Cravenroad7

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# Color Fest 11
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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: dom ago 25, 2013 11:22 pm 
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bertuccia2004 ha scritto:
La seconda è già più piacevole, con dialoghi carini, classificabile come un buon imparaticcio.

I dialoghi carini della progenie gualdoniana? Beh si, probabilmente sono la cosa meno peggio dell'albo. Ma l'imparaticcio dovrebbe considerare anche lo sviluppo, la coerenza interna (al racconto stesso, dico) nonchè una risoluzione gratificante. Dimmi quali fra questi punti sono stati soddisfatti e ti dirò quale lettrice dylaniata sei. Invero ti reputo fin troppo astuta e sagace per avere apprezzato quel racconto, foss'anche disposto in termini elseworld.


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: lun ago 26, 2013 12:12 am 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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Nessuno dei punti che hai elencato.
La ''progenie'' ha solo puntato su dialoghi molto semplici, qualche battuta '''''''simpatica''''''''', non ha fatto inutili moralismi, non ha usato cliché come riempitivo.
Ma sia chiaro è una storia scritta da dilettanti e giudicata con le attenuanti del caso.
Certo, se ripenso ai miei 5,20 euro mi sale un certo nervosismo e mi viene voglia di tutt'altro che usare attenuanti.


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: lun ago 26, 2013 12:44 am 
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Non ci sono attenuanti. Se finisci sul Color Fest devi davvero (DAVVERO) bruciarti ogni tua idea migliore. Non basta vincere un concorso e sentirsi arrivati. Di fatto si sono dimostrati incompetenti e incapaci di gestire il linguaggio fumettistico. Alcuni dialoghi azzeccati e poi il vuoto totale. Non hanno dimostrato proprio nulla. Mi immagino un Recchioni che nel cambio del sempre sornione Gualdoni li fustigava, questi scolaretti. Ma fustigava sul serio. Questi non hanno alcuna speranza in Bonelli; per quale motivo disporli sul CF?!?.. Promesse da curatore? Teatrini gualdoniani, nulla più. Idea lodevole ma selezione invero pessima.


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: lun ago 26, 2013 9:45 am 
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Beh, l'unico riscontro che si può dare, è lasciare il prossimo color fest in edicola, anche perché non è la prima volta che lo acquisto con la speranza di trovarci qualcosa di buono, e resto delusa :wink:
Sul discorso progenie, Dies, non è tanto la loro incapacità, che peraltro non giudico così severamente, quando quella dei professionisti.
Sulle pagine del fest sono uscite delle storie ai limiti della decenza scritte da signori sceneggiatori.
Non so come spiegarmi, ma vedi se io fossi una scrittrice che deve impegnarsi altrimenti la storia non verrà pubblicata, allora magari mi sbatto; ma se l'andazzo è quello di scrivere una favoletta con una spruzzata di horror/soprannaturale, e questa ciofeca viene regolarmente approvata e pubblicata, secondo te io mi devo sbattere? (La risposta è si, ma questo non accade)


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: mar ago 27, 2013 12:12 am 
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2° Round en passant, solo per chi ha pagato il prezzo del primo (cioè la lettura, da ko tecnico :? ).

Vai con le girls sul ring… anche se c’è rimasto poco a pelle da SPOILERARE:



I MORTI NON BALLANO

Testi: 3 ½
Disegni/Colore: 5 – –

… ma le gonadi girano, direi :mad: .

Se Gualdoni perde colpi anche sul breve è segno del decadimento estremo di un’epoca rovinosa senza sintomi di accettabilità. E giustamente riesce anche a superare i suoi discepoli come degno maestro di simil-fesserie.

Ancora una volta non si perde occasione per dissotterrare in modo pretestuoso – causa carenze di idee, figurarsi :roll: – un banalissimo estratto dal passato di Dylan non richiesto alle cronache. Episodio insulso di contorno, ancora più deprecabile perché tenta anche di stabilire un (minimo) nesso col futuro dell’Old Boy tramite dei richiami ad capocchiam stupidamente ammiccanti… o penosi, nel migliore dei casi :dito: .

E la storia? Indecente, come i pensieri di Dylan che continuano a rimbombare fra di sé anche ad alta voce (p. 73.vi). Giustificabili vista la claustro-ambientazione, forse… ; peccato che poi degenerino in un rimuginare di insopportabile petulantismo reso ancora più goffo da certi tentativi di auto-ironia - sulle proprie battute! - davvero sconfortanti (p. 88.v).
Su Mr Fearless, i portali magicosi, il tocco medianico portentoso, ed i pompieri funebri, stenderei un velo pietoso… anzi un fresco sudario da morgue, viste le temperature correnti :evil: .

Disegni neanche decenti, specialmente per il Dylan monoespressivo con bianco paradenti a vista… non si sa mai ci scappi una scazzottata, coi lettori offesi :x:
Schizofrenografia: uno dei poliziotti sembra più Dylan di Dylan, basette a parte (p. 85.v). Colori smorti da grigiore d’ufficio. Qualcosa di meglio s’intravede quando si risveglia l’armadio impallinato ma è davvero poca roba.
Catacchio rimandato al futuro, neveriano.



LA NERA

Testi: 6 -
Disegni/Colore: 7



Per una volta vorrei limitare le parole e passare ad un ri-racconto per immagini della storia e delle sue sfiorate metafore immoralizzanti per il bushido del pedalatore.
Quindi, attenti, perché un eccessivo (e demoniaco) amore per la vostra bicicletta potrebbe portarvi ad…

… Illudervi di cose che non esistono, se non nel vostro feeling:



… a lasciare un parte di voi stessi tra gli ingranaggi



… a scontrarvi con malintenzionati per il suo supremo possesso (v. ultime tavole)



…a scoprire parti di voi stessi che non sospettavate [questa non so se gli admins me la passono, ma vi assicuro che è soltanto un…



… a smarrirvi in incubi di fusione alla Dalì:



a perdere il contatto con le cose terrene, e la circolarità del loro moto uniforme



... a caricarsi di oneri personali non sempre agevoli da smaltire



a tentare imprese sciagurate come il tappone del Moncenisio quando non è più il caso o non se ne hanno i mezzi:



Ma l’importante è avere le idee chiare sui propositi da ispirare alle persone più care, specie se donne:



… o sui personaggi a cui è meglio non prestarla per un giretto ai giardinetti.



Un noto amico di Dylan sapeva bene come pensarla, e non era mica Danico-Olandese, e soprattutto non gli veniva in mente di legarla ad un palo di Parco Sempione:



[…]

Sulla storia in sé: sinceramente l’ho trovata una delle più difficili del RRobe come coefficiente di immedesimazione (col lettore), per quanto il binomio invasivo a due ruote Dylan-Kevin sia la dinamo della storia e l'asse portante del tutto :| .
Proprio per questo mi è sembrato particolarmente ostico ed enfatizzato il passaggio sull’esaltazione non proprio metaforica (pp. 111-12) a cui dà fiato Dylan, anche perché non a tutti è stato dato di conoscere personalmente l’ebbrezza del pedalismo auto-esaltato, e spesso ci si vede inflazionati dal Brumotti-pensiero (che almeno ha fruttato, da una Palmas :P ).

Come sempre poi, un concentrato eccessivo di “omaggi” rischia di farsi “gratuito”, ma in questo caso se non altro non stonano più di tanto, davanti alla grandezza del Re.
Dylan che parla di “sua moglie” con quella disinvoltura mi pare un tantino azzardato, non tanto per la forma/contesto, quanto per la non-ricorrenza di questo epiteto in circa diciassette anni di storie pubblicate post-Lillie dal n°121.
Un po’ inutilmente paladinizzante l’artigianato del figurino Mario-Hattori HAnzo, che invece della katana ti sforna la bici della “giustizia” per arginare quella malvagia ancora in azione :o .

In linea di massima la storia è comunque abbastanza riuscita ed i (pochi) dialoghi di scambio azzeccati. Molto bello l’inseguimento e la rincorsa all’incoscienza a ritroso verso la quindicenzia, anche se – forse per colpa del recente collega pesce-Lampreda – lo scontro sulle discese polverose mi ha ricordato l’inseguimento con Er Murena in questo film :D :



Chiaverottiane quanto basta le ultime due pagine con un ancora un po’ di Tolkenismo a condimento.

Disegni puliti ed intriganti, con un tratto sottilmente elegante nei dettagli. Molto inquietante il pargolo; bella la MILF, che non sarà una buona madre… ma rimane una buona partner di lenzuola post-confessione :oops: .
Unica nota negativa: le vignette pp. 119.i, 120.iii, e 122.ii sembrano disegnate per un paesotto del Centro Italia e non di certo per le vie della megalopoli londinese. Colori giustamente pallidi che si accendono al tramonto della resa dei conti 8-) .


*****

La copertina mi è piaciuta, per quanto la luna sul retro si poteva fare molto meglio, LaMorte & MaterMorbi sembrano due pedine fantasy-zzate per Warhammer, mentre l’effetto “al negativo” su Groucho non porta a nulla di buono :( .

In conclusione un CF sulla mediocrità assoluta che non merita tutto il trambusto editoriale a lui relegato. Spero solo che i lettori occasionali da spiaggia non pensino che questo sia (potenzialmente) il Dylan più ganzo in circolazione e di cui la casa editrice si fa lustro. Sennò l’emorragia di stima per il personaggio – e di copie vendute - raggiungerà livelli nero inter-cosmico… altro che colori :tc: .

Attendiamo il nuovo corso, e non di certo un Napoleone.

ALOHA SBASUCCHIANTE A TUTTE LE (LAM)PREDE-FANS :*

Immagine

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: mar ago 27, 2013 9:42 am 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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Comunque, se non possono partecipare autori giapponesi di sicuro si trovano una caterva di cinesi disposti a fare un'imitazione del nostro ormai defunto dylan :lol:
A questo punto preferisco una cosa del genere, tanto che male potrebbero fare loro se i sacerdoti addetti al culto sono questi?


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: mar ago 27, 2013 11:37 pm 
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Iscritto il: ven apr 20, 2012 8:08 pm
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Località: Bentivoglio (BO)
Che tristezza di Color Fest, con storie subappaltate a dilettanti studenti del corso di fumetto di Gualdoni e alla fidanzata di Marzano. Manca solo una sceneggiatura del cugino di Di Gregorio e poi siamo a posto. Ormai Dylan è diventato la discarica delle marchette. Uno dei Color peggiori di sempre. Miglior storia quella di Recchioni, che pure mi è piaciuta molto poco.

_________________
Âra, âra, / butîr e butâra, / gúggi-gúggi padelâra, / cícc e té ciacc.


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: lun set 02, 2013 3:00 pm 
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Iscritto il: dom ott 29, 2006 4:00 am
Messaggi: 829
Madò, che mazzata! :cry:
Se l'obiettivo della redazione era portare il CF allo stesso livello qualitativo di altre testate, tipo il Maxi... beh, complimenti! Ci sono riusciti! E sì che non era per niente una cosa facile...

Su 4 storie, solo una è sufficiente, quella di Recchioni. Le altre meriterebbero una nuova categoria di giudizio: "indecente".
E' davvero raro oggidì trovare un albo con trame tanto sconclusionate, falle logiche come se piovesse, dialoghi che oscillano tra il banalissimo e l'assurdo, sciatteria a tutto andare.

seguono
S
P
O
I
L
E
R

PER IL VERSO SBAGLIATO

A parte la trama banalissima, con un Dylan che puntualmente non fa nulla ( a parte 2-3 domande), ciò che più mi ha messo tristezza è la rappresentazione della scuola, costruita secondo luoghi comuni vecchi di trent'anni!

- Il professor Perkins dice che le classi sono "sovraffollate", ma la classe mostrata ha appena QUINDICI alunni! :o Gesù, allora una classe normale quanti allievi ha?! Sei o sette?!?!
Non so se la colpa sia della sceneggiatrice o del disegnatore che non voleva sbattersi a disegnare una trentina di scolari, ma definire "sovraffollata" una classe di 15 alunni è una vera presa per i fondelli! Oggidì le classi si aggirano sui 25 alunni, e quelle sovraffollate sono nell'ordine dei QUARANTA! E non si dica che certe cose capitano solo in Italia. Il sovraffollamento in questi termini esiste anche in Inghilterra.

- All'uscita della scuola si vedono dozzine di ragazzi tra cui NESSUNO con un cellulare o con un lettore mp3. Quante probabilità esistono di trovare una scuola con ragazzi simili?! E' più facile vincere alla lotteria, giuro! Ancora una volta, non so se sia colpa dello sceneggiatore o del disegnatore che non voleva sforzarsi di disegnare accessori vari, ma queste immagini mi danno un senso di assoluta trascuratezza e sciatteria...

- Pura macchietta anni '80 il prof. Perkins, quando i professori erano dipinti come buffoni (vd. Porky's e commedie scorreggione all'italiana) o come antipatici arcigni, tipo Perkins appunto. Oggi nessuno raffigura più i professori così, casomai li si dipinge come tizi patetici, dato che devono educare classi di 25-30 alunni per uno stipendio da fame - E, ancora una volta, gli insegnanti sono sottopagati anche in Inghilterra, non solo in Italia.

Altre amenità:
- Si dice che "non si vuole ammettere l'esistenza dei fantasmi", ma intanto Dylan è stato ricevuto dall'intero Consiglio d'Istituto, che ha pure messo la faccenda ai voti! Se discrezione doveva essere, Dylan doveva essere ricevuto in sordina solo da un preside, al limite da un professore. Così è puro WTF!
- Insopportabile la mammina che parla come in una puntata di Don Matteo: "Se l'avessi accompagnata, non sarebbe successo" "Tutta colpa del mio dannato lavoro"
- Perkins è presentato come un duro, ma un allievo non solo balla sul banco davanti ai suoi occhi. Addirittura apre una lattina di bibita sotto il suo naso! Ancora: WTF!!!!

Voto: 3

---------------

OUROBOROS

Gualdoni ha trovato allievi all'altezza. Sua. :(

La trama è condotta senza uno straccio di logica.

La Morte, in teoria, dovrebbe AIUTARE Dylan visto che è suo interesse fermare la Lampreda il più presto possibile, invece così non fa altro che provocargli amnesie e RITARDARE la soluzione di un caso su cui lavorava da settimane. Inoltre le "uccisioni" di Dylan non hanno alcun senso: capirei se Dylan sognasse di morire come le vittime del killer (cioè dissanguato lentamente), ma cosa dovrebbe significare vederlo sparato in testa o investito?!?!?!

La verità è che questo era un soggetto buono al massimo per 8 pagine (la Morte avrebbe dovuto mostrare in sogno a Dylan la strada per la clinica e lui andarci direttamente). Così è stato stiracchiato intollerabilmente e ridotto a un'assurdità con poco senso.

Non convince nemmeno il modo di agire della Lampreda. In pratica lui ha azzeccato PER PURO CASO il giusto rituale di uccisione delle vittime, senza seguire alcuna indicazione precisa! L'equivalente di una vincita alla lotteria. Vabbè che Dyd è il teorico delle coincidenze, ma questo è troppo pure per lui.

Voto: 2

---------------

I MORTI NON BALLANO

Peggio che mai!

La rappresentazione di Dylan come codardo cozza più che mai con la scelta "futura" di diventare Indagatore dell'Incubo. Inoltre non c'è il minimo accenno alla passione di Dylan per il cinema e la letteratura horror. In pratica lui decide di indagare sugli incubi solo perchè gli salta il ghiribizzo di farlo!!!!

FEARLESS... Bastaaaa co' 'sti nomi didascalici!!!!!

Per l'ennesima volta Dylan non fa niente. Provvedono altri a salvare la situazione.

Insopportabili i pensieri ridondanti. Dylan prima pensa a una cosa (inutile), poi pensa al commento del pensiero, poi al commento del commento.... Basta, basta, basta! :( Mi vengono i brividi all'idea che, prima dei ritocchi di Recchioni, questa storia avesse ancora più pensieri e commenti di quelli che leggiamo....

Ridicola la rappresentazione di Scotland Yard, con monitor guasti e telefoni lasciati senza fili per ANNI (WTF?!?!). Ma è davvero Scotland Yard o uno scalcinato posto di polizia di provincia?!

In ogni caso, la pretesa di mostrare uno scorcio di passato di Dylan è solo una scusa per fare gli sboroni e citare (inutilmente) altre vecchie glorie, in questo caso il burocrate infernale.

Voto : 1

------------

LA NERA

Unica storia decente.

Almeno Recchioni non legge solo fumetti. Legge anche romanzi (in questo caso La Torre Nera) e riesce a "filtrare" le sue letture in modo da arricchire la sceneggiatura.

Certo, la storia è in fondo solo una variante del classico tema "oggetto che ispira pensieri nocivi" (tipo Morte A Domicilio), ma è più ambiziosa e più evocativa delle altre. Con più atmosfera e il desiderio di provare a raccontare qualcosa di diverso dall'ennesima rimasticatura di rimasticature.

Voto: 6

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Ti mostrerò la paura in una manciata di pixel...


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: ven set 13, 2013 10:56 am 
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Iscritto il: mer lug 31, 2013 1:39 pm
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Per il Verso Sbagliato:

Storia 6
Disegni: 4
Colorazione: 5

Media: 5
______________________________________________________________________________

Ouroboros:

Storia: 7
Disegni: 8
Colorazione: 8

Media: 7,6
_____________________________________________________________________________

I Morti Non Ballano: (la mia preferita)

Storia: 8,5
Disegni: 7
Colorazione: 8

Media: 7,8
______________________________________________________________________________________

La Nera:

Storia: 4
Disegni: 8
Colorazione: 8

Media: 6,6


voto: 6,7

_________________
“Gli amici esistono anche per questo… per fare cose inutili!” Groucho - n 107 (Il paese delle ombre colorate)

"Ti catturerò con il mio sacco mortale". Tu penserai che io sia impazzito. Ma ti faccio una promessa... tornerò ad uccidere ancora!


Ultima modifica di dog,dylandog il ven set 13, 2013 11:04 am, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: ven set 13, 2013 11:02 am 
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Iscritto il: mer lug 31, 2013 1:39 pm
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sinceramente "La Nera" mi sembra che sia stata apprezzata solo perché scritta da Recchioni. Anch'io avevo un sacco di aspettative dalla storia del RRobe. Ma la storia si è sputtan*** nelle ultime 15 pagine sulle 30 dell'intera storia

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"Ti catturerò con il mio sacco mortale". Tu penserai che io sia impazzito. Ma ti faccio una promessa... tornerò ad uccidere ancora!


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: ven set 13, 2013 12:24 pm 
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Messaggi: 272
dog,dylandog ha scritto:
sinceramente "La Nera" mi sembra che sia stata apprezzata solo perché scritta da Recchioni.


Non è così. Mica siamo pecoroni... se una storia piace piace. Questa non sarà un capolavoro ma si lascia leggere, sono sensate le critiche di chi dice che non gli piace e ne spiega i motivi. Trovo invece banale ridurre i pareri dei lettori a questa tua frase.

Abbiamo criticato in maniera negativa, in passato, anche alcune opere di Sclavi, sempre a ragion (personale) veduta, e lui è il Sommo! :roll:

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L'inizio della fine sarà quando cominceremo a prenderci dannatamente sul serio!


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: lun set 16, 2013 4:14 pm 
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Messaggi: 5678
Località: Palermo in via dei dylaniati n.666
Letto il CF 11.

Non mi dilungo più di tante dato che avete già detto tanto e bene voi.
Bocciate tutte, ad eccezione di quella di Recchioni, che l'ho apprezzata non perché scritta da lui, ma per il semplice fatto che tra gli autori coinvolti in questo CF è l'unico a sapere sceneggiare decentemente.

Uno dei peggiori CF, se non proprio IL peggiore!

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Nobody talks about the pile (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: mer set 25, 2013 1:14 pm 
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Iscritto il: dom ago 24, 2008 9:27 pm
Messaggi: 767
Simone Bianchi è un maestro, ma il suo Dylan efebico, tendente più a Cate Blanchett che a Rupert Everett non mi è proprio piaciuto. Ma è un Color Fest...

"Per il verso sbagliato" potrebbe chiamarsi "Per l'autrice sbagliata". Un'autrice di fiabe dark come Cristina Astori non c'entra molto con il nostro Dylan. Tira fuori una storia banale con troppi luoghi comuni sulla preadolescenza e l'ambiente scolastico (il rigido Perkins, gli alunni che se la tirano e i soliti freaks emarginati e visti come sfigati). Per fortuna c'è un Cossu al meglio che solleva il tutto.

"Ouroboros" è un Helzapoppin in chiave horror. I giovani aspiranti autori (non ho capito se scelti da Gualdoni o Lucarelli) ci mettono il sangue e gli intervalli onirici, però alla fine è il solito serial killer psicopatico che va incontro alla sua fine. Dylan indaga a botte di fortuna. Divertente Groucho e discreto anche il colore sulle tavole di Rinaldi.


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: mer ott 02, 2013 11:16 pm 
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Messaggi: 6107
Località: Terremotopoli
Albo comprato, anzi in realtà, regalatomi tempo fa ma letto solo ora. La copertina mi sfizia assai, eccezion fatta per la faccia di Dyd (quella piccola).

Riguardo la prima storia ho solo da dire che la tipa a pagina 7, la compagna di classe di Sheryl, è in realtà Velma Dinkley (la occhialuta del gruppetto di Scooby Doo) :mrgreen: Per il resto va tutto per il verso sbagliato, cit.
Spoiler!
il ragazzino che tenta di salvare la tipina di cui si è invaghito e finisce solo per fare casini extra, alla fine la tipa si salva se muore lui ma lui si è premurato antecedentemente di mettere in salvo i compagni di classe benché lui sia un outsider sfigatone. La storia non mi piace, i disegni e i colori nemmeno, voto 4.


La seconda storia c'ha una prima pagina stupenda!
Spoiler!
Il loop da morte di Dyd mi piace un bel po' e avrebbe anche potuto tranquillamente continuare così per tutta la storia invece che invaccarsi nell'ultima ventina di pagine.
Nel complesso comunque i disegni mi piacciono assai, idem per i colori. 5 e mezzo alla storia e 9 ai disegni.

La terza storia è incommentabile, scialba e noiosetta meriterebbe di entrare a far parte di qualche giornaletto di caserma, nell'appendice sugli scherzi agli ultimi arrivati. Gradevoli i disegni e i colori, in particolar modo l'insolito contrasto tra i freddi del mondo dei vivi e i caldi del mondo dei morti. Nel complesso 4.

Ora...veniamo alla storia del Rrobe.
dog,dylandog ha scritto:
sinceramente "La Nera" mi sembra che sia stata apprezzata solo perché scritta da Recchioni.

straquoto.


Ho apprezzato il citazionismo kinghiano e anche la descrizione dell'idea che ne aveva ma la realizzazione non mi convince per niente. I disegni di Raffaele, invece, mi piacciono parecchio. Storia 5, disegni 7. ps: qualcuno mi dica dove ho già visto le tavole a pagina 105, l'alzheimer non mi lascia in pace!

un albo nel complesso tralasciabile e dimenticabile.

_________________
fidatevi di me,ho un piano.beethoven.

http://www.flickr.com/photos/36689923@N06/


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: gio ott 03, 2013 10:11 pm 
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Messaggi: 767
"I morti non ballano" è probabilmente la storia migliore delle quattro. Un bel flash back sul Dylan matricola nella polizia. Carina divertente e scritta con la consapevolezza furba di conoscenza dell'universo Dylan. Possiamo definirla una storia sclaviana. I disegni di Catacchio non mi hanno entusiasmato, forse sarebbe il caso di vederlo in bianco e nero per rendersi bene conto del suo tratto. Dylan legge Conan Doyle, scrittore già inserito nei Color Fest.

"La Nera" mi ha un po' deluso. La trama ricorda TROPPO "La casa infestata". Una semplice bicicletta catalizzatore del male? Curioso preambolo. E' scritta molto bene, ma rovinata da un finale "chiaverottesco" e da una sceneggiatura lenta. Chi mi è piaciuto è Stefano Raffaele. Le sue tavole mi ricordano molto alcuni fumetti de Il Giornalino che leggevo anni fa. L'unica cosa è come disegna Kevin: sembra troppo piccolo per avere 12 anni.

Non certo il miglior Color Fest, ma è indubbio che l'esperimento abbia attecchito.

PS Provocazione: ma se tra le ultime due storie avessimo invertito il nome degli autori, i commenti sarebbero stati gli stessi?


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