Sono un tolkeniano di quelli duri e puri, che se potesse parlerebbe elfico (magari Quenya), quindi riconosco che il mio giudizio può non essere obiettivo.
Premesso questo, io trovo il film splendido, come del resto tutto il lavoro che Peter Jackson ha fatto e sta facendo sulle opere di Tolkien.
Trasporre questi libri al cinema, conservandone lo spirito e rimanendo il più possibile fedeli, ma contemporaneamente rendendoli "digeribili" anche ai non lettori è impresa titanica e Jackson, secondo me, ci riesce in pieno.. Del resto basta guardarsi un po di contenuti speciali e "making of" sia della trilogia che di questo nuovo film per capire la cura, la dedizione maniacale e la produzione spaventosa che Jackson mette al servizio di questo progetto. Incredibile.
Lo Hobbit per me centra in pieno anche lo spirito del libro, checchè se ne dica. Chi conosce bene il libro ricorda che anche in quest'ultimo la scrittura cambia decisamente man mano che la storia va avanti: inizia come una favola, quasi illeggibile per chi ha più di dodici anni e man mano che l'avventura prosegue, di pari passo con la "maturazione" di Bilbo anche la scrittura di Tolkien diventa diversa, più epica e più adulta, pur mantenendo sempre un tono differente da ISDA.
Stessa cosa avviene nel film, dopo il prologo spettacolare e magnifico (tratto dalle Appendici del SDA), la presentazione dei Nani avviene in maniera giocosa e leggera, nello spirito del libro (tra l'altro, avete presente quanto sia difficile caratterizzare 13 personaggi diversi e renderli riconoscibili?...beh, operazione riuscita alla grande, mi pare..)... Tuttavia man mano che l'avventura prende il via, anche il tono si fa più epico e avventuroso (pur mantenendo sempre una vena allegra e scanzonata) e ciò sarà sempre più marcato nei prossimi due capitoli.
Le scenografie e i paesaggi sono maestosi, buone le recitazioni (particolarmente indovinati Freeman-Bilbo ed Armitage-Thorin, quest'ultimo molto più carismatico rispetto al libro, sempre eccezionale Serkis nei "motion captures" di Gollum), le musiche, in parte riprese anche dalla trilogia, secondo me sono come sempre un punto di forza, Howard Shore è un grande e anche qui sottolineo la cura dei dettagli per la quale ogni "situazione" e ogni "popolo" ha un suo tema musicale che viene riproposto anche sottoforma di un semplice accenno di note quando si parla o si intravede qualcosa che si riferisce a questo...
La canzone "Misty Mountains", qui tanto criticata, secondo me è semplicemente splendida... epica e struggente, anche se sicuramente perde un po nel doppiaggio....viene ripresa poi dal tema dominante... poi se le parole non piacciono, beh sono quelle di Tolkien...
Chiaro che poi ci sono rimandi e riferimenti alla Trilogia, anche perchè LO Hobbit è stato costruito cinematograficamente pescando molto anche nelle suddette Appendici del SDA, che fanno un po da ponte tra le due storie....e in ogni caso, film di questa portata hanno anche logiche commerciali prevedibili e tutto sommato accettabili... anzi, in alcuni casi indovinate, come l'aver collocato il cameo iniziale di Frodo nella stessa giornata, poco prima, in cui inizia poi La Compagnia dell'Anello...
L'averlo trasformato in una trilogia è stata sicuramente un'operazione un po forzata e commerciale, ma sono fiducioso lo stesso, conoscendo l'amore di Jackson per le opere di Tolkien e la cura maniacale (ma davvero maniacale!) che ci mette nel fare questi films..
Per me, promosso a pieni voti.
@Wolkoff: il Silmarillion è il top... L'Iliade dell'era moderna... Se solo Jackson facesse la pazzia...