Dunque, visto che ha (quasi) terminato la sua preziosa opera di contribuzione alla testata, una retrospettiva - senza procto-sondino
- ci può anche stare a stò punto - ...e virgola, tanto lo sappiamo che c'è ancora un anno da smaltire.
Parlo solo del mio gradimento di quelle lunghe, perché delle brevi ho dei ricordi più confusi ma generalmente buoni.
Trio di testa, per me davvero apprezzabile, sul podio:
Le morti bianche (M.12) ... mi sembra evidente che sia la sua migliore, anche per la retorica sventata.
Vite gemelle (M.17) ... sembra
Sliding Doors, ma se la cava anche meglio con scaltrezza.
Il Museo del Crimine (305) ... sarà per Mari, ma lo trovo divertente, per i twists. I raccontini interni mi fanno twistare altro...
Salvabili, ma senza affaticarsi troppo nel caso siano sul ciglio di un burrone.
Mors tua...
Viaggio senza fine (S.26) ... a parte il finale di mitologia demenziale, non è cosi' male.
Epidemia Aliena (312) ...
divertissment scopiazzato e scemotto, ma leggero quanto basta.
Per il resto tutto dimenticabile... fino all'oltraggioso
.
Attendo di sbomballarmi lo speciale esplosivo in edicola prossimamente... ma senza troppa fiducia, a parte il Brindisi di gusto
.
ALOHA APERITIVO POST-CURATéLA
(di domenica niente stuzzichini)