Cravenroad7

Secondo me, invece, quanto dice NonnoPippo è emblematico... anche se probabilmente costituisce un caso isolato fra noi formumisti.
Vale a dire: se non hai letto il fatidico n°27 non ti puoi godere questo di 27, inteso come Speciale... nonostante il (buon) riassuntino a metà della corsa.
Freschezza può coincidere con spiazzamento, per quanto la redazione giochi a carte scoperte ed instradi ad un certo tipo di "lettura", tra le righe e prima delle righe, già nella colonna introdottiva del (fu) Club dell'orrore.
E' un bel malloppo di 160pp che alla fine ha il difetto di non reggersi completemente sulle proprio gambe perché è lo spinf-off di un what-if.
Troppa dipendenza crea appendicismo.

Un lettore scafato, a partire dalle doppie croci sulle uniformi di pagina 3, ha già mangiato la foglia con tutto l'albero sull'origine (e la finalità) del male di Cherill-iana fattura.
Ma per gli altri, quando la storia si gonfierà di riferimenti intrecciati, ovvero dalla scomparsa della Morte in poi, le cose probabilmente perdono un certo appeal se non si è letto l'episodio(-pilota?) precedente .

[...]

Qualche altro scompenso:




In questa storia l'asse storico-temporale attorno al protagonista è completamente sincopato. Va avanti per scossoni, senza continuità... a seconda di quello che serve.
Se si fosse insisistito su un melange di dimensioni tangenti/parallele mi stava anche bene, come se si fosse inquadrata la storia su un versante più onirico.
Ma non è il nostro caso.
Qui Dylan - vabbene tutti gli psico-farmaci del mondo e l'effetto amnesia/straniamento - cade dalla nuvole come un ricordino di piccione senza sapere nulla di quello che è successo nel suo paese negli ultimi mesi, neanche gli antefatti da campagna elettorale .
Insomma fa il belladdormentato nel fosso... di orrori&angherie in cui è sprofondata Londra e dintorni.
Non è mai stato sull'unghia della notizia, ma tutto questo pre-isolamento nullasapente prima della cattura c'azzecca poco.
L'unico spiraglio di ricostruzionismo s'intravede nell'incubo dell'interrogatorio, ma anche lui gli dà poco peso e non tenta di partire da lì per un reinquadramento dei (propri) fatti.
Ricorda bene tutto quello che è successo a Cherill tra il n°27 ed il 69°... ma per il resto gli risulta un illustre sconosciuto.
Per fortuna che c'è Elly a dargli ripetizioni... e visto che si trova, anche una ripassata...

Anche gli altri intervalli temporali rischiano di scivolare nel pretestuoso: Jericho è invecchiato una cifra nel corso degli anni, mentre Dylan... lo sappiamo tutti, rimarrà sempre uguale, zigomo per zigomo... con tutta l'invidia dei chirurghi estetici. Per fortuna che Bilotta ha avuto il coraggio di mostrarcelo nel tempo... e non solo al di sopra di esso .
E poi non è molto credibile il tempo passato tra l'esplosione del palazzo a Chinatown ed il coprifuoco assoluto nei rifugi atomici.
Quanto diavolo sono rimasti sotto le macerie l'Old Boy e Jericho per permettere un fuggifuggi di massa di quelle proporzioni, cosa che neanche sul GRA le domeniche di Luglio?
Bah...



Questa è una deduzione massiccia, anzi una tra-duzione, nel senso che va infedelmente al di là della collocazione originaria (= trans+duco),
Cherill accenna solo ad un sacrificio nazionale in caso estremo, ma non ad un'auto-immolazione di massa.
Per quanto profondamente bacato, come ho già detto, mi sembra ai limiti dell'assurdità taffazziana scatenare l'inferno nucleare sulla capitale del proprio nazi-Commonwealth .
Si poteva impostare in decine di altre modi l'evento clou della storia, ed invece lo si è messo in disparte e quasi a casaccio, nel contesto da cui deriva. Per non parlare dello sforzo-zero richiesto a Brindisi per ritrarre l'esplosione .

Queste ed altre cosette, sempre nella mia percezione... inteso, separano un gran bella storia da un capolavoro d'annata.


ALOHA VENDEMMIA 2013

ma è proprio come si sviluppa ciò il bello della storia, a quel punto non conta aver già annusato l'aria che tira... e poi

... forse sono stato frainteso

Il problema non è certo nascondere gli antefatti al lettore che conosce già Ti ho visto morire .
Non è questo Speciale una storia che gioca sul fattore "sorpresa", e la dichiarazioni a caratteri cubitali nell'editoriale lo lasciano intuire ampiamente.
Il problema è proprio il dover imporre quegli antefatti a chi non ha letto in n°27 per permettergli di capire/goderne appieno.
Come NonnoPippo molti rimarranno spiazzati o almeno perplessi... nel ricucirsi ad un caposaldo che non gli appartiene, ma senza cui questa storia non ha ragione di esistere in autonomia.

ALOHA TERZO TEMPO

ok io li ho letti, ma mi sembra una storia che comunque si regge -egregiamente- in piedi da sola. c'è chi non ha mai letto i vecchi albi ma l'ha trovata comunque bellissima mi pare

Beh ma proprio per questo è uno speciale! Una storia che strizza l'occhio ai lettori storici, questo è il bello, no?

Sono d'accordo... anche se certe cose varrebbero più per i celebrativi
Abbiamo già visto i danni che sono stati creati quando sugli Speciali si è ripartiti da una storia (neanche tanto )lasciata in sospeso [v. Profondo Blu, L'Angelo Caduto ed Il Santuario ].

Io aggiungo soltanto che questa storia perde una parte dei suoi meriti perché è pienamente derivativa da uno scenario dipinto nel n°27.
Ribaltando la cosa... ve lo immaginate voi(/noi) uno scenario futuribile e così drammaticamente olocaustico senza l'uso, anzi il ricorso, a Lord Cherill
Per me la risposta è "no", ed anche se fosse stata "sì", per l'autore sarebbe stato tremendamente difficile rendere l'idea senza quell'input così forte da Ferrandino.
Per comprendere queste difficoltà, provate a ricordare lo Stato totalitario di polizia tratteggiato alla benemmeglio da Ruju in Sperduti nel Nulla e provate a confrontarlo col prodotto giabbellepronto che qui l'autore ha riesumato .

ALOHA CIANFRUSAGLIE IN SOFFITTA

Potrei condividere, se non si stesse parlando di Dylan Dog, fumetto che, come pochi altri, ha saputo attingere da libri, film e altri fumetti, cavandone sempre qualcosa di ottimo ( all'inizio almeno...).
L'incapacità di produrre qualcosa di nuovo che tu imputi a questo numero, vale allora anche per il numero 27 in questione, che era fotocopiato dal romanzo di King, eppure quella resta una delle storie più amate e belle dell'intera serie.
Anche quella colma di contraddizioni e implausibilità ( il volo dell'autobus, la somiglianza fra Dylan e Ascott..) ma che ugualmente faceva leva su una forza narrativa drammatica e disturbante. Qui tale forza è certamente minore, ma non lo è il messaggio, non lo sono le situazioni, non lo è il risolvere un enigma rimasto tale per anni, in modo avvincente e non scontato.
Non importa che il messaggio delle doppie croci portasse in una direzione: lo portava anche l'incipit iniziale, non era voluto il ricorso a stupire. Forse era voluto il desiderio di far pensare, di portare alla luce spunti nuovi o magari sepolti da troppe storie come "Blacky", inquadrare Dylan Dog in una realtà di orrore reale e non mostruoso ( " i mostri non esistono" dice Dylan più volte...)
Il fatto che non sappia nulla di ciò che è avvenuto a Londra, pare alla prima lettura una falla enorme, ma il finale la nobilita, la rende spiegazione del messaggio trasmesso dalla realtà alternativa con un ponte sul pensiero del Dylan presente nel nostro presente, depurandolo da ogni vendetta, da ogni astio, da ogni scelta obbligata.

appunto... si fosse usato qualcun altro avremmo -giustamente- criticato duramente il fatto che questa situazione era la "brutta copia" del 27 (e magari allora sì che chi non ha letto i 2 numeri vecchi magari l'avrebbe apprezzata attirandosi le ire di chi si sarebbe sdegnato di suddetto auto-plagio)
semplicemente qui si è attinto -finalmente- alla grande da 2 numeri storici preparando una storia con una sua personalità fortissima.
è dal mio primo post su questo albo che lo scrivo, e lo ripeto: finalmente dopo secoli uno Speciale che fa lo Speciale

Non ho parlato finora di "originalità" ma di "dipendenza"... che è un altro pajo di maniche .

ALOHA CANOTTIERA
(alla Mago Oronzo)

ma perché in un albo dovete trovare per forza qualcosa che non va? Godetevelo e basta.

I riferimenti a storie passate esistono in qualsiasi produzione seriale, e questa storia in realtà è perfettamente leggibile anche senza aver letto prima "Ti ho visto morire"... ancora di più senza aver letto "Caccia alle streghe".

La storia funziona benissimo a sé, pur sfruttando le premesse di quell'albo, e se qualcuno non l'ha apprezzata credo che la cosa sia legata più al suo gusto personale che al fatto di non aver letto l'albo a cui fa riferimento.

Dog, dylan: in un forum si discute. Di quello che piace e anche di quello che no.
Che c'è di strano? O che c'è di Stano? La copertina (bocciata IMO: la radiografia non è stata molto nitida, spero non abbia pagato il ticket)

Oddio sono quasi emozionato. Non leggevo una storia così da troppo tempo. Promossa a pienissimi voti

Torna Cherill (che credevo morto ai tempi della "Caccia alle streghe", ma la memoria mi inganna) e tornano le sue idee reazionarie, folli, assurde. La previsione di Arnold Ascott dalla sua Zona Morta di 25 anni fa (nostalgia...) non si era verificata in tredici anni ("...ghra ghres.. sci... 'nni" ), visto che il Grande Olocausto del 2001 si è limitato ad attentati, a giovani uccisi in manifestazioni e playboy attempati al governo... ma arriva il "what if...", in cui Cherilll ce l'ha fatta,è al governo e ha attuato il suo programma.
Gualdoni pesca nel sociale, nella saga dylandoghiana, strizza l'occhio a due gioielli della fantascienza: "Brazil" e "L'esercito delle 12 scimmie" (entrambi firmati da Terry Gilliam) e firma un fumetto che può entrare nei classici dylandoghiani... non leggevo uno speciale così dai tempi de "La scelta" (mi era piaciuto anche "Licantropia"... ma gli speciali di questi ultimi anni mi erano sembrati quasi tutti un po' fiacchi).
Gropucho appare in un cammeo... ma resta impresso.
Dyd si avvia a un congedo a cui seguirà una ripartenza che ci auguriamo epocale... e a questo congedo si avvia lascinadoci una storia piacevole e che lascia aperto un interrogativo: ... io forse avrei dato una mano a Jack/Jericho...

Sono uno dei pochi a cui la copertina piace un botto....anzi, una bomba