Cravenroad7

Comunque ... ne avevo il sentore e alla fine la cosa si è rivelata vera: a Sergio Bonelli NON piaceva Dylan Dog, fonte: Tiziano Sclavi.

E da qua le mille risposte sull'improvviso rallentamento, la caccia alle streghe e l'autocensura ...

Risposte sì, ma sbagliate. Francamente non credo c'entri nulla la scarsa passione di Sergio Bonelli per lo splatter: oltre a essere cosa notissima (Castelli ci scherzava su spesso e volentieri), essa era ben precedente alla nascita di Dylan. Eppure, una testata come Dylan Dog ha spinto un bel po' più in là il limite di ciò che poteva essere mostrato in un fumetto bonelliano. Poi si sa anche che Bonelli era abbastanza accomodante con le accuse che periodicamente venivano rivolte alle sue testate di essere "diseducative", nel senso che dava loro importanza e le prendeva comunque in considerazione: ma tali accuse, che per la cronaca riguardavano anche altri personaggi come Tex e Zagor, venivano pur sempre dall'esterno (associazioni genitori, singoli lettori e via dicendo) e non dall'interno.

Insomma, Sergio Bonelli non era certo un editore che limitava la creatività dei suoi autori: neanche Gea gli piaceva troppo, ma stimava Enoch e gli lasciava grande libertà artistica. Basta leggere per rendersene conto.

Verissimo tutto quel che dici. Ma se un fumetto con tematiche prettamente horror/splatter condite di erotismo velato, raggiungono una vendita (tra inediti e ristampe) di un milione di copie, capisci bene che l'intera serie viene monitorata dal suo editore. Si sta troppo al centro dell'attenzione e questo provoca più problemi.
Tex e Zagor, per quanto venivano criticati in alcune situazioni dall'esterno, per andare avanti non dovevano snaturare totalmente il loro modo di essere e le caratteristiche cardini delle serie.
Altre collane bonelliane erano di nicchia e quindi manco considerate.
Dylan Dog, invece, era al centro dell'attenzione (roba da riempire le piazze con i concerti e le manifestazioni) e se il suo stesso editore non era pienamente d'accordo con ciò che pubblicava (e non con chi scriveva le storie, parlo proprio dei contenuti) è normale che iniziava a limitare qualsiasi "eccesso" che la serie poteva avere.
Io onestamente ero all'oscuro di questo. Cioè... pensavo che Sergio Bonelli amasse spassionatamente Tex e, giustamente, Mister No e Zagor. Ma che almeno apprezzasse Dylan Dog. Ma di qui a non piacere proprio ce ne passa...
Sto iniziando a vedere sotto luci ancora più differenti "Caccia alle streghe" di Sclavi... autore - direttore - editore e di conseguenza censura - autocensura ....

Dove l'hai letto? Potresti mettere il link? Grazie

Lord, si vede che non ti ricordi tutte le polemiche (e a livello nazionale!) che seguirono alla pubblicazione di una storia in cui Tex lodava le virtù del tabacco... Roba che Dylan non ci si è neanche lontanamente avvicinato. Anzi, a dire il vero non so se Dylan ha mai avuto SERI problemi di censura, visto che è sempre stato considerato un fumetto "colto" e autoriale, ben visto dall'"intellighenzia". Caccia alle streghe è una grande storia, ok, ma non è che abbia segnato la fine dello splatter su Dylan... Non dobbiamo fare l'errore di esagerarne l'importanza extra-fumettistica: si tratta di una storia contro la censura, ok, ma è pur sempre una storia che occupa una posizione come un'altra all'interno della collana. Del resto, una storia del genere non sarebbe MAI stata pubblicata se la redazione avesse operato una qualsivoglia forma di censura. Che poi, con il passare del tempo, lo splatter sia diminuito, può essere imputabile ANCHE al fatto che Bonelli non l'apprezzava, ma onestamente non so fino a che punto. La censura vera e propria non c'entra, secondo me: è solo questione di (legittime) preferenze editoriali. Le stesse preferenze che hanno impedito che, a un certo punto della propria storia, Zagor si rinnovasse, o Julia avesse un figlio, o...

Non è un link... è l'intervista su XL a Sclavi e Recchioni. Riporto il passo:

Domanda: All'inizio di Dylan quindi i disegnatori avevano più possibilità di sperimentare?

Risposta: Si, perché le sceneggiature erano in gran parte sperimentali e quindi erano anche loro più stimolati a provare cose nuove.

D: E Sergio Bonelli cosa diceva?

R: Diceva "Non capisco ma mi adeguo"

D: Tiziano, come era la dialettica tra te e Sergio a quei tempi?

R: Un mio grande rammarico è che a Sergio purtroppo non è mai piaciuto tanto Dylan Dog. Però a volte mi diceva "Questa storia mi è piaciuta". E per me era una grande soddisfazione.

@Rimatt: forse Dylan direttamente no, ma era chiaro che la crociata era partita contro di lui e tutti i "figli" nati in quegli anni. La difesa da parte del mondo culturale è relativa. La massa e i perbenisti pensavano solo una cosa di DYlan. E l'idea era quella... (se penso alle facce dei miei genitori quando lo leggevo).
So perfettamente della crociata contro il Tex che elogiava il tabacco. Ma far smettere di fumare a Tex, non snatura la seria. E' ambientata nel Western, con tematiche Western e con il dinamismo e l'avventura tipica del western.
Dylan Dog è ben diverso. E non si può non notare come già dal 100 in poi l'horror e lo splatter vanno via via scemando (salvo rare occasioni) fino a sparire del tutto. Con la differenza che Dylan Dog è innanzi tutto una serie Horror (sempre parafrasando l'intervista di XL e quindi SClavi: "Alla fine abbiamo deciso di coincentrarci sulle nostre cose e Sergio ci ha chiesto di proporgli delle idee per delle serie. Io ho proposto di fare una serie HORROR e lui mi ha detto subito di si,perché tutti siamo appassionati di horror e così è cominciata: ho iniziato a portare delle sceneggiature...").
Pertanto non si può calare fino a cancellare, a causa di censure interne, la presenza di Horror in una serie Horror perché si snatura la serie. E in Dylan Dog questo è successo (certo, mi si potrebbe dire: Dylan Dog era tanto altro ma mi sembra nascondersi dietro a un dito dato che, comunque, rimane sempre una serie che dovrebbe avere tematiche horror). Tanto valeva chiuderla veramente con il 100. Almeno rimaneva una serie mitica. Ma cinicamente la vacca grassa era ancora buona da strizzare. E' cinica sta cosa, me ne rendo conto, ma vedendo com'è finito il mio personaggio preferito, son diventato molto critico da questo punto di vista.

Io non ci vedo dietro un preciso rapporto causa-effetto, poi magari sono io che sbaglio. Per un po', diciamo ben oltre al 100, di splatter su Dylan Dog ce n'è stato a volontà nonostante le polemiche; poi è calato, ma ricordo anche di aver letto più e più volte che il primo a disaffezionarsi allo splatter è stato lo stesso Sclavi, e che comunque non ci sono mai state imposizioni dall'alto; se ne parlava anche nell'intervista di Recchioni al Tiz di qualche anno fa.

Sul fatto che a Bonelli non piacesse lo splatter si scherzava spesso: ricordo che, per un compleanno di Sergio, Castelli aveva preparato un piccolo "Dizionario dei misteri" che prendeva simpaticamente in giro tutte le idiosincrasie bonelliane, tra cui proprio quella per squartamenti e mutilazioni varie. Ho letto poco tempo fa un articolo che ne parlava, anche se non riesco a ricordare dove... Però ricordo che la copertina del fascicoletto era di FIlippucci.

Il fatto è che per certi versi, di quel che pubblicava, a Bonelli... non piaceva niente!

In tanti anni di interviste, editoriali e pagine della posta l'ho visto entusiasmarsi per due sole delle sue serie: Mister No (comprensibilmente, visto il forte elemento autobiografico) e soprattutto per Storia del West di D'Antonio, più volte indicata come la serie che più lo aveva reso orgoglioso come editore (pur non essendo mai stato un gran successo).

Persino Zagor sospetto che tutto sommato non lo facesse impazzire. Gli era affenzionato come personaggio, ma ne ha sempre parlato come una sua creazione nata per puro calcolo commerciale (doveva andare ad intercettare il pubblico di ragazzi che il troppo maturo Tex non attirava) e non ricordo particolari entusiasmi per la serie in sé.

Che Bonelli non abbia mai neppure amato Tex come personaggio, risulta chiaramente dalle sue storie (comunque meravigliose), probabile specchio del rapporto complesso e non sempre facile avuto col padre.

E che dire di Castelli che ha sempre scherzato sul fatto che con Martin Mystére aveva tirato un bello scherzo a Bonelli, il quale si aspettava una serie avventurosa alla Brick Bradford per trovarsi invece tra le mani una serie para-scientifica al limite del didattico?

E si ptrebbe continuare...
A Bonelli non piacevano gli spaghetti western, ma ha pubblicato Judas.
A Bonelli non piaceva (come a tutti) la commedia western e ha pubblicato Bella & Bronco.
A Bonelli non piaceva il giallo, ma ha pubblicato Nick Raider.
A Bonelli non piaceva la fantascienza, ma ha pubblicato Nathan Never.
A Bonelli non piacevano le miniserie, ma ha pubblicato miniserie.
A Bonelli non piacevano i fumetti a colori e ha pubblicato fumetti a colore (scrivendo negli editoriali degli stessi che comunque i colori non gli piacevano e fosse stato per lui... )
E non bisogna essere dei biografi per intuire quanto potessero piacergli serie come Gea, Julia, Brendon, Jonathan Steele...

Anche per questo era il personaggio ENORME che era.

Dimentichi i manga e legs

Concordo alla grandissima.

Non gli si fa giustizia, a dipingerlo come un qualsiasi censore di vedute limitate.

Ciao a tutti.
Sono nuovo, innanzitutto complimenti per il forum,davvero bello,completo.

Con ieri mi sono aggiudicato l'ultimo numero mancante... O meglio lo avevo ma non in buone condizioni... Il famigerato N°1 Oo!! Quindi sono eccitato come una capra amalfitana in calore


Ciao a tutti a presto

Michele

bunny

Ciao Asmodeus, grazie per i complimenti; mi spiace darti il benvenuto facendoti notare che sei OT. Passa nella sezione delle presentazioni, se vuoi!

Ecco le novità ufficiali direttamente dal sito della Bonelli:

http://www.sergiobonelli.it/news/news/3 ... -Dog-.html

Per ora posso dire che non mi soddisfa l'idea che i maxi mantengano l'"universo classico" di Dyd (prima del cambiamento che avverrà), ma è comunque presto per dirlo, si vedrà a lavoro ultimato.
Il resto mi piace parecchio...

Ciao a tutti. Sono Luca e mi sono appena iscritto. Qualcuno ha delle novità riguardo all'albetto speciale ambientato a Cosenza? Grazie