Cravenroad7

Yep, In effetti oggi tra zucchero e marmellata di perle ho (de)cantato un po' di scempiaggini da sottodoccia nei post.
Forse Michele non aveva tutti i torti...

Ed infatti Di Canio, da buon allenatore manganellato del Sunderland l'ha vietato:
http://www.ilmattino.it/sport/calcio/di_canio_sunderland_divieti_cellulare_pc_cantare_sotto_doccia/notizie/316113.shtml

ALOHA TO THE SHOW(-ER)

Personalmente ho trovato quest'uscita di Medda davvero infelice e di una tristezza infinita (un'uscita di Me...dda, in buona sostanza).
Tutto il suo discorso, infatti, lascia il tempo che trova nella misura in cui lui, come tutti gli altri autori di Dyd del resto, appena esce una sua storia corre immediatamente a leggere i commenti anche di questo forum, per capire se é piaciuta o meno.
Quindi i vari "zeri" ed "ectoplasmi" gli fanno piü che comodo.
Senza tacere del fatto che l'arroganza é sempre sbagliata.
Da ultimo non comprendo il metro con cui giudica chi sia zero nella vita reale.
Personalmente, nella vita reale ritengo di aver costruito molto piú di Michele Medda, per cui il suo discorso fila davvero a stento.

Senza offesa ma che ne sai della vita di Michele?

Comunque, provo a spiegare una cosa e uso questo tuo ultimo commento come esempio (non volermene).
Se Michele se la prende con una categoria (troll-nerd-pseduomalati del web) lo fa, appunto, con un gruppo ristretto e privo di identità individuale. Non dice Pinco Pallo è stronzo. Descrive il "genere Pinco Pallo" e lo definisce stronzo.
Chi si sente offeso dalle sue parole, in quel "genere Pinco Pallo" ci si deve riconoscere in qualche maniera. O deve avere una grossa coda di paglia.

Adesso, se Medda si riferisce comunque a dei gruppi in termini generali, tu -invece- ti riferisci a lui e solo a lui.
Direi che è una faccenda un pelo più personale, concordi?
E, nel caso specifico, ti riferisci a lui e alla sua vita, che comprende affetti, amicizie, vittorie, sconfitti, famiglia, drammi, felicità.

Ora, io che leggo e che non sono Medda penso: a meno che tu non sia il vicino di casa di Medda, o la mamma, della sua vita non puoi sapere nulla. Mi pare pure intimamente offensivo quello che dici. E mi irrita. Ma blandamente. Perché non sono Medda.
Se lo fossi, per il carattere che ho io, ti starei insultando.
Ma visto che Medda è fatto diversamente da me, ti ignora. E ti valuta come un ectoplasma.

In poche parole: Internet non è il male. Il rapporto diretto con i lettori non è il male.
Ma se ve le andate a cercare e scendete sul personale, ci sta che qualcuno vi mandi a quel paese e qualcuno decida, molto più signorilmente, di far finta che voi non esistiate neppure.

E no RRobe, secondo me le cose non funzionano così.
Se sento uno che dice che gli avvocati son tutti dei ladri, io mi incavolo.
Perchè faccio l'avvocato e non sono un ladro.
Se leggo che i forumisti valgono zero, parmenti mi incavolo.
Perchè nel mio piccolo sono un forumista e non ritengo di valere zero.
Quando dico che valgo più di Medda è ovvio che la mia è una provocazione.
Equivale a dire che noi tutti valiamo più du Medda nella misura in cui non siamo così arroganti e tranchant.
È evidente che non so nulla della vita di Medda, ma non è davvero questo il punto.
A margine, due ulteriori considerazioni:
1) Sentire parlare, ancora nel 2013, di vita reale Vs vita sul web mi pare davvero anacronistico. Nel nostro attuale mondo, la comunicazione anche o esclusivamente via web E' la vita reale. Questa differenziazione la fa solo mia mamma, che va verso i 70...
2) dite quel che volete, ma Medda è qua che legge tutti i nostri commenti. Anzi...ciao Michele, sei un grande per averci regalato Nathan Never e tante belle storie dell'Old Boy.

Mi spiace. Ma Medda non ha detto che tutti i forumisti valgono zero. Ha fatto una descrizione precisa della persona a cui si rivolge. Se tu ti ci riconosci, è un problema tuo. Ma io ho più l'impressione che sia pura e semplice voglia di fare polemica.

Ma proprio no.
Essere arroganti e tranchant, grazie a dio, non determina il disvalore umano e professionale di una persona.
Sia perché il concetto di umiltà come virtù è una roba che ci ha imposto la religione cristiana e di cui mi tengo volentieri alla larga, sia perché essere tranchant è una virtù, se si ha ragione.
E nei confronti dei troll, Medda ha ragione.
Sei un troll? Allora gli insulti sono rivolti a te. Pigliateli e portateli a casa.
Non sei un troll? Allora il pezzo di Medda non ti riguarda.

Detto questo, se io o Medda stigmatizziamo i mali di una certa deriva di pubblico sul web, i troll nel caso specifico, lo facciamo appunto verso una categoria. Oltretutto, molto circoscritta.
Se tu te la pigli con Medda, lo fai contro una persona. E la questione diventa personale. E se diventa personale, lui ha tutto il diritto di risponderti come crede.

Se parla di fogna dalla quale emerge qualche stronzo, penso offenda in modo generale.
Capisco si rivolgesse a certe categorie di persone, ma il tono, scusa RRobe, non mi è parso molto equilibrato.
Trasudava rabbia invereconda. Che è pure legittima, ma se lui sceglie il disinteresse, che eviti per lo meno di arrabbiarsi in quel modo.
Poi sono d'accordo sul fatto che non si debba mai scendere nel campo degli insulti personali, o di categoria, che trovo ugualmente sbagliati. L'umiltà sarà anche un concetto imposto dalla religione cristiana, ma personalmente lo ritengo importante ed educativo. Non è che tutto quello che ci viene insegnato/imposto dal cristianesimo sia roba cui sfuggire alla larga. E te lo dice una che non è certo cristiana e bigotta.

Chi fa grandi cose non è umile. Perché ha l'arroganza di sognarle.

E' una questione di punti di vista. In certi casi è indubbiamente vero. In altri, meno.
San Francesco era umile, così come lo era Gandhi. Ma non entro nello specifico. Ho solo detto che l'umiltà è anche un valore, poichè permette a chi è umile di capire i propri limiti, magari anche per migliorarsi e sfidarli.
Cmq siamo OT, per colpa mia, naturalmente.

Ghandi che si mette in testa di cambiare il mondo e di opporsi con la disobbedienza civile a uno stato di enorme potere, umile non era.

Gandhi ha detto che chi ricerca la verità senza umiltà, in realtà produce la caricatura della verità stessa.
L'essere umili non significa essere senza mete o ideali, o peggio non ricercare di migliorare la propria condizione e le proprie conoscienze, ma trovararle prima dentro di se e poi negli altri e con gli altri.
Il taoismo dice che il ricercare la compiutezza sta anche nel non farla come cosa propria ma come patrimonio altrui.
In questo l'essere umili non significa esser servili ma essere disposti a condividere con altri la propria grandezza.
Chi dipinge, scrive, fa arte, è umile quando si mette al servizio del mondo con la propria grandezza assoluta.

Concordo su tutto. Ma la via all'umiltà di Ghandi non ha nulla a che spartire con quella che taluni lettori pretendono dagli autori.

Quoto anch'io. Se uno per essere umile e disponibile verso i lettori, deve accettare insulti e veder denigrato il proprio lavoro, ha tutto il diritto e anche il dovere di rispondere. E di ignorare o offendere chi lo offende e continua a farlo, protetto da un anonimato virtuale che spesso è solo il paravento della codardia.
Il dialogo è fra gente civile. Alcuni farebbero bene a starsene, virtualmente o meno, zitti.

Senza parlare del mondo web in generale penso sia importante che questo spazio dia una corretta interazione tra autori e lettori anche accesa ma senza trascendere in offese. E secondo me lo dà. Non è neanche giusto dire cone disse Gualdoni che i forumisti criticano alle spalle nascondendosi con l'anonimato. Cari autori, se posso consigliare, leggete i meriti delle critiche ed ignorate le offese o le cretinate. Non è che un complimento con nome e cognome valga più di una critica fondata con un nickname. Rrobe lo capisce bene, altri autori meno.