Cravenroad7

vero! figura di m

Tenui SPOILER

Storia francamente molto dimenticabile, solito Dylan Dog anestetizzato in un canovaccio ormai un pò troppo abusato. Fortuna che l'ho letta in prestito d'uso. Comunque niente di drammatico, il tutto viene raccontato con mestiere supportato da disegni abbastanza validi, soltanto che come al solito, la storia non decolla mai. Non suscita grande interesse, forse anche x colpa di alcune sequenze di dialoghi non proprio brillanti.. di brillante stavolta c'è solo Groucho che in tutto ciò tira su un'ottima figura. Aggiungiamo uno scioglimento della vicenda che fa molto nazisti alla Indiana Jones ed avremo confezionato un albo innocuo ma comunque sufficiente nella realizzazione globale, mediocre x quello che qualcuno ancora si aspetta da Dylan Dog, dopo anni ed anni di storie di dubbio spessore ed a quasi un anno e mezzo dall'ultima storia che, nella serie regolare, abbia fatto rivivere lo spirito del Dylan di Sclavi. Come direbbe qualcuno.. Aloha Roipnol . . . .

dunque....324-18, fa 306. Dunque la cassapanca rievoca le atmosfere di Sclavi.
Ecco capisco perché, poi, sia andato in depressione.....


Si scherza....si scherza...anche perché, se è come immagino, è anche peggio....

eh invece. . . purtroppo. . . é proprio quello là! Anche perché "quasi un anno e mezzo" non é proprio "un anno e mezzo"

OT
Allora è anche peggio....Cmq ognuno si tiene i pareri propri.
Però...è già passato un anno e mezzo....chissà perché quell'incubo mi tormenta come fosse ieri...?
Fine OT.

Lo spunto fa molto "B-movie" televisivo anni '70... peccato dover ridurre tutto in 100 facciate.
Storia piaciuta e attendo con ansia le svolte che vedremo da settembre...

Numero insufficiente, mi dispiace, ma qua non ci siamo proprio. Noioso, prolisso, prevedibile...non si salva davvero niente, nemmeno i disegni mi sono piaciuti. Poi ragazzi dai basta con queste avventure in barca.

Possibili spoiler
non ho capito una cosa, forse mi è proprio sfuggita: ma nelle prime pagine si vede Dylan in una bara no? O me lo sono sognato? E poi che fine fa? Non se ne sa più nulla? Non ho capito se volevano fare una cosa tipo macchie solari

Che poi ci si lamenta dei disegni di Saguaro...
Ma che roba è?
In un paio di occasioni ho riso di gusto. Ora, io capisco i veterani, lo stile personale e tutto quanto, ma in questo numero davvero le tavole non si possono guardare.

La sceneggiatura va un po' meglio, anche se non sopporto i dialoghi per il lettore che per i personaggi. (Es. Taverna: "Oddio, seguitemi, tragedia!". Stacco sul giardino di casa: "Stamattina mi sono alzata e la nonna non c'era più". Non poteva dirlo subito, o ha fatto tutto il tragitto dalla taverna al giardino senza dire cosa era successo?)
Queste cose mi danno sui nervi. Le perdono su Tex, ma non su una testata che cerca di svecchiarsi.
E spero davvero, ma lo spero sul serio, che svecchiare il personaggio voglia dire ridare spazio alla sperimentazione e all'originalità e non alla semplice presenza di miniserie, di nuovi cattivi o di pensioni.

Ad ogni modo disegni orribili.

Storia non particolarmente riuscita, anche se fortunatamente priva di difetti macroscopici.

Qualcosa di buono c'è indubbiamente, ma nel complesso ho avuto la netta impressione di leggere un soggetto concepito per Martin Mystère e "riciclato" per Dylan. Senza dubbio la struttura ha elementi molto martinmysteriani :

- Dialoghi e verbosità come se piovesse!
- Introduzione lunghetta, con personaggi secondari che discutono incessantemente sulla situazione nell'attesa che il protagonista entri in scena e la vicenda ingrani
- Spiegone che occupa un terzo dell'albo !!!!!!!!!!

E' tutta roba che su un albo del BVZM funziona benissimo, ma in Dylan funziona un po' meno.

seguono
S
P
O
I
L
E
R

L'inizio è interessante, anche se forse un po' troppo verboso. C'è la tendenza a esporre gli eventi semplicemente parlando anzichè "mostrando" qualcosa.

I personaggi iniziali hanno una buona caratterizzazione e sono ben differenziati.
Purtroppo quando Dylan entra in scena la loro personalità perde significato, dato che tutti i tizi secondari "spariscono" (alcuni perchè morti, altri semplicemente perchè lo sceneggiatore non li utilizza più). Resta in scena solo la squinzia di turno, cioè il MENO interessante dei vari personaggi, assai banale col suo romanticismo esasperato.
Peccato.

Groucho è in forma eccellente. Disgraziatamente quando la vicenda entra nel vivo anche lui passa in secondo piano. In definitiva, non va oltre il ruolo di "intermezzo comico", quando invece avrebbe potuto dare di più.

Dylan è poco attivo, ma questa è ormai una costante del "periodo gualdoniano"...

Lo spiegone è decisamente troppo lungo. Soprattutto perchè una volta svelato il mistero (cioè la presenza dei vampiri) tutto il resto si poteva dedurre con facilità, senza pagine e pagine intasate di balloon.

Nel complesso, siamo in presenza di una storia martinmysteriana con un pizzico di tensione e cupezza in più. Non brutta, ma neanche esaltante.

Devo dire che il ciclo di MM denominato "Martin Mystère contro il Quarto Reich" (i lupi mannari in Bretagna, le catastrofi atmosferiche, la Terra Cava, la base sottomarina e naturalmente l'eccellente conclusione con gli zombie nazisti) dal mio punto di vista è assai più interessante.

Comunque un 6,5 ci sta.

Alessandrini fornisce la consueta professionalità, ma nulla più.

A me i disegni sono piaciuti. Alessandrini è così, ha un tratto molto veloce e poco rifinito, ma è uno di quelli che - per così dire - può permetterselo, data la sua grande capacità di creare tavole leggibili e dall'atmosfera tutta particolare. Ha un uso del b/n unico, che mi piace moltissimo.

P.S. Tex, attualmente, è molto meno "vecchio" di Dylan, sia per tematiche sia per linguaggio. Basta leggere l'ultima storia per rendersene conto.

sicuramente sarebbe stato più adatto l'alessandrini di una volta più cupo e meno caricaturale.

No, aspetta.. tratto veloce e poco rifinito, ma..
pg 18, vignetta 2: Dylan è strabico e ha il naso innaturale.
pg 26, vignetta 4: Dylan guarda da un'altra parte
pg 27: il vecchio prima ha il naso squadrato e poi a patata, per poi tornare squadrato. Groucho è strabico.
pg 75, ultima vignetta: qui ce ne vuole per dire che è una bella faccia.
pg 94, vignetta 1: Dylan guarda da un'altra parte, così, per fare.
sono esempi.. ma tu lo chiami tratto veloce e poco rifinito (cosa che dire di Roi), io lo chiamo approssimazione.
senza contare che Dylan passa da essere un bel mascellone, ad un volto secco, a volte col mentone allungato, a volte no..

(Per Tex siamo entrambi d'accordissimo)