Ma qui non si parla di istinti coprofili...
... e poi alla fine tutto è destinato a ricongiungersi a quella tazza, anche le chiappe più nobili che consumano solo presso locali da 5 stelle-Gambero Rosso - di vergogna, considerati i prezzi da sfamare 16 villaggi afgani per un anno.
E' un ciclo naturale, RichardGinori compreso
.
Io, sinceramente, forse perché avrò uno stomaco da caterpillar - mammicatanto, visto che prova ancora terrore solo all'idea di vedere un'operazione su Medicina33
- non ci credo tanto alla questione "buttiamo l'acqua sporca insieme ai bambini".
Saranno pure storie
borderline, ma... appunto per questo... la curiosità di vederle m'incalza di brutto, sapendone anche gli autori.
Mi sembra naturale pure questo, anche solo per spirito di documentazione su un caso parecchio scottante
.
Ecco, appunto, gli autori.
E la metafora "cul-in-aria" (sempre meglio che "per-il-naso").
Come
Raffa nell'altro topic, non mi sembra che nessuno dei due autori in questione - parlo solo del
Chiave e
Pennacchioli, di
La Neve non so nulla - abbiano mai rinnegato quei loro lavori dicendo, o pensando, che fossero da scartare, auto-cestinare, rimuovere dalla memoria collettiva dopo un assaggio perplesso
.
Prima di tutto perché 94 pagine non si portano a termine in una mezzoretta, e di lavoro ne hanno fatto per limare, rivedere ed ottimizzare il prodotto,
in progress, non senza un apporto esterno... dato che non credo fossero autori-referenti al di fuori della redazione, né che consegnassero a sorpresa i manufatti solo ad opera compiuta.
E poi perché il primo mi ha detto di persona - ad una fiera, quasi dieci anni fa - che per lui le storie andavano benissimo, ma alcuni vertici hanno scosso la testa fino a spezzarsi il collo e sospeso la pubblicazione sotto pressioni varie, senza discuterne troppo i contenuti paginaXpagina; mentre il secondo, Pennacchioli, ha scritto personalmente sul suo blog che le storie erano ben riuscite ma per l'eccesso di violenza ed erotismo l'editore ha fatto un passo indietro - anzi un capitombolo - e gli ha chiuso le porte in faccia.
Nessuno dei due cuochi ha mai parlato di voler gettare la "pietanza" per evitare una dissenteria di dissensi generale.
L'unico vero "cuoco" metaforico che ha deciso di togliere dal menu questa portata è stato lo
Mastrochef, ovvero
il capocuoco, inteso come comitato redazionale, senza fare nomi specifici.
Non certo gli autori che avrebbero versato mesi del proprio lavoro senza accorgersi di aver creato un eventuale abominio
Io tra vederle e non vederle, preferirei sempre la prima opzione.
Anche perché giudicare sugli echi è come afferrare le mosche bendati e con la lingua.
ALOHA CAMALEONTI