Jack lo Squartatore
I personaggi:
Dylan Dog : dopo il primo caso presentato al lettore a Dylan viene proposto di indagare su un fantasma apparentemente uscito da una seduta spiritica e che per non farsi mancare nulla ha ucciso la medium. Le caratterizzazione di Dylan è ancora una volta sottolineata, ma con meno decisione rispetto il primo numero. Boccalone quanto basta nei confronti della bella di turno, si riscatta con un finale entusiasmante; infatti, la risoluzione del caso, le sberle che rifila alla cattivona e il suo non voler mostrare paura lo redimono dalla presa in giro in cui era caduto con tutte le scarpe. A detta di Bloch Dylan è un bravo detective, ed effettivamente lo dimostra in più occasioni con ragionamenti e indagini fatti direttamente sul campo (vedi la scoperta del trucco olografico).
Groucho: La sua presenza si fa sentire, e devo dire che le battute che gli mette in bocca sclavi sono molto belle, per non parlare di quando vuol fare l'esca, che oltre a Dylan ha strappato più di una risata pure a me.
Bloch: in questo albo si vede tutta la sagagia e la forza di questo personaggio, non disposto a scendere a compromessi con nessuno. Il suo ruolo da ispettore lo sa fare eccome, ma purtroppo sembra circondato da una manica di incompetenti. L'amicizia con Dylan si respira in questo albo, con un forte componente di rispetto reciproco. Per me è il personaggio meglio caratterizzato di tutto l'albo.
Lord Dunsany e le vittime: Il lord fra le 4 vittime è quello che ci viene mostrato maggiormente, ma sfido chiunque a non ricordarsi caratterialmente le altre 4: una ricca imbrogliona, una anziana innamorata, una ninfomane annoiata e un codardo con le corna. In pratica in poche righe Sclavi riesce a descrivere con forza il mondo interiore delle vittime. Lord Dunsany è il classico Lord inglese, garbato nei toni, gentile, flemmatico, che porta avanti con forza il suo forte senso etico e di giustizia personale ispirato dall'amore che "Jack" le ha sottratto. Purtroppo ciò non lo salverà da una morte terribile quando accattivante nella sua bellezza. La sua testa a mò di trofeo mi colpi e mi colpisce ancora parecchio, disegnata splendidamente da Trigo.
Jane: Appare a tutti come la classica ragazzina svampita, di poche capacità, scavezzacollo e anche parecchio stupida. Fa sorridere il modo in cui porta in giro Dylan in moto, a rotta di collo. Trova tutto FANTASTICO, nella sua più classica espressione e forse è l'unica cosa di lei vera ... perchè si rivela una spietata assassina, calcolatrice all'inverosimile, e che, se logica vuole, con una forza di cui una normale donna della sua età non potrebbe avere (infatti stacca la testa a Lord Dunsany, solleva il cadavere di Christie sulla statua di Jack, uccide con enorme facilità due donne più adulte). Di una perfidia unica, psicopatica, gioca e manipola tutti, e solo per un evento esterno non riesce a portare a compimento il suo piano criminale.
Jack lo squartatore: Lui se la toglie pure la soddisfazione, prendendo possesso della sua stessa statua e massacrando a colpi di scure di cera la malcapitata Jane (tavola spettacolare!). Non ha il tempo di fare a brandelli anche il nostro Dylan, ma è sicuro che il vero vincitore di tutta la storia è lui, vista anche la frase finale. L'occhio vitreo con cui guarda Dylan mentre la sua faccia si scioglie è l'espressione stessa del fumetto "Dylan Dog" : fastidio, paura, orrore, ammirazione.
La storia:
Soggetto: un classico giallo travestito da soprannaturale che viene subito smascherato. Ciò porta il lettore a seguire Dylan e Bloch nelle indagini non riuscendo, come loro, a sbrogliare la matassa, ma sperando che in qualche modo possano salvare i malcapitati (visto anche che Lord Dunsany è parecchio simpatico). Il colpo di scena finale vede uno Sclavi precursore dei tempi.
Sceneggiatura: il ritmo è scandito da un metronomo, non ricordo una singola parte noiosa in tutto l'albo. Dialoghi bellissimi, e didascalie usate in maniera magistrale che presentano i personaggi in maniera perfetta: anche se per poche pagine lasciano il segno. La storia forse non è cinematografica come il primo capitolo, ma alcune tavole, per il modo in cui sono state architettate, sono perle di bellezza ed efficacia.
Disegni: Trigo è un artista che difficilmente in molti avranno digerito all'epoca. Dal canto mio posso dire che mi colpi subito il suo tratto, forse all'inizio non in modo positivo. Oggi rileggendo la storia lo trovo a dir poco sublime, efficace perchè sa prendere lo stomaco con innata semplicità.
Nota stonata: Dylan non accenna al fatto, sul finale, che Jane abbia mostrato oltre una notevole astuzia anche una forza quasi disumana per le sue caratteristiche fisiche, ma ciò è lasciata come una forzatura che il lettore deve accettare , con la classica sospensione di incredulità. Ma va bene così!
Votazione:
Storia : 9 Disegni: 8,5 Copertina: 9 Valore affettivo: 10+
_________________ L'inizio della fine sarà quando cominceremo a prenderci dannatamente sul serio!
|