Cravenroad7

Penso... sia "checché".

ogni tanto capita di dimenticarsi gli accenti.

mi scuso con le comunità omosessuali di tutto il mondo, il mio non era un riferimento a quello ma un mero errore di digitazione.

indossando la mia veste di vil cilicio, mi cospargo il capo di cenere, in ginocchio sui ceci.

Non dovete prendere sul serio Skeletor, non l'avete ancora capito?

diciamoci la verità: e chi se lo ricordava che in I Giorni dell'Incubo (numero 95, uscito nel 1994) il nostro Dyd bello bello aveva regalato alla tipa di turno -Gloria- un anello con microspia per seguirne il segnale (tipo GPS) e pedinarla? altro che "imbambolato di tecnologia", era 007 già allora! questo per il discorso sulla tecnologia del nuovo corso: se ben dosato non sarà nulla di scandaloso, anzi sarà un ritorno a cose già viste!

Ho pensato perfettamente l'identica cosa rileggendo "I giorni dell'incubo" pochi giorni fa

DISCUSSIONE INIZIATA SU "QUELLI CHE..."

Sono fin troppi questi tipi di lettori.

La mia preoccupazione è tanta perché questo malcontento potrebbe in una certa maniera riversarsi sulle vendite, e se dylan dovesse perdere ulteriori lettori sarebbe un gran problema.

A me non piace chiamarli lettori medi, perché tutti hanno diritto a esprimere un opinione, condivisibile o meno. Mi incazzo quando fatti, oggettivamente chiari e semplici, non vengono presi in considerazione. Ovvero che un albo sceneggiato da Ambrosini, in termini qualitativi, non può essere mai paragonato o denigrato a favore di una qualsiasi storia di un qualsiasi autore. La sola presenza di Ambrosini sulla regolare avrebbe già dovuto far saltare dalla sedia migliaia di lettori, ma la sensazione è che questi utenti, in realtà, non sanno nemmeno chi sia Ambrosini.

Appunto.
E' proprio quella la medietà neanche tanto occulta, che comunque ha tutto il diritto di esprimersi... per quanto prevedibile ed improduttiva, nei suoi pareri. Ed ha anche un certo potere d'acquisto .
Non crederai che oltre il 40% dei lettori di Dylan legga i nomi sul tamburino e li associ alle varie storie, nel corso degli anni, sapendo fare i dovuti distinguo?
Qui non si parla di tamarri dislessici contro incarnazioni intellettualoidi del Genio Universale.
Si tratta semplicemente di disinteresse informale e consumo rapido. Quello che è oggettivo per alcuni diventa orpello per altri.

ALOHA PACCO A SORPRESA

Ma la cosa che mi incuriosisce è che molti di questi utenti ama alla follia le storie del passato (fattore nostalgia?) ma allo stesso tempo apprezza le storie degli ultimi mesi. Come è possibile?Una nuova vita è "per atmosfera" vicino alle storie del passato e perché non viene apprezzata? Linguaggio ambrosiniano troppo aulico e difficile per il pubblico attuale? Forse è lo splatter gratuito o la tematica paracula strappalacrima alla Johnny Freak che acchiappa più lettori.


Quanto hai ragione..

Beh... detto da uno che apprezza Ambrosini, è un autore di nicchia. Le serie da lui create sono troppo "alte" e ricche di messaggi più o meno celati. Non certo per il grande pubblico di massa che compra Dylan Dog. Insomma... se scrivesse solo lui la serie chiuderebbe nell'arco di 3 anni (se non meno).
Per quanto ci siano varie storie cardine che hanno dimostrato che Dylan Dog è stato negli anni '90 un grande fumetto, bisogna ripensare alla serie com'era in quegli anni. E non parlo di Storia di Nessuno, Memorie dall'Invisibile, Morgana, Il Lungo addio e Johnny Freak. Parlo di tutte le altre. Quelle che facevano correre i lettori in edicola regolarmente ogni mese. Non per chissà quali trame filosofiche che vi erano dietro (se c'erano, molti manco le capivano), piuttosto perché c'erano 3 aspetti andati via via negli anni a scomparire: Trame elaborate con effetto sorpresa finale, Comicità e ironia, Orrore e splatter. E il tutto condito con una vena di erotismo. Ecco... io son dell'idea che il Dylan Dog medio deve tornare quello. Se si incominciano a imbastire una sfilza di storie psicologiche, filosofiche e meditative, credo fortemente che per quanto valide, Dylan Dog affosserà sempre più (E il tutto fermo restando che in un senso o nell'altro, la sceneggiatura deve essere cinematografica e il linguaggio diretto, scorrevole e moderno)

quoto in toto lord blendings e noto che mi trovo d'accordo con quasi tutto ciò che scrive. sarà affinità tra lord?

Io che invece sono un plebeo suddito di sua Maestà (??) non sono tanto d'accordo con la Camera dei Lords

A parte gli scherzi, quello che è detto sopra è in parte giusto... ma non mi sembra che la storia di questo mese sia (cito) "filosofica, meditativa, e prettamente psicologica"
Al massimo è metaforica e un po' criptica nelle sue lacune narrative, e per questo aperta a svariate intepretazioni .
E poi i fumetti non devono avere un taglio necessariamente cinematografico, perché possono permettersi decine di cose che quel linguaggio non consente di modulare.
Gli anime-comics o i fotoromanzi sono un esempio all'opposto .

Detto questo, state sicuri che quel volpone del RRobe non ha mica intenzione di imbastire una testata su prodotti di nicchia o di target elevatissimo, escludendo gran parte dei fruitori per una radicalchic-eria di forma.
La maggior parte delle storie in programmazione soddisferanno i criteri di sotto, come suspense, twists, ironia, gore ed erotismo.
Ma con qualità e complessità adulta...: è questo il passo in avanti, rispetto all'infantilismo didascalico e scialbamente lineare della gestione Gualdoni.
Già dal mese prossimo dovremmo avere un esempio più canonico e "diretto" .

ALOHA SAVE THE QUEEN

Infatti.
Credo che sia intenzione del Rrobe di allargare i generi su Dylan. Insomma, niente più solo commedia nera della vecchia gestione (che di "nero" aveva ben poco) ma anche storie che spaziano dal grottesco/ironico con spruzzate di splatter ed eros a quelle più prettamente horror.

A conti fatti, renderlo un personaggio dalla mille sfaccettature, un po' come lo era anni fa

Ma lo spero vivamente...

intanto nel n°325 sono tornati alla grande i sempre graditi CAPEZZOLI!

Quelli c'erano anche col Gualdo, e numerosi.