Cravenroad7

Ho letto anche questo. Gli darei un 7, non mi è dispiaciuto.

Due anni fa moriva Sergio Bonelli; mi sembra giusto ricordarlo qui, nel topic di quello che è ancora il suo personaggio più amato. Ciao, Sergione, e grazie per tutti i sogni che ci hai regalato.

cavoli, sono già passati due anni..
stasera mi guarderò il film "come tex nessuno mai".
pensando al buon Sergione.

anch'io stamattina ero convintissimo che fosse passato solo un anno
credo che questo renda bene l'idea dello spessore del personaggio, che sentiamo ancora molto vicino
spero di riuscire anch'io a vedermi il DVD stasera, meglio quello di qualunque programmazione televisiva

Ciao, Sergio!
http://www.sergiobonellieditore.it/news ... io---.html

Ho conosciuto Bonelli come autore proprio con Zagor, giusto di recente. E devo dire di essere rimasto molto colpito dalle sue sceneggiature. Non solo le storie dell'epoca d'oro, ma anche altre precedenti e successive dimostrano una freschezza narrativa invidiabile.
Sarà che si trattava di un campo inesplorato, saranno le contaminazioni con i classici della letteratura e del cinema.. Fatto sta che a 40 e passa anni di distanza, dialoghi e situazioni non appaiono per nulla pesanti. Senza mettere in conto l'epicità e la drammaticità delle storie più riuscite, dopo si avverte il respiro della grande avventura, il coinvolgimento nell'andare, pagina dopo pagina, verso la conclusione della storia, creandono scene sempre coinvolgenti e ricche di emozioni.
Certo, oggi alcuni siparietti di Cico possono stonare; in effetti quando si superano le 30 o le 40 pagine, le gag del messicano rischiano di portare via l'attenzione del lettore dalla vicenda principale; sembra quasi di voler terminare quei momenti comici per tuffarsi nel vivo della vicenda; così come nel primo periodo, a volte, il messicano poteva sembrare un pò invadente con certi spezzoni lunghi inseriti a metà storia.
Al di là di questo, ci trovo veramente poco di datato, di "sorpassato" rispetto a quanto si legge oggi. Lo Zagor di Bonelli era pimpante, spigliato e con un carattere trascinante, con alcuni scatti d'ira e di coraggio che oggi sono meno frequenti, ma che lo rendevano decisamente vivo.
Ma la cosa più bella, ripeto, è che ancora oggi sono avventure moderne, coinvolgenti, epiche, senza lungaggini eccessive o momenti di noia, che scorrono liscie nonostante l'età e la lunghezza.

Per fare un confronto, basta leggere il Tex di Bonelli padre: e' un classico, ci mancherebbe, ed è bello, ma, secondo me, la narrazione è un pò pesante per il lettore di oggi, cosa che raramente ho notato nello Zagor di Bonelli/Nolitta.

finita la storia cilena.

non ho gradito il pastiche ai disegni, quindi fatalmente preferisco che tornino..in classi separate

manco a dirlo, c'è tanto bagaglio culturale -con i calzini in lana di alpaca che ricicciano fuori- quanta scarsità avventurosa. buoni il ritmo e l'atteggiamento dei nostri, belli il salvataggio del pozzo e il finale con cico che si guadagna una slinguazzata. ma padre thomas, i minatori cattivi, i deplano e i politicanti -anche loro, maledetti- non contribuiscono ehm all'imperitura memoria dei quattro,troppi, albi.

poi c'è darwin. lui è un pò come questa trasferta. su zagor ci può stare,eh. ma così è pretestuoso e palloso. quali reazioni pensava di ottenere nel lettore, burattini, con i dialoghi tra darwin e fitzroy??

voto 6 risicato

Sotto il cielo del sud è il mio primo inedito di Zagor e quindi posto un commentino.

Non giudico le prime 30 pagine, perchè non ho letto i numeri immediatamente precedenti, ma mi sembra di capire che questa storia con Darwin non sia andata giù ad alcuni fans intransigenti dello spirito con la scure;
così come un pò questa trasferta: per la rete ci sono feroci attacchi agli autori ma, non avendo letto il resto, non saprei da che parte stare

Per quanto riguarda la nuova opera di Mignacco, invece, parte abbastanza bene.
A dire la verità c'è qualche elemento che sa di già visto, come la classica tempesta in mare, ma la sequenza è emozionante e ben gestita.
Un altro fattore positivo è la figura del capitano, con alle spalle qualche segreto tinto di soprannaturale, sufficiente a creare attesa e aspettative per il secondo numero; anche l'ambiente che i nostri trovano in Argentina è molto bello e promette scenari di un certo effetto.
La presenza di una tribù di feroci selvaggi pronti a far la festa ai nostri fa sperare in una lunga sequenza di combattimento a cielo aperto.
Infine, la lettura è stata abbastanza scorrevole, senza particolari intoppi.

C'è qualcosa che non mi è piaciuto però: quel gaucho che si alza nella taverna e minaccia di far fuori gli altri, prontamente steso da Zagor con un sol pugno.
Hanno dedicato la copertina a questa scena, ma non ne capisco il perchè, mi è parso irrilevante ai fini della storia!

quella scena è tutto mignacco, già visto, un pò verginità narrativa (dopo il burattini ventriloquo), un pò mediocre, un pò eighties, un pò niente, un pò retorica,un pò marchetta, un tanto al chilo

questa trasferta ha un difetto (poca avventura, se guardiamo le potenzialità), un abuso (troppa Storia) e un casotto in corso (troppo lungo, distaccato, delirante e senza contrappesi l'inseguimento a dexter, attendiamo l'ultima storia in antartide, la storia più attesa di tutti i tempi)

Dunque esisti....Ah che bella notizia !

E' un modo per dire, "un pò Toninelli"?


Il finale della trasferta deve essere bello a tutti i costi, non possono deludere.
Con tutta la carne che c'è al fuoco deve essere qualcosa di maledettamente grande.
Almeno penso..

eighties in senso lato..la scena


è dylanogghiana, e sedioli molto 'montanaro-grassano'.

Effettivamente.

Anche la maliarda che appare in quelle pagine ha qualcosa del duo che hai citato.

per Rimatt e tutti i guru di Zagor,
cosa mi consigliate tra una "Sritta Rossa" in condizioni buone (costine e albi vissuti) a 200 euro. e Tutto Zagor in condizioni ottime allo stesso prezzo.

Entrambi i lotti sono completi..

La "ristampa rossa" è uguale all'originale, quindi punterei su quella, a patto che non sia troppo rovinata (considera comunque che non è rarissima, quindi non è escluso che la possa trovare anche in condizioni migliori, oppure a un prezzo più basso). Però c'è il problema che, se non ricordo male, la ristampa rossa si è fermata intorno al numero 160, quindi se tu volessi proseguire oltre (così da leggere le ultime storie di Nolitta) dovresti per forza integrare con i Tutto Zagor. Quindi, se ti dà fastidio avere una serie "composita", potresti puntare da subito sul Tutto. Insomma, vedi tu. Io non mi sono fatto problemi e nella mia collezione ho un po' di tutto: Ristampa rossa, Tutto Zagor, albi originali, perfino un paio di Oscar Mondadori.