Cravenroad7

Niente di eccezionale, in un paio di punti m'han dato fastidio certi dialoghi.
Dell'Agnol ha fatto tanto di buono, ma non questo numero, imbarazzante.
Voto finale: 5.5

Mi è piaciuto molto Anche meglio del 325, molto meglio. Voto ottimo.

I disegni di Dall'Agnol sono stupendi, anche se troppo schizzati e sporchi, però meglio di Freghieri, M&G etc.. che hanno il tratto troppo pulito. La storia è bella e va tutto alla grande. C'è anche un pochino di splatter ma non tanto.

Non mi ha entusiasmato più di tanto...votato accettabile

Letto e votato Accettabile (quindi, ovviamente, per me è un 6).
L'ho letto in unica soluzione, ma confesso di aver fatto un po' di fatica.
La storia è carina, sufficientemente equilibrata, ed ha una sua coerenza.
Tuttavia mi è sembrata un po' piatta.
Senza particolari sussulti.
Ho apprezzato moltissimo le parti del narratore fuori campo (peraltro ho trovato molto comico che nell'Horror club si definisca Enna un autore che tende a non palesare la propria presenza all'interno delle sue storie, poi però avviene il contrario).
Se dovessi scommettere, direi che anzi che questo, forse, potrebbe essere un intervento post produzione del RRobe.
Se così fosse, significa che a volte basta anche una pennellata d'autore per cambiare le carte in tavola.
Naturalmente sono solo mie supposizioni.
Capitolo disegni: Dall'Agnol sarà anche il migliore autore italiano assieme a quell'altro citato da RRobe. Di conseguenza confesso la mia mancanza di strumenti tecnici utili a comprendere il suo tratto. Ma a me, da fruitore medio, 'sti disegni proprio non vanno giù.
A parte alcuni volti, trovo tutto decisamente illeggibile. Una brutta (ma brutta brutta) copia di Eddie Campbell.
La copertina, invece, a me è piaciuta. Ma si sa, sono un vero tamarro.
E alla fine vi dico l'unica cosa che davvero mi ha fatto sobbalzare dalla poltrona.
Il baloon in cui c'è scritto "shockata". Davvero inguardabile. Se erano più di una, avrebbero scritto "shocksate"?

copio/incollo dal mio post su comicus:
l'Albo in se è piu' che buono e gradevolissimo!!!
Enna confeziona una ottima storia che scorre e non annoia...
capito disegni:
a me Dall' Agnol piace e pure molto........pero' qui è troppo estremo. non nego la sua ricerca e la scelta coraggiosa ma vi cito tre episodi capitati a me:

_albo appena comprato, mi siedo sul pullman per andare a lavoro e mentre leggo la persona accanto a me mi chiede se veramente capisco qualcosa in quegli sgorbi disegnati
_stamattina in edicola una ragazza con un amico (o fidanzato) prende in mano DYD, facendo commenti positivi sulla copertina e dicendo che non lo legge da almeno 4 anni ..sfoglia l'albo e inorridita lo molla giu, dicendo "DIo che schifo.......se fanno robe cosi' stanno messi male!!"
_ in ufficio ho lasciato la copia sulla mia scrivania e un po' di persone se la sono sfogliata....il commento piu' gentile è stato " t' hanno fregato i soldi"!!!

insomma forse la scelta di questo nuovo stile di Dall' Agnol andava pubblicata su un maxi o su un gigante.....l' utente medio (e io mi metto tra questi) non ha gli strumenti per apprezzare veramente questo stile.....e si rischia di avere l'effetto contrario.......
G.L.

E quello che ho pensato pure io! Mi ripeto, il Dell'Agnol che all'epoca mi risulto più evocativo fu quello de "Lo sguardo di satana" , "falce di luna" e "il confine".

Un autore poi deve sperimentarsi, è ovvio, e il RRobe stesso ci aveva avvertiti che pur cercando soluzioni grafiche più estreme si incorreva in un pericolo... quelle di non essere comprese, capite o accettate dai più.

Forse successe la stessa cosa con Mari in Phoenix, anche se li mi piacevano molto le scelte del disegntore. Qui e come se stessi vedendo degli schizzi preparatori ai disegni veri è propri, e non riescono, almeno a me, a trasmettere tutto il pathos che intendono dare. Spero di rivalutarli in futuro.

Sulla storia nulla da eccepire, Enna è un ottimo sceneggiatore!

bunny

Una buona storia, ma secondo me Dall'Agnol avrebbe potuto (e dovuto) impegnarsi di più. Questo suo nuovo stile così poco curato non mi piace. Ho votato perciò "accettabile". 7 la storia, 5 i disegni. Media: 6!

Mi sto ricredendo sui disegni. Cioè, non dico che mi stanno piacendo, però iniziano a ingranarmi nella mente.

Letto a scrocco e non penso di procedere all'acquisto

però sicuramente la storia mi è piaciuta più di quella del mese scorso, merito soprattutto dei personaggi! l'aspetto grafico 'vissuto' del tratto e la caratterizzazione li hanno resi particolarmente vivi, anche nel caso di figure particolarmente secondarie non so perché ma veramente mi sono sembrati 'uscire dalla pagina' beh a parte Groucho,lui non mi è piaciuto molto, no no dai sembrava un gachapon
per il resto la storia è abbastanza movimentata e non annoia, anche se manca di quel guizzo che la renderebbe davvero sorprendente,ma non si può avere tutto dalla vita! i disegni mi sono comunque sembrati in linea con l'atmosfera della storia, molto dark-boiled se mi passate il termine

una storia per Eva Luna!

aridatece Eva Luna

Mi è sfuggito qualcosa?
A me la storia non mi ha fatto impazzire, la ritengo una storia nella media e non mi pare ci sono sequenze compromettenti.
Insomma, non mi è tanto chiaro perchè è stata pubblicata solo ora. Cioè se è solo una questione di "standard" come evinco dai vostri commenti... no, dai ci dev'essere dell'altro

Le tavole di Dall'Agnol sono sublimi, spero che continui imperterrito nella sua ricerca senza guardare in faccia a nessuno.


Quello è il primo stadio

bell'albo, sullo stile dell impostore. Soggetto asciutto, trama lineare. Ma scritto decentemente e con piglio noir (?)
A me Dall Agnol piace anche se certo espressivismo non riesco a giudicarlo. Cioè, ad esempio, prendiamo Piccatto. A volte mi piace molto (tipo in Oltre Quella Porta) a volte non riesco a non pensare che alcune tavole le abbia disegnate in 5 secondi mentre usciva di casa.

PS: queste nuove copertine sono una FIGATA

Allora... Copertina buona. Accattivante quanto basta per incuriosire (soprattutto la mia clientela, come ho notato negli ultimi 2 giorni). Bravo Stano... e poi il viso di Dylan sembra proprio quello "tipo" ... cioè lì lì per la perfezione somatica. Mi piace molto.
I disegni, a parer mio, sono la nota veramente dolente. Così come la mia clientela ha notato la copertina (prendendo in mano il volume) così altrettanto velocemente ha notato l'interno e la riposta nello scaffale (uno ha pure scosso la testa con un "no" sconsolato). Troppo artistici. E per auto citarmi, va bene l'arte e la ricerca, ma bisogna pure capire il supporto su cui si disegna e, soprattutto, la normalità media dell'utenza che ne usufruisce per la lettura. La maggior parte dei lettori non capiranno il tratto artistico e faranno commenti che preferisco evitare (per quanto, sicuramente, non condivisibili). Ma stiamo parlando di quella stessa media che mi dice: "Picasso sarà stato un genio, ma a me i suoi quadri non piacciono". E che gli puoi dire???
La trama... bene Enna. Mi è piaciuta. Per le mie conoscenze e cultura generale, l'ho trovata pure originale e ben congegnata. Credo che Enna poteva dare di più al nostro Dylan Dog. Spero di rivederlo, anche se capisco benissimo l'impegno non indifferente di "Saguaro".

Voto trama: 7
Voto disegni: 4 (ebbene si... faccio il cattivello)
Media: 5.5
Portata a 6 grazie all'ottimo Horror Club e per la splendida copertina.

PS Forse ho capito perché la storia era nei cassetti... credo che quando Gualdoni (e/o Marcheselli) se l'è ritrovata per le mani già disegnata e inchiostrata, l'abbia accantonata per il tratto troppo "ricercato" e di difficile lettura ai più... e stavolta devo dare ragione alle scelte editoriali fatte in passato, per quanto la storia, come trama meritava pienamente la sua pubblicazione. Ma ripeto, tutto parere strettamente personale... de gustibus, no?

Sono a metà.
Io capisco sperimentare, estremizzare, provare, semplificare ecc... però così, ad una prima occhiata, ci sono degli errori pazzeschi nell'ambito disegni.
Per dire: a pagina 42, le due vignette centrali sono proprio sbagliate. E non c'è sperimentazione che tenga.
Pagina 18, le ultime due: Dylan sta chiudendo la porta e nella vignetta dopo la sbatte, andando contro ad ogni legge fisica e di logica.
E qui non riesco proprio a giustificare nessuna scelta stilistica.

La storia, invece, mi sta prendendo molto.