Cravenroad7

Trovato il tempo di leggerlo

qualche spoiler

al momento è la migliore storia della serie regolare di quest'anno, ma x come la vedo io, si porta a casa il titolo non essendo comunque niente di eccezionale. Valido sicuramente il soggetto, quando il diavolo ci mette la coda, le cose si fanno sempre interessanti. Bella l'idea degli scambi di identità con annessi incastri tra le vite del dottore/Doinel e la coppia infernale. Però tutto viene raccontato in modo troppo: adesso sedetevi che vi racconto una bella storia, si la storia é bella ma troppo. . raccontata e poco vissuta, non so se mi spiego. In pratica é un continuo 'qualcuno che racconta a qualcuno' con un minimo di azione nel finale, giusto x chiudere il tutto. Molto bella la parte del racconto della vita di Doinel, la storia con Odette fa tanto Van Gogh, con l'omicido del ricco maniaco e l'incontro con la donna ed Arlequin (tra l'altro.. su una barca mentre un anima affoga in un fiume.. Carontesco, non vi pare? In fondo lo accompagnerà in un posto peggiore dell'Inferno). Dylan si attiva in modo meno ectoplasmico di tante altre volte, lo vediamo sufficientemente ben caratterizzato (a parte la resa grafica soprattutto nei profili); Groucho si limita al suo ruolo di 'apro la porta e servo il the (che x fortuna non c'è) ma comunque con discreta verve. La dottoressa non lascia alcun segno, ma in fondo il personaggio non aveva molta importanza. Capitolo fine: non mi é piaciuto il motivo x cui il diavolo si serve del dottore, uccidere l'esorcista. Spiegazione perfettamente plausibile ma poco accattivante, mi ha dato l'impressione di essere stata messa là x giustificare tutta la vicenda. Che invece il dottore volesse uccidere il fratello, sembrerebbe legato all'accenno sulle catene, una sorta di vendetta x avergli rovinato la vita. Il ritrovamento del cadavere dell'armena con il vestito di Arlecchino lascia aperte le interpretazioni sulla sua identità.. in fondo Miriam ed Ester erano le due prostitute che si contendevano il neonato di una, mentre l'altro era morto durante la notte, di fronte al giudizio del Re Salomone che ordinò di tagliare il bambino a metà.. metà x uno? Un'anima x due corpi? E chi lo sa!
Ultima annotazione.. la scena di Arlequin che mangia il topo, mi ha fatto cadere le braccia x un attimo..

Hai presente la mosca che nel Nord Europa (e in qualche autogrill da queste parti) mettono dentro al cesso per invogliare gli avventori a farci la pipì sopra, così da non farla fuori?
Secondo me quella mancanza di voti negativi nel sondaggio ha fatto troppa gola a qualcuno...

Qualcuno a cui non è piaciuta la storia, non ci vedo niente di male.

No, ma sarebbe bello che argomentasse. Potrebbe essere una discussione interessante con l'unico che la reputa insufficiente. Non sei interessato, Rimatt? Magari invece ha sbagliato solo tasto!

@femoseunamedia: mi sa che concordo con te.

Be', chiaro che sarebbe interessante leggere qualche commento controcorrente, ma che una storia così possa non piacere non mi stupisce affatto, e del resto credo che non sia mai successo che una storia piaccia (o non piaccia) all'unanimità.

Rispndendo a David, non è imho la storia migliore, ma evidentemente rispetto ad altre (tipo l'assassino) spacca molto meno i gusti del pubblico. Storia non proprio perfetta, a volte ambigua nelle intenzioni, ma sicuramente molto suggestiva, il tocco personale di Ambrosini è sempre molto riconoscibile e dona quell'atmosfera e quella piacevolezza alla lettura chesolo lui risce a infondere.
Una storia coraggiosa, che non sente il bisogni di spiegare tutto, ma si accontenta di lasciare qualcosa nel cervello e nel cuore di chi la legge, che sa inquietare con semplici scene (il ratto!) senza dover essere a tutti i costi troppo arzigogolata. Nel complesso ho preferito la storia dello speciale, ma sentivo il bisogno di una storia del genere.
Ottimo pure il tentativo di far percepire il cambiamento in atto nell'editoriale , mossa giusta sia a livello commerciale che nel tentativo di ricreare quella complicità col lettore che era una delle chiavi del successo della serie.

Raccontata... grande!!! Ecco il termine che riassume al meglio IMHO questa storia...


Concordo in pieno sull'uccisione dell'esorcista. Non riesco invece a giustificarmi come permanga la volontà di uccidere il fratello DOPO lo scambio delle anime.

Detto questo, prima che mi si fraintenda, sottolineo: non è un brutto albo... non mi è dispiaciuto ed infatti ho votato accettabile, solamente non lo reputo ottimo...

P.S: Non centra con la qualità dell'albo... ma sul passaggio dal voi al lei nessuno si pronuncia?

Posso riassumerti cosa ho letto in giro.

Alcuni hanno detto che il "lei" è meno elegante da leggere, soprattutto nelle persone anziane, vedi madame Trelkovski.

Altri hanno detto che il "lei" svecchia, al contrario, il tutto, portanto dylan in un linguaggio moderno.

Io invece, grazie alla mia innata poca attenzione ai particolari della lettura, non mi sono neanche accorto del passaggio, se non per attenzione postuma portatami da altri. E ciò significa che come leggevo tranquillamente il "voi" ho continuato a leggere tranquillamente il "lei".

Ed ecco la ratto-versione della copertina.
http://leortola.wordpress.com/2013/10/04/come-resistere-a-dylan-dog/

Se anche Ortolani ci mette del suo... vuol dire che forse la "solita vita" sta per voltare pagina.
Ocho alle orecchie e a non sputacchiarvi troppo i polpastrelli .

ALOHA DEBOROH DA JESSICO

Ad ogni modo, piaccia o meno, quest'albo un risultato tangibile e misurabile l'ha prodotto.
Siamo passati da una media di 70 voti circa nel sondaggio degli ultimi albi regolari, ai 97 al momento in cui scrivo.

Le storie di Ambrosini sono come un concerto jazz.
Tutto molto sofisticato, elegante e raffinato, ma anche faticoso e noioso, con lo sbadiglio in agguato e zero voglia di riprovarci.
Graficamente è sempre il solito splendido illustratore dal tratto istintivo e nervoso. Ma l'interpretazione di Dylan ha subito un'involuzione inquietante.

Toh, chi si rilegge... ci voleva Ambrosini, pare.
Comunque, io che non ne capisco nulla di jazz, mi annojerei più volentieri con una storia simile... senza costarmi fatica, tra l'altro, a prescidere se l'abbia capito o meno.
E poi altro che "bis" ! ... la voglia di rileggerla mi viene spontaneamente, cosa che raramente è capitata negli ultimi due anni .

Sui disegni sono però d'accordo. Qualche passo indietro si è visto, specialmente in alcune fisionomie.
Avrà perso la mano.

ALOHA AMPUTATO (di che, vostronore?)

Non ho letto la storia in questione, ma queste frasi rappresentano in toto quello che per me è Napoleone.
Letto i primi 4 numeri, mai più tentato di rileggere o prenderne di ulteriori.

Ma per la storia in oggetto non è così. Si legge bene.

Per me i primi 4 Napoleone sono ottimi, magari Ambrosini scrivesse sempre così.