Cravenroad7

A quanto pare che ancora una volta non manca di consegnarci una storia criptica ed affascinante. Come partenza della fase 1 non potevamo chiedere di meglio.

SPOILER SPOILER SPOILER

A me il finale ha inquietato molto nella sua ambiguità. Non tanto nella soluzione finale del doppio Walcott - Doinel, abbastanza chiara, e nemmeno nelle vicende, meno chiare, della badante e del bambino.
L'inquietudine viene dall'incertezza che tutta la cosa non sia riconducibile al banale demonio.
Come dice Dylan, il diavolo è un'idea necessaria, maschera di altri mali ben più oscuri e profondi, che (sempre per usare le parole usate da Dylan) non siamo in grado di capire. Anche la spiegazione della Trelkosvki mi è parsa troppo scolastica, senza contare che io un personaggio come quello della vecchia medium lo prendo sempre con le pinze.

Votato buono perché l'ottimo lo si tiene per i capolavori massimi (secondo la mia scala).
C'è poco da dire: leggo il mensile regolarmente da dieci mesi. Questa è stata aria fresca.
E più che nella storia, nell'atmosfera finalmente horror.

votato 9, storia superlativa!

quanto era che non leggevo una storia di dylan dog così emozionante, scritta magistralmente e disegnata in modo magnifico?!
non voglio saperlo, non voglio ripiombare nella depressione pensandoci!
mi viene solo da commentare "dio che storia" e lasciarmi andare ad espressioni di giubilo scomposte, tipo PEPEPEPEPPEEPEPEPEPEPEPPEPEPEEPPEEEEEEEE

scusate


@ladyofdarkness:

infatti,a me è sembrata l'ipotesi più plausibile,ma come hanno detto in molti con Ambrosini c'è da andare con i piedi di piombo

Albo a dir poco stupendo, atmosfere "Napoleoniche" tipiche delle storie di Ambrosini.
Era ora che uscisse una storia così!
Citazioni del cinema francese azzeccatissime!

SPOILER ma anche no, però si che se non avete letto la storia sono SPOILER VERI

Tutto ciò che conta è l'intervento di Dyd che scombussola e risolve - per il momento.. - i piani del maligno. E questo è davvero l'uso migliore che si potrebbe fornire del personaggio, senza ancestrali superpoteri o espedienti che realmente lo vedono come spettatore della vicenda. Qui Dylan gode di personalità, di partecipazione emotiva, di un'indagine che seppur condotta e ricondotta da elementi esterni vede il nostro sempre partecipe e presente.. E poi quoto MandarinoFish nel suo punto quattro, fra tanti altri condivisibilissimi punti. Ambrosini riesce in una singola, unica vignetta/battuta a rendere il rapporto Groucho-Dyd ancora vitale, limpido, bellissimo. Il resto ovviamente è meraviglia.

Forse hai perso il passaggio pag. 90-94. La risposta (o il tentativo di risposta) dentro un dialogo intelligente ma non didascalico e persuasivo senza necessitare di spiegone alcuno. Sono input ai quali il lettore deve appigliarsi, con la mente ma anche col corpo (che simili stati emotivi fanno cadere dalla sedia). Semmai sussiste l'incertezza nel ruolo del demonio che - sibillino e scoperchiante, maledetta pasta che mi finisce sempre al dente! - sembra disporre di un progetto reale e consistente del quale noi non siamo (dobbiamo essere) consapevoli. La scena peggiore di tutte? L'arlecchino che saluta Dedmond nel parco. Lo saluta come "ciao a presto..". Povero Edmond.

Quoto. Ho solo una obiezione a riguardo:

Concordo, però fino a pag. 90 l'inquietudine rimane

E' un albo che devo assolutamente rileggere, merita più volte lo sfoglio... ma non per una migliore comprensione, che ci sta anche, ma perchè ha seguenze angoscianti ed emozionanti che voglio immediatamente rivivere.

Per un analisi più approfondità dovrò aspettare che il cervello trovi un accordo con le emozioni provate nel petto!

Ciao Dylan!

Non mi è chiara del tutto questa storia, però aveva un nonsoche di twinpeaksiano, specialmente la governante con Arlecchino che mi ha ricordato simili figure che conosce chi ha visto Twin Peaks. Votato Buono

Un albo che rappresenta la dimostrazione che per rivitalizzare Dylan Dog non sono necessari chissà quali stravolgimenti o innovazioni. Basta scrivere bene. L'abbiamo detto e auspicato più volte sul forum in questi ultimi anni e quale autore migliore di Ambrosini, uno che non ha mai scritto nulla di banale, per dare il via alla "nuova vita" dell'indagatore dell'incubo, a un nuovo corso che punti (spero) tutto sulla qualità delle storie.
E pensare che non considero questa nemmeno la miglior storia del Conte per DD, i #97 e #108 le restano nessuno superiori (e nessuno ha citato Effetti Collaterali, che per me rimane bellissima nonostante il rimaneggiamento di Gualdoni), ma "Una nuova vita" ha tutti gli elementi che vorrei sempre vedere/leggere: personaggi ben caratterizzati, dialoghi scritti e dosati benissimo (splendide le tavole "mute" dove finalmente non c'è bisogno di leggere inutili spiegazioni for dummies), un'atmosfera inquietante, elementi soprannaturali e/o gore, uso corretto e non meccanico del protagonista e dei comprimare abituali (ironia compresa), un finale aperto che inviti il lettore all'uso delle celluline grigie. Questi, in particolare l'ultimo, sono i fattori che invogliano a rileggere un albo per provare a capire o ad interpretare questo o quel passaggio o semplicemente per il gusto di ricercare ancora certe situazioni. Ci eravamo troppo abituati a storie facilmente dimenticabili una volta richiusa pag. 98; da questo punto di vista s'imporrebbe un'ulteriore svalutazione del recente passato dylaniato, ma è ancora troppo presto per sparare sulla Croce Rossa.
Si potrà obiettare che Dylan è poco protagonista, ma rispetto a quanto visto ultimamente, almeno è lui ad essere risolutivo e non si limita a fare da mero spettatore alle vicende altrui. Nel merito della storia preferisco entrare quando l'avrò riletta (e ho già una voglia matta di farlo), ma vorrei sottolineare con quale sottigliezza ed eleganza il diavolo si insinui nella trama senza neppure la necessità di palesarsi, quasi "alla Polanski" mi verrebbe da dire.
Ho trovato invece i disegni un filino meno convincenti rispetto allo standard ambrosiniano, ma rimangono in larga misura un bel vedere (in particolare la figura del bimbo-arlecchino che sarà davvero difficile scordare).
Molto buono.

Sono incazzato nero; proprio ora che Dylan Dog comincia a ingranare sono via dall'Italia.

Però a Natale me ne leggo 4 di fila..

Contento però di leggere commenti così entusiasti. A quanto pare la nave non affonderà, bisognava cambiare timoniere.