Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
MessaggioInviato: ven ott 18, 2013 12:01 am 
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E noi, che è da due pagine che ci complimentiamo con Castelli per la genialità! :cry:

Grazie per la segnalazione, comunque. :wink:

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
MessaggioInviato: ven ott 18, 2013 12:14 am 
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Iscritto il: sab ago 27, 2005 7:04 pm
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il RRobe ha scritto:

Vabbè, per l'ultima frase ti meriteresti un vaffa ma chissenefrega.
Non entro nel merito delle critiche che sono costruite e motivate, per quanto basate su assunti del tutto errati (sia per cose che non puoi sapere, sia per cose palesi che non hai notato o hai tralasciato intenzionalmente). Solo una cosa: la parte "bambini" sarà metà di ogni albo. Magari, non era chiaro.


Dunque, l'ultima frase era ironica (mooolto ironica), e mica cattiva, anzi, visto che la riga prima ho scritto che proseguirò l'acquisto della serie (e qui un tuo chissene ci sta de brutto) perché, al netto di quanto potrai pensare che questa è una sterzata imbonitrice dato il tuo intervento nella discussione, stimo moltissimo il tuo lavoro e non abbandonerò al primo numero come una mammoletta (questa imbarazzante faccenda della stima era anche nel post originale 8-) ). Che non brillasse per buon gusto, la chiusa, lo posso ammettere. Però mi faceva ridere, che ti devo dire. Ti dico che son scemo al limite, però mi faceva ridere.
Intenzionalmente non ho tralasciato nulla, quindi rileggerò l'albo con maggiore attenzione. Le cose che non posso sapere va da sé che non le posso sapere, quindi okay. Il fatto è che l'orso non m'è andato giù, se gestivi meglio l'orso, ovviamente "meglio secondo me", un buon 70% delle cose bastarde che ho scritto non le avrei manco pensate... Ho detto "Ohvai (fiorentino), l'orso, è la svolta!", poi è stata la croce dell'albo. Fai uno spin-off sull'orso. E' in fondo alla rupe, ma non è morto. Sta elaborando un piano per far vibrare il significante della narrazione.
Però ti chiedo: veramente del tutto errati i presupposti? Ho un psicologo, e mi hai messo paura... :o

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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
MessaggioInviato: ven ott 18, 2013 12:41 am 
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Cita:
e', se la pensi così significa che per te non dovrebbe esistere la critica. La critica E' un atto di presunzione per antonomasia, anch'essa sottende una poetica.


Sì, certo. Ma io non dico cosa si sarebbe dovute scrivere o come, perché altrimenti il fumetto me lo faccio da sola. Questo voglio dire. Me la canto e me la suono da sola, per intenderci. Poi sono d'accordo sul fatto che le critiche immotivate vadano buttate nel cesso ( e la altre cose che hai detto sono sicuramente ben argomentate). Noto semplicemente, un po' in generale questa mania di voler dire a un autore come e cosa avrebbe dovuto dire o scrivere o fare. Se fossimo tutti così, saremmo tutti fumettisti non ti pare? :)

Cita:
Vorrei il parere di Manfredi in proposito. Non so perché, lo vorrei. :)


Manfredi ha approvato e ha detto le stesse cose che dicono molti di noi. La rivoluzione sta nell'impianto narrativo. E' il ritorno all'essenza stessa del fumetto, il narrare attraverso l'uso quasi esclusivo delle immagini e del potere che le vignette hanno una accanto all'altra, senza il mezzo dello spiegone o delle didascalie. Dialoghi sintetici, diretti, in linea con la tipologia di storia. Un narrazione veloce (e perdonatemi ma prendersela perché la storia si legge in fretta e costa 4.50 € mi sembra una cagata pazzesca!), fresca, così diretta che nemmeno sembra di leggere un fumetto. Per me, una roba così, s'è vista poco da queste parti. Poi per carità, de gustibus, però oggettivamente è una rivoluzione. Soggettivamente invece, è un capolavoro!

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‎Una crisi di inspiration? E se non fosse per niente passeggera signorino bello? Se fosse il crollo finale di un bugiardaccio senza più estro né talento?


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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
MessaggioInviato: ven ott 18, 2013 12:57 am 
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Iscritto il: mer lug 28, 2010 5:37 pm
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joe montero ha scritto:
il RRobe ha scritto:

Vabbè, per l'ultima frase ti meriteresti un vaffa ma chissenefrega.
Non entro nel merito delle critiche che sono costruite e motivate, per quanto basate su assunti del tutto errati (sia per cose che non puoi sapere, sia per cose palesi che non hai notato o hai tralasciato intenzionalmente). Solo una cosa: la parte "bambini" sarà metà di ogni albo. Magari, non era chiaro.


Dunque, l'ultima frase era ironica (mooolto ironica), e mica cattiva, anzi, visto che la riga prima ho scritto che proseguirò l'acquisto della serie (e qui un tuo chissene ci sta de brutto) perché, al netto di quanto potrai pensare che questa è una sterzata imbonitrice dato il tuo intervento nella discussione, stimo moltissimo il tuo lavoro e non abbandonerò al primo numero come una mammoletta (questa imbarazzante faccenda della stima era anche nel post originale 8-) ). Che non brillasse per buon gusto, la chiusa, lo posso ammettere. Però mi faceva ridere, che ti devo dire. Ti dico che son scemo al limite, però mi faceva ridere.
Intenzionalmente non ho tralasciato nulla, quindi rileggerò l'albo con maggiore attenzione. Le cose che non posso sapere va da sé che non le posso sapere, quindi okay. Il fatto è che l'orso non m'è andato giù, se gestivi meglio l'orso, ovviamente "meglio secondo me", un buon 70% delle cose bastarde che ho scritto non le avrei manco pensate... Ho detto "Ohvai (fiorentino), l'orso, è la svolta!", poi è stata la croce dell'albo. Fai uno spin-off sull'orso. E' in fondo alla rupe, ma non è morto. Sta elaborando un piano per far vibrare il significante della narrazione.
Però ti chiedo: veramente del tutto errati i presupposti? Ho un psicologo, e mi hai messo paura... :o


No, spetta, mi spiego.
Se tu mi dici: i ragazzini non sono raccontati, io che ti posso dire? Nel senso, ho dedicato 600 pagine a quei ragazzini. Metà della serie. Ma non è una serie che si racconta in una storia. E' una storia che si racconta in 12 capitoli, tutti necessari. E questa è una delle cose più diverse delle altre mini Bonelli (ed è un punto di forza e di debolezza dell'intero progetto).

Sull'orso invece, per me hai ragione. Non è servito come dovrebbe. Ma il problema sta tutto in una vignetta che, se fosse stata pensata e realizzata in maniera differente, avrebbe dato un tono diverso alla scena (la prima vignetta in cui l'orso appare).


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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
MessaggioInviato: ven ott 18, 2013 2:25 am 
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Iscritto il: mer gen 25, 2012 6:42 pm
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Confesso: Recchioni non è sicuramente il mio autore preferito. Lo trovo troppo volutamente tamarro e autoriferito, troppo sicuro di se e del vuoto che continua, racconto dopo racconto, a produrre, autoalimentandosi della fama dell'unicum Mater Morbi, prima e dopo la quale ho trovato qualcosa di apprezzabile ma niente di eccezionale. Ma ha anche l'attitudine sinistra di creare hype. Un battage pubblicitario intensissimo, gli entusiasti commenti dei volenterosi e degli autorevoli (vedi Manfredi, che indica come rivoluzionario un meccanismo narrativo visto e rivisto altrove fin dagli anni 80, va beh, tra colleghi...), i bellissimi disegni lasciati abilmente filtrare, ecc ecc... ci sono cascato e l'ho preso. E giuro, ho cercato di essere oggettivo.

Inizio folgorante e molto milleriano.
Ottimi i disegni, favolosi i colori. Insieme molto intigrante, curato nella grafica e nella forma complessiva che lo distanzia dai Bonelli classici. Fine dei meriti, perchè la storia lascia alquanto perplessi. Va beh il targhet ragazzini, va beh la sinergia con Multiplayer, ma ci si aspettava di meglio. La storia allunga in 94 pagine un soggetto per il quele ne bastavano la metà, lasciando quel senso di vuoto che è un po' la cifra stilistica dell'ultimo Recchioni - vedi il Corvo - tutto concentrato sulla velocità di lettura e sulla sintesi estrema dei testi, cosa che di per se non è un valore assoluto e non considero ne innovativo, ne moderno. Alla fine rimane il retrogusto di avere assistito a cose delle quali non si approfondisce nulla e tutto si consuma in fretta.
Le scene mute, "rivoluzionarie" forse in Bonelli ma altrove usatissime da decenni, anzichè rallentare accelerano ulteriormente la lettura, per cui 94 pagine in 6 minuti netti di lettura per presentare gli orfani mi sembrano sprecate.
Dialoghi insopportabili. Sostanzialemente una voce sola, quella di Bruce Willis. E il tentativo di chiudere ogni blocco con frasi epiche, di quelle che lasciano il segno e verranno ricordate nei secoli, rimane un tentativo e suonano tremendamente forzate.
Come diceva Medda: "Non si sono dialoghi più reali, ci sono dialoghi che funzionano" (qualcosa del genere). Ah, dimenticavo: ironia zero. E se c'era non si notava proprio.
S P O I L E R
Per non parlare di certi stereotipi, che in versione comica alla Ratman forse potevano anche divertire, ma qui fanno impressione: generale duro ma con qualche leggerissimo dubbio, psicologa orba e un po' mignotta, Orfani adulti che parlano in continuazione nella peggior trdizione supereroistica... Mi fermo qui. La parte più bella è quella del giardino virtuale, che se - forse - non si fosse rivelato subito per tale avrebbe avuto più impatto.
Qualche numero ancora, poi vedrò se continuare.
Se mi permettete, azzardo anche qualche ipotesi sui buchi lasciati aperti dal primo episodio: il giovane orfano non è morto nello scontro con l'orso perchè l'orso non è un orso reale, ma un avatar virtuale da addestramento. La battaglia sul pianeta è anch'essa una battaglia virtuale: i ragazzi non sono ancora usciti dall'ipersonno. Vedremo se ci ho preso.


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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
MessaggioInviato: ven ott 18, 2013 2:33 am 
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Iscritto il: sab ago 27, 2005 7:04 pm
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Elettra ha scritto:
Cita:
e', se la pensi così significa che per te non dovrebbe esistere la critica. La critica E' un atto di presunzione per antonomasia, anch'essa sottende una poetica.


Sì, certo. Ma io non dico cosa si sarebbe dovute scrivere o come, perché altrimenti il fumetto me lo faccio da sola. Questo voglio dire. Me la canto e me la suono da sola, per intenderci. Poi sono d'accordo sul fatto che le critiche immotivate vadano buttate nel cesso ( e la altre cose che hai detto sono sicuramente ben argomentate). Noto semplicemente, un po' in generale questa mania di voler dire a un autore come e cosa avrebbe dovuto dire o scrivere o fare. Se fossimo tutti così, saremmo tutti fumettisti non ti pare? :)


Non ti è mai capitato di uscire da un cinema e dire: "Peccato, io quella cosa l'avrei fatta così! Era più bello!". Guarda che se dici di no non ti credo, eh? :) Ecco, quando hai detto così non è che gli amici ti hanno detto: "Be' allora fai la regista!". E' normale pensare e dire queste cose. E io ho scritto una recensione, non ho scritto in pvt a Recchioni rimproverandolo, eh! :) Figurati. Poi il fatto che Rrobe sia un utente del forum non cambia la questione.

Se vogliamo analizzarla anche in altri termini, ti dico che molti dei punti di una critica sottendono (spesso in modo non detto, latente ma sottinteso) un "io lo avrei fatto così". Se avessi scritto "Il montaggio temporale non mi ha convinto, perché tende a smorzare i toni di entrambi i capitoli e renderli troppo poeticamente (e va da sé narrativamente) distanti l'uno dall'altro" non avrei fatto apertamente quello che ha una precisa idea alternativa, però sarebbe stato sottinteso che ce l'avevo: mescolare i piani temporali. Ed è ovvio, spero, che un critico (o un critico improvvisato come me) sa benissimo che sta facendo le pulci a un singolo aspetto, a cui mai sarebbe arrivato senza la professionalità che chi ha composto l'opera possiede. Sta facendo, per l'appunto, il critico. Non l'autore. Io non ho la patente (ce l'ho in realtà, è un esempio) ma se vedo uno che guida male (male secondo me, camminiamo sulle uova! :) ) lo capisco: io nemmeno così riuscirei a guidare. Però me ne accorgo! :)

A Manfredi piace. Benissimo! :)

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Ultima modifica di joe montero il ven ott 18, 2013 3:08 am, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
MessaggioInviato: ven ott 18, 2013 2:56 am 
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il RRobe ha scritto:

No, spetta, mi spiego.
Se tu mi dici: i ragazzini non sono raccontati, io che ti posso dire? Nel senso, ho dedicato 600 pagine a quei ragazzini. Metà della serie. Ma non è una serie che si racconta in una storia. E' una storia che si racconta in 12 capitoli, tutti necessari. E questa è una delle cose più diverse delle altre mini Bonelli (ed è un punto di forza e di debolezza dell'intero progetto).

Sull'orso invece, per me hai ragione. Non è servito come dovrebbe. Ma il problema sta tutto in una vignetta che, se fosse stata pensata e realizzata in maniera differente, avrebbe dato un tono diverso alla scena (la prima vignetta in cui l'orso appare).


Nooooo! Voglio la versione BAO con l'orso "giusto"! :)

Sui ragazzini: non è tanto il fatto che non li racconti (sarebbe stata assai dura farlo in modo onesto nell'arco di un solo "mezzo" albo, anche se un minimo si poteva, IMHO, anticipare in suggestione), è che non mi hai messo la voglia che tu me li racconti. E' questo che ho criticato al pilot proprio nel suo essere apertura. E a pagina 50 non è che non ricordavo molto dei nomi perché non erano stati detti (e ripetuti), ma perché non c'era stato quel QUID che mi aveva spinto a "volerli" ricordare, quel ceffone narrativo (non per forza drastico come un ceffone), quello scarto che mettesse in automatico il mio cervello sull'opzione: "voglio sapere tutto!". Ripetendo un esempio già apportato pochi post fa, nell'incipit di C'era una volta il West appare Charles Bronson, per pochi secondi, pochi secondi sufficienti a eliminare per sempre da questa valle di lacrime Jack Elam e la sua cricca. Tutta l'apertura è dedicata all'attesa di questo personaggio, che arriva, ammazza e scompare in una dissolvenza incrociata. Leone ce lo descrive molto poco (ce lo denota fisicamente, ci informa che è un pistolero tosto con l'armonica e che non è in conti pari con tutti) però se il film fosse una serie e l'episodio finisse lì, sbaverei tutta la settimana non vedendo l'ora di capire chi era quel magnetico personaggio che mi si è stampato sulla retina in un paio di controcampi. Leone ha giocato sull'attesa, ci ha gasato così, ma credo (pur non sapendolo) che i modi siano infiniti.

Chiaramente si parla di soggettività, di opinioni (anche perché vedo che l'albo è piaciuto molto e la cosa, per svariati motivi, mi fa piacere), però io, come lettore, non ho ravvisato nelle sequenze dei bambini quell'attimo, quella sequenza, quello scambio di battute, di sguardi o che so io che mi fanno venire voglia di leggere dove andranno a finire i poveri orfani. Secondo me nella serializzazione con continuity (ma anche in una narrazione in genere) dare l'aggancio di attenzione che ti fa voltare pagina (o albo, in questo caso) è fondamentale (anche perché spesso ne escono sequenze memorabili). Non importa barare e truffare il lettore. Ma questo lo sai mooolto meglio di me, e ti ripeto che la mia è un'opinione personale. Ovviamente. Saluti.

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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
MessaggioInviato: ven ott 18, 2013 9:34 am 
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Sì, ma Joe.. sei eccessivamente deluso perché in 50 pagine scarse non sai tutta la storia dei ragazzini..
E' come dire che Il signore degli anelli fa schifo e ti ha deluso perché non c'è avventura dopo aver letto solo la preparazione della festa di Bilbo.

Daje tempo :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
MessaggioInviato: ven ott 18, 2013 9:36 am 
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Cita:
Guarda che se dici di no non ti credo, eh? :)


E allora che te lo dico a fà! :D

Cita:
Sì, ma Joe.. sei eccessivamente deluso perché in 50 pagine scarse non sai tutta la storia dei ragazzini..
E' come dire che Il signore degli anelli fa schifo e ti ha deluso perché non c'è avventura dopo aver letto solo la preparazione della festa di Bilbo.


Genio!

EDIT

Nel mentre su FB

http://prontoallaresa.blogspot.it/2013/10/orfani-1-contenuti-speciali-attenzione.html

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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
MessaggioInviato: ven ott 18, 2013 9:55 am 
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Elettra ha scritto:
Manfredi ha approvato e ha detto le stesse cose che dicono molti di noi. La rivoluzione sta nell'impianto narrativo. E' il ritorno all'essenza stessa del fumetto, il narrare attraverso l'uso quasi esclusivo delle immagini e del potere che le vignette hanno una accanto all'altra, senza il mezzo dello spiegone o delle didascalie. Dialoghi sintetici, diretti, in linea con la tipologia di storia. Un narrazione veloce (e perdonatemi ma prendersela perché la storia si legge in fretta e costa 4.50 € mi sembra una cagata pazzesca!), fresca, così diretta che nemmeno sembra di leggere un fumetto. Per me, una roba così, s'è vista poco da queste parti. Poi per carità, de gustibus, però oggettivamente è una rivoluzione. Soggettivamente invece, è un capolavoro!


E daje! :D Perché dovrebbe essere una RIVOLUZIONE OGGETTIVA una cosa che in Bonelli si è vista già trent'anni fa? Gino D'Antonio scriveva storie quasi del tutto prive di didascalie negli anni Settanta! Ma se vogliamo andare più indietro, vignette e tavole mute se ne leggevano quasi un secolo fa (Krazy Kat). E oltretutto, perché leggendo Orfani dovrebbe sembrare di leggere altro da un fumetto? E che cosa, poi? :o Specifico che non sto dicendo che Orfani ha un linguaggio vecchio o superato, anzi, è senz'altro un'opera al passo con i tempi e scattante, agile, moderna, ma si tratta di un linguaggio che non saprei come definire se non "fumettistico", e che peraltro - come ho già detto - si inserisce tranquillamente nella classicità bonelliana.

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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
MessaggioInviato: ven ott 18, 2013 10:07 am 
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Io non la vedo così. Poi, se c'è un'eccezione, va bene. Però in generale, questo fumetto non mi sembra una cosa mai letta. Poi, non essendo l'eciclopedia del fumetto italiano magari mi sbaglio. :D Riporto il post di Manfredi su fb :

"ORFANI : che sia un bel fumetto è evidente per chiunque abbia occhi e gusto estetico. Sul piano narrativo, segnala ( a mio parere, finalmente) uno stile di sceneggiatura pienamente cinematografico. Narrazione chiara e semplice, incentrata su momenti climax. Personaggi presentati in azione. Dialoghi sintetici. Piena consapevolezza del fatto che quando si scrivono fumetti, si scrive (o si dovrebbe scrivere) per le immagini. I riferimenti sottolineati NON sono di origine letteraria, e questa è un'altra, significativa innovazione nel contesto del fumetto narrativo bonelliano che è sempre stato molto attento al "romanzesco" nel senso di "letterario" (seppure altrettanto influenzato dal cinema). Mi viene spontaneo un confronto con "Il vampiro che fece la rivoluzione" (episodio di Storie di Altrove, anch'esso ora in edicola). Qui il citazionismo storico-letterario impera: la parte prevalente della storia viene raccontata in flash back, molti dei quali puramente didascalici (nel senso de La Storia di Enzo Biagi, per intenderci) , i personaggi chiacchierano e si raccontano, si riassumono, si riepilogano, è tutto un gran spiegare. Succede poco o niente. Il tema narrativo promesso ai lettori in copertina (cioè Dracula protagonista della Rivoluzione Francese) NON C'E' . Si mixano post-modernamente personaggi e riferimenti di tipo narrativo e/o saggistico che rivelano vaste conoscenze culturali, ma non riescono a fare racconto. Non che si tratti di operazione "vecchia", in quanto la Lega di Alan Moore non ha caratteristiche distanti da Altrove, ma , personalmente, questo genere di operazioni mi lasciano sempre un'impressione di una narrativa senza "focus" . A maggior ragione mi pare giusto sottolineare la ventata di aria fresca che arriva da Orfani."

Ringrazio il sig. Manfredi a cui rubo il post per aiutarmi nello spiegare cosa voglio dire.

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Ultima modifica di Elettra il ven ott 18, 2013 10:18 am, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
MessaggioInviato: ven ott 18, 2013 10:10 am 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
Messaggi: 2764
ma sono l'unica alla quale non interessa sapere di più sugli orfani in questo albo specifico?
cosa c'è da sapere? sono orfani addestrati ad essere guerrieri, se il fumetto si regge sulle sue gambe, la storia funziona, i dialoghi mi tengono attaccata alle pagine, caratterizzare ulteriormente i personaggi nel primo albo... a che pro? allo scopo di creare una pallosissima intro in stile caravan?
certo caravan aveva un'esaustiva caratterizzazione, ma poi? poi non è successo niente per i successivi 11 albi ed è rimasta un'opera incompiuta (per me) e di rara noia.
e nemmeno mi interessa un'articolata intro dell'0rso sinceramente.
cosa c'è da attendersi se un gruppo di ragazzini viene catapultato in un ambiente ostile?
l'apparizione di un predatore immenso e quasi invincibile.

bon.
non è che l'orso deve cominiciare ad apparire 127 pagine prima per creare pathos.
e poi, stiamo parlando di recchioni, un certo tipo d'autore che predilige un certo tipo d'azione.
ci si deve aspettare qualcosa di diverso e lamentarsi se questa cosa non la si è avuta alla prima uscita?


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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
MessaggioInviato: ven ott 18, 2013 10:16 am 
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La caratterizzazione dei personaggi va in crescendo con i numeri probabilmente. Quindi è ovvio che al primo numero non sia estremamente delineata. E comunque, secondo me, da qui al 12 succederà tutto e il contrario di tutto

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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
MessaggioInviato: ven ott 18, 2013 10:21 am 
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Vabbè poi una crede di saper capire un fumetto..di poter dire un proprio commento. Poi se legge i commenti di Joe e allora capisce che è meglio che non scriva più niente...
Sigh !

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Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Orfani
MessaggioInviato: ven ott 18, 2013 11:21 am 
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Elettra ha scritto:
Io non la vedo così. Poi, se c'è un'eccezione, va bene. Però in generale, questo fumetto non mi sembra una cosa mai letta. Poi, non essendo l'eciclopedia del fumetto italiano magari mi sbaglio. :D Riporto il post di Manfredi su fb :

"ORFANI : che sia un bel fumetto è evidente per chiunque abbia occhi e gusto estetico. Sul piano narrativo, segnala ( a mio parere, finalmente) uno stile di sceneggiatura pienamente cinematografico. Narrazione chiara e semplice, incentrata su momenti climax. Personaggi presentati in azione. Dialoghi sintetici. Piena consapevolezza del fatto che quando si scrivono fumetti, si scrive (o si dovrebbe scrivere) per le immagini. I riferimenti sottolineati NON sono di origine letteraria, e questa è un'altra, significativa innovazione nel contesto del fumetto narrativo bonelliano che è sempre stato molto attento al "romanzesco" nel senso di "letterario" (seppure altrettanto influenzato dal cinema). Mi viene spontaneo un confronto con "Il vampiro che fece la rivoluzione" (episodio di Storie di Altrove, anch'esso ora in edicola). Qui il citazionismo storico-letterario impera: la parte prevalente della storia viene raccontata in flash back, molti dei quali puramente didascalici (nel senso de La Storia di Enzo Biagi, per intenderci) , i personaggi chiacchierano e si raccontano, si riassumono, si riepilogano, è tutto un gran spiegare. Succede poco o niente. Il tema narrativo promesso ai lettori in copertina (cioè Dracula protagonista della Rivoluzione Francese) NON C'E' . Si mixano post-modernamente personaggi e riferimenti di tipo narrativo e/o saggistico che rivelano vaste conoscenze culturali, ma non riescono a fare racconto. Non che si tratti di operazione "vecchia", in quanto la Lega di Alan Moore non ha caratteristiche distanti da Altrove, ma , personalmente, questo genere di operazioni mi lasciano sempre un'impressione di una narrativa senza "focus" . A maggior ragione mi pare giusto sottolineare la ventata di aria fresca che arriva da Orfani."

Ringrazio il sig. Manfredi a cui rubo il post per aiutarmi nello spiegare cosa voglio dire.


Sono d'accordo col post di Manfredi, però non è oggettivamente una rivoluzione come dicevi. Io non ho letto la Storia del West citata da Rimatt ma mi vengono in mente gli albi di Ken Parker che avevano una narrazione "per immagini", diversissima da quelle di Tex, Zagor e Mister No che puntavano molto sulle didascalie. E' un modo di scrivere diverso e oggi forse insolito, ma già sperimentato. Detto questo, penso che saremmo tutti d'accordo nel dire che non è una rivoluzione, ma una ventata di aria fresca nel fumetto attuale, quello si :)

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Per velenoso che sia, non c'è serpente che non possa essere addomesticato da una convincente pallottola calibro 45!


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