategli. Questo fatto, in aggiunta allo stravolgimento del tratto degli ultimi anni, hanno fatto si che inconsciamente non riesca più ad apprezzare al 100% i suoi ultimi lavori.
Questo però non vuol dire che non lo ritenga un artista, ci mancherebbe. Penso che la sua sia una scelta stilistica coraggiosa, che a quanto pare ha tutta l'intenzione di mantenere.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: mer ott 30, 2013 11:55 pm 
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Iscritto il: dom set 16, 2012 12:28 pm
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Uomo in Bombetta ha scritto:
Ma la figura che s'intravede nella prima vignetta di pagina 40 è un errore, o è una sorta di messaggio subliminale?



Ora che lo hai messo in evidenza sono andato a controllare ed effettivamente sembra una figura inquietante..
Ma non solo. A pagina 28, terza vignetta, si vedono tre uomini, di spalle, che abbandonano l'abitazione di chi sappiamo noi.
Solo che in casa i visitatori erano due, entrambi vestiti di bianco, mentre, nella vignetta citata sopra, ne appare un terzo in nero acconto ai due di prima.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: gio ott 31, 2013 12:01 am 
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Iscritto il: mar dic 27, 2005 1:38 am
Messaggi: 1105
OldSnake ha scritto:
Uomo in Bombetta ha scritto:
Ma la figura che s'intravede nella prima vignetta di pagina 40 è un errore, o è una sorta di messaggio subliminale?



Ma non solo. A pagina 28, terza vignetta, si vedono tre uomini, di spalle, che abbandonano l'abitazione di chi sappiamo noi.
Solo che in casa i visitatori erano due, entrambi vestiti di bianco, mentre, nella vignetta citata sopra, ne appare un terzo in nero acconto ai due di prima.


il terzo incomodo di cui parli è il proprietario del negozio che stà andando nella direzione opposta rispetto ai due imbecilli. Si presta ad entrare nel laboratorio di tatuaggi.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: gio ott 31, 2013 12:04 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Località: Verona
Dailan ha scritto:
io continuo a dire che questi disegni sono oggettivamente brutti, e rendono difficile la lettura dell'albo. Poi ci metto anche i miei gusti personali, a me piace il tratto più realistico e non dico iper dettagliato ma quasi, ma almeno che non venga trascurato lo sfondo e l'anatomia minima di alcuni volti.. e non mi si venga a dire che ciò non sia sintomo di scarso impegno (come a scritto chi gestisce la pagina facebook di Dylan Dog, presumo Rrobe)! Sinceramente Dell'Agnol non l'ho mai digerito molto, quindi ammetto che sono abbastanza di parte, ma credo davvero sia oggettivo dire che i disegni dell'albo non siano "belli"...


Ma non è affatto oggettivo che i disegni siano brutti, su cosa ti basi per dire questo? O che Dall'Agnol "tira via"? Per me è più che evidente che dietro a ogni vignetta di Dall'Agnol c'è un sacco di lavoro, e non capisco come si faccia a dire il contrario. Non si può semplicemente dire, come fanno alcuni, che i disegni non piacciono e morta lì, senza dover per forza tirare in ballo un'oggettiva bruttezza (che poi non è affatto tale)? Voglio dire, che bisogno c'è di voler giustificare il proprio - legittimo - scarso gradimento in questo modo?

_________________
È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: gio ott 31, 2013 12:09 am 
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Iscritto il: dom set 16, 2012 12:28 pm
Messaggi: 277
Uomo in Bombetta ha scritto:
OldSnake ha scritto:
Uomo in Bombetta ha scritto:
Ma la figura che s'intravede nella prima vignetta di pagina 40 è un errore, o è una sorta di messaggio subliminale?



Ma non solo. A pagina 28, terza vignetta, si vedono tre uomini, di spalle, che abbandonano l'abitazione di chi sappiamo noi.
Solo che in casa i visitatori erano due, entrambi vestiti di bianco, mentre, nella vignetta citata sopra, ne appare un terzo in nero acconto ai due di prima.


il terzo incomodo di cui parli è il proprietario del negozio che stà andando nella direzione opposta rispetto ai due imbecilli. Si presta ad entrare nel laboratorio di tatuaggi.

E' vero.
Come ho fatto a non farci caso?
Che figura di m....
Tutta colpa di coloro che hanno criticato Dall'Agnol in queste pagine. Mi hanno influenzato, spingendomi alla "caccia all'errore a tutti i costi", mi sa. :oops:


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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: gio ott 31, 2013 12:52 am 
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Iscritto il: mer lug 28, 2010 5:37 pm
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Dailan ha scritto:
...ma io continuo a dire che questi disegni sono oggettivamente brutti...

6/7


Quando si dice "oggettivamente" di qualcosa che non sia un fenomeno matematico, io alzo le mani e non partecipo alla discussione, mi spiace.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: gio ott 31, 2013 12:57 am 
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Iscritto il: mer lug 28, 2010 5:37 pm
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Nikolaj Stavrogin ha scritto:
Personalmente, credo che un autore di fumetti elogiato dai colleghi, ma detestato da una gran fetta di pubblico [perfino qui dentro, figuriamoci fra i medi!], sia fallimentare.
Non come artista in sé, ovviamente, ma nel ruolo di "disegnatore di fumetti popolari". Ritengo che sarebbe giusto assegnare a Dall'Agnol altri spazi d'espressione. Il che sarebbe tutt'altro che una bocciatura.
Non riesco proprio a capire perché mandarlo in edicola a subire un massacro pubblico.


Perché il pubblico si educa.
Ragionando come fai tu, a Stano non si sarebbe mai affidato un albo, men che meno il primo, di Dylan Dog.
Trigo, Tacconi, Micheluzzi, non avrebbe visto Craven Road nemmeno di striscio. Mari starebbe ancora su Nathan Never.
Dylan non propone solo disegnatori che tranquillizzano. Dylan propone anche disegnatori che suscitano reazioni forti.
Tra cui Dall'Agnol, di cui siamo onorati di pubblicare le pagine da anni e anni.
Poi, per carità, si equilibra: ci saranno sempre i Brindisi, i Bigliardo e tutti quei bravissimi disegnatori realistici a equilibrare il gioco.
Ma Dylan non è Tex e nemmeno è Julia o Dampyr.
Voi, più di ogni altro, dovreste saperlo.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: gio ott 31, 2013 1:35 am 
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Iscritto il: mer feb 29, 2012 8:36 pm
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il RRobe ha scritto:

Perché il pubblico si educa.
Ragionando come fai tu, a Stano non si sarebbe mai affidato un albo, men che meno il primo, di Dylan Dog.
Trigo, Tacconi, Micheluzzi, non avrebbe visto Craven Road nemmeno di striscio. Mari starebbe ancora su Nathan Never.
Dylan non propone solo disegnatori che tranquillizzano. Dylan propone anche disegnatori che suscitano reazioni forti.
Tra cui Dall'Agnol, di cui siamo onorati di pubblicare le pagine da anni e anni.
Poi, per carità, si equilibra: ci saranno sempre i Brindisi, i Bigliardo e tutti quei bravissimi disegnatori realistici a equilibrare il gioco.
Ma Dylan non è Tex e nemmeno è Julia o Dampyr.
Voi, più di ogni altro, dovreste saperlo.


Il pubblico si educa: concordo. Ma c'è un però.
Correggimi se sbaglio: Dall'Agnol ha iniziato a modificare il suo tratto a partire dall'albo Il confine.
E già veniva criticato allora.
Era il 1996.
Sono passati 17 anni, e le critiche si sono decuplicate.
Quanto ci hanno messo Stano, Trigo, Tacconi, Micheluzzi, Mari, a farsi accettare?
Il caso di Mari è emblematico: lo zoccolo duro dei lettori vuole che torni allo stile precedente, cioè quello più sperimentale. Qui è [anche] lo zoccolo duro dei lettori ad opporsi alla sperimentazione, invece.
Il paragone non regge.
Dall'Agnol è un unicum, per lui va fatto un discorso a parte.
Il che è segno di grandezza, mi dirai, e concorderei anche.

Però... Però sono passati 17 anni.
La fiducia che gli accordi se la merita tutta, come artista. Però.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 326 - Sulla pelle
MessaggioInviato: gio ott 31, 2013 1:59 am 
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Iscritto il: mer lug 28, 2010 5:37 pm
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Allora mettiamola in maniera più semplice: è una responsabilità che mi carico volentieri.
Come produttore, perché il seguito di un albo come Dylan Dog riduce il rischio di presentare, per esempio, un Dall'Agnol su un albo delle Le Storie.
Come curatore, perché credo che renda più ricco Dylan.
Come autore io stesso, perché credo che Dall'Agnol stia arrivando a delle vette elevatissime.
Come uomo, perché faccio proprio il tifo per lui.

E poi, oh... se sarà Dall'Agnol a farmi spiccare la testa dal busto, almeno ne sarà almeno valsa la pena.
Meglio comunque che farsela tagliare dopo aver servito la mediocrità.


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