Letto anch'io.
Innanzitutto complimenti a Rrobe per l'horror club, si vede che è coinvolto nel progetto e sicuramente è uno che sa parlare e trasmettere qualcosa ai lettori.
La storia se non è un capolavoro poco ci manca. L'impronta di Ambrosini si vede da subito, l'incipt e lo svolgimento mi hanno ricordato molto Napoleone, con le sue trame oniriche e complesse. Devo dire che fino a pag. 94 pensavo di aver capito abbastanza la trama, poi le ultime pagine mi hanno spiazzato, il finale è aperto a molteplici interpretazioni e questo mi piace assai
Sicuramente è un albo da leggere più volte così da apprezzarne appieno ogni sfumatura e ogni possibile significato.
Se proprio devo trovare una pecca, posso dire che per buona parte della storia Dylan è passivo e poco utilizzato, però non mi sento di fare una critica per questo visto che la lettura ha tanto da offrire: innanzi tutto è scritta egregiamente da un autore che conosce il personaggio e lo sa interpretare benissimo, poi la sceneggiatura è coinvolgente e riesce ad emozionare ed inquietare. Questo non è poco.
A livello di disegni Ambrosini per me è sempre una goduria, per il suo tratto, la sua accuratezza e l'espressività che riesce a dare alle sue vignette. Devo dire che Dylan a volte cambia un po' fisionomia ma la cosa non mi ha dato fastidio più di tanto. La copertina è stupenda, come tutte quelle del nuovo corso che si sono viste finora.
Credo che voterò ottimo, un albo del genere fa capire che non ci vuole una rivoluzione per rivitalizzare la testata, basta avere un curatore e una squadra di autori veramente coinvolti e che sentono veramente loro il personaggio!