Cravenroad7

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# Color Fest 11
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Voti totali : 56
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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: ven ago 16, 2013 10:49 am 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
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Località: Milano
Uffa avrò riformulato questo post 9 volte..
Ho riletto la frase e a me suscita sempre un qualcosa di errato.
Detto questo non intendevo scatenare alcuna diatriba sulle date che circolano in Dylan Dog, ben sapendo che si tratta di scelte obbligate. Solo avrei preferito che l'assistente avesse messo in bocca a Bloch una frase tipo: " ' dal 41 che Londra non è tranquilla..." " 1941 ? ", " no, 1841...ragazzo " che mi sarebbe suonata più ironica di quella della storia di Gualdoni.
Cmq sono opinioni e su queste ha ragione Clint Eastwood...

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" Il locale è triste e sta sempre qua ! "

" Dylan Dog è arrivato allo scontrino fiscale "

Oriana Fallaci ti amo.


Ultima modifica di dogamy il ven ago 16, 2013 2:10 pm, modificato 8 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: ven ago 16, 2013 10:50 am 
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Iscritto il: lun mar 28, 2011 1:46 am
Messaggi: 464
Grazie mille della risposta Rrobe! Avevo avuto l'impressione che la vita di Dylan fosse stata rovinata dalla bici, poiché dice qualcosa del tipo "(ho trovato la bici e) poco tempo dopo la mia vita è andata a rotoli, ho perso mia moglie ed ho iniziato a bere". Credevo fosse implicito che le due cose fossero collegate. Grazie comunque per la disponibilità, continua così. Avevo deciso di lasciare Dylan nonostante sono un fan sfegatato e ho tutti i numeri, ma poi c'è stato il tuo annuncio come nuovo curatore ed ho deciso di dargli un altra possibilità.


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: ven ago 16, 2013 5:04 pm 
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Iscritto il: mer gen 02, 2013 12:47 am
Messaggi: 246
Uomo in Bombetta ha scritto:
La Nera
Recchioni ci presenta una storia di dipendenza, di schiavitù e lo fa tirando in ballo un oggetto di uso comune: una bicicletta.
La nera, simbolo di risvegli arcani, di emozioni devastanti, d'incapacità di mantenere il controllo. Che sia inconscienza giovanile o disperazione, sarà il veicolo ultimo per attraversare il confine fra realtà e una delle tante "Waste Land(s)"...

Allora deciditi; La Nera è in realtà una storia di dipendenza e schiavitù oppure è una storia di risvegli arcani (?!) ed emozioni devastanti (?!?) che sono specchio dell'incoscienza giovanile/adolescenza o della disperazione? Ma sei serio?.. :| La bici come veicolo per attraversare il confine fra realtà e immaginazione mi sembra un concetto interessante solo se pensato in termini di risposta emotiva al nostalgismo insito nel suo utilizzo. Come Dylan, che nella pedalata assaggia una sorta di madeleine proustiana, con tanto di regressione cognitiva all'invincibilità dei suoi quindici anni. Rrobe non è certo uno sprovveduto ma questo concetto gli è uscito un po' così, ecco..


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: ven ago 16, 2013 9:08 pm 
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Iscritto il: mer lug 28, 2010 5:37 pm
Messaggi: 1219
Senza volare troppo alto: la Nera è un omaggio a una certa parte della narrativa di Stephen King. It, La Torre Nera e, ovviamente, Christine.
Perché una bicicletta? Perché in quel periodo ne avevo comparata una e la cosa mi ha riportato alla mente la felicità e il senso di potenza che mi dava andare in bicicletta quando ero ragazzino. E mi sono ricordato pure come quel senso di libertà e potere spesso si traducevano in incoscienza, disprezzo di ogni regola e, conscia o inconscia, ricerca di morte (non ho avuto un'adolescenza particolarmente serena, lo ammetto). Che poi sono le stesse cose che racconta King in It.
Questo tipo di riflessioni si sposavano bene con un parallelismo sulla depressione, il lasciarsi andare che, in una maniera contorta e malata, ti rende liberi, e la storia è venuta fuori.


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: sab ago 17, 2013 12:12 am 
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Iscritto il: mer nov 17, 2010 6:55 pm
Messaggi: 272
Antonius ha scritto:

La nera

Spoiler!
E' una storia che nel complessivo giudicherei senza infamia ne lode, ma una cosa la devo riconoscere a Recchioni, è una storia che da spunti di riflessione, e tanto basta a farmi alzare il punteggio. In se non trovo un soggetto particolarmente elaborato, ma anche qui apprezzo il citazionismo del RRobe, che attinge a pieni mani dal Re: la Nera è "Christine", il viaggio in bici mi ricorda il protagonista di "It, poi ci metti anche la pagina con la "Torre nera" in bella vista ed ho per brevi secondi un sollucchero orgasmico.

Dicevo, la storia mi ha aiutato a riflettere perchè tra i pochi autori odierni, Recchioni è quello che da momenti della sua vita nel raccontare Dylan. Infatti i pensieri di Dylan mentre cavalca la bici sono molto simili a quelli che facevo io da ragazzo, e ritrovarmeli scritti in pagina, nero su bianco (e qui con un pizzico di colore) ha raggiunto il suo scopo emozionale. La nera potrebbe essere una metafora della disperazione che ti prende e ti porta via, una disperazione che si autoalimenta, in quanto sei tu a dargli forza, come si fa per una spinta sui pedali. e ne esce quando qualcuno ti mostra altre strade da percorrere con le tue gambe, e semplicemente se cambia lo sfogo della disperazione.




Mi autocito da pagina 1 del topic :roll:

Confrontando con il post di Rrobe vedo che qualcosina, sull'analisi di questa storia, ci ho azzeccato :P

_________________
L'inizio della fine sarà quando cominceremo a prenderci dannatamente sul serio!


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: dom ago 18, 2013 10:57 am 
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Iscritto il: lun ott 03, 2011 11:27 am
Messaggi: 164
Località: State Mental Hospital -Salem- (Oregon)
Complice la noia estiva agostana, ho avuto la malaugurata idea di comprare questo Color.. che dire.. nessuna delle storie mi é piaciuta, da salvare soltanto i disegni nel complesso discreti. Ok la lettura da ombrellone, ma x lo meno bisognerebbe offrire qualche spunto d'interesse, invece il minimo (mai minimo come in questo caso) comune denominatore di questo Color é stata la totale assenza di un guizzo originale, per la mia personale sensibilità un acquisto mediocre.

_________________
. . . e vissero sempre infelici e scontenti. Così, per non ingannare il suo bambino, termina le favole. (E.Flaiano)


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: mar ago 20, 2013 1:03 pm 
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Iscritto il: ven set 14, 2012 3:36 pm
Messaggi: 78
Dunque, non sono un affezionato dei Color Fest, complice il costo piuttosto elevato ne ho comprati pochini (tre per la verità, compreso questo), tuttavia stavolta, avendo voglia di un Dyd da leggere in spiaggia, non ho resistito a sborsare i 5 euro e 20!
Veniamo alle storie.
SPOILER SPARSI
Partiamo dalla migliore, secondo me, ossia "La nera". Secondo me Recchioni è uno dei pochi di recente ad aver capito come si scrive Dylan Dog (secondo il mio modestissimo parere! :D ), ossia mettendoci del proprio vissuto, i propri sentimenti, non buttando lì una sceneggiatura giusto perchè deve uscire l'albo mensile; a questo si aggiungono le strizzate d'occhio al lettore con innumerevoli riferimenti a libri, film ecc. Un po' come faceva Sclavi insomma (non mi crocefiggete in sala mensa per questo). Ho apprezzato molto i riferimenti alla Torre Nera, a Christine (quello a It non l'avevo colto), Groucho che indossa la maschera di Michael Myers in Halloween, i poster nella camera del ragazzino ecc. Voto 8.
Le prime due storie non mi hanno detto granché. Senza infamia e senza lode. Disegni di Rinaldi in "Ouroboros" come al solito stupendi ma c'è da dire che "Lampreda" è il peggior nome di un serial-killer che io abbia mai letto! Tra l'altro, solo io ho trovato un po' spoileroso il riassunto (non so come chiamarlo) alla fine ("...e una vecchia amica non perde mai di vista... l'affilatissima falce!")? Tra l'altro il colpo di culo con cui Dylan si imbatte nel killer non è mica male eh! :mrgreen: Comunque voto 6,5.
Per "Per il verso sbagliato" come dicevo non è che ci sia molto da dire. Una storia godibile, con alcuni punti interessanti (la "crocefissione" del ragazzino col banco!). Voto 6.
Infine, veniamo alla peggiore del lotto, ossia "I morti non ballano". Credo che neanche su Topolino arriverebbero a chiamare il cattivo di turno Fearless, ma è una cosa che a Gualdoni sembra piacere tantissimo, dato che già in precedenza avevamo avuto un Hellborn nel 314. Aggiungiamoci parecchi dialoghi inutili, es hai un morto che ti cammina davanti, non serve scrivere "Fearless! Lui è... uno Zombie!"
Immagine
La storia in sé é poi di una banalità... anime perdute, auree potenti (sic), Dylan al quale basta toccare un muro per aprire un varco dal nulla e che, tra l'altro, fa la figura del peggiore degli idioti... Disegni buoni, soprattutto lo zombie a pagina 83. Ad ogni modo voto 4.
Di media, per l'intero Color Fest, fa più o meno 6+.


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: mar ago 20, 2013 8:13 pm 
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Iscritto il: mar dic 27, 2005 1:38 am
Messaggi: 1105
Dies ha scritto:
Uomo in Bombetta ha scritto:
La Nera
Recchioni ci presenta una storia di dipendenza, di schiavitù e lo fa tirando in ballo un oggetto di uso comune: una bicicletta.
La nera, simbolo di risvegli arcani, di emozioni devastanti, d'incapacità di mantenere il controllo. Che sia inconscienza giovanile o disperazione, sarà il veicolo ultimo per attraversare il confine fra realtà e una delle tante "Waste Land(s)"...

Allora deciditi; La Nera è in realtà una storia di dipendenza e schiavitù oppure è una storia di risvegli arcani (?!) ed emozioni devastanti (?!?) che sono specchio dell'incoscienza giovanile/adolescenza o della disperazione? Ma sei serio?.. :|

Dài non è così complicato, se t'impegni ci puoi arrivare anche tu.

_________________
BenVenutI iN GolConDa!


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: mer ago 21, 2013 9:28 am 
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Iscritto il: mar feb 09, 2010 6:34 pm
Messaggi: 242
Purtroppo uno dei peggiori Color Fest pubblicati...


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: gio ago 22, 2013 1:42 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6993
Località: Inverary 2.0
Direi uno dei peggiori CF mai visti, che ne combina quasi di tutti i colori pur di non piacere :mad: .

Degne di nota, ma senza voler dire granché d’interessante, solo la prima e l’ultima storia, per quanto una pecchi di troppo didascalismo e l’altra, al contrario, si voglia fare troppo apologo esistenziale.
I disegni salvano gran parte della baracca, a parte Catacchio che deve aver avuto un blocco grafico niente male confondendo Dylan per un bambolotto di plastica sfatta :? .

Speriamo sia l’ultimo made-in-Gualdo perché i sintomi del tracollo sono belli che evidenti, anche per una testata che doveva offrire il meglio della dylan-produzione, specialmente in senso “alternativo”.

Sotto col primo tempo:


SPOILERSPOILERSPOILERSPOILER



PER IL VERSO SBAGLIATO

Testi 6 ½
Disegni&Colori 6 ½

Una storia semplicesemplice d’ambientazione para-scolastica e pre-adolescenziale, con indagine-lampo a margine, senza prenderti per il verso “sbagliato”… dalle retrovie :oops: .
Forse concedere al moccioso mutante sia il potere della telecinesi che quello della pre-veggenza è un po’ troppo… ed a conti fatti neanche lui regge molto il peso di questa “abbondante” diversità .
Non trasuda nessun senso di angoscia o di torbidume, ma in fondo ricalca le conseguenze di una cottarella (incomunicabile) tra “diversi” che si fa fatale sacrificio in beffa alla Mietitrice. Gli stereo-tipi in low-fi della classe vanno bene perché di fatto i giovincelli tendono ad amalgamarsi coesi pure nelle fessate che dicono/fanno, ed il Professor Perkins non può che essere un burbero bacchettone in quelle circostanze :roll: .
Evitabile la scena delle stigmate, anche perché Cossu non sa dargli nessun effetto pathos, mentre spero che l’intera sceneggiatura non sia stata troppo forzata/condizionata per far coincidere, circolarmente, la citazione d’apertura di Baudelaire con la chiusura fantasmatica.

Il Conte Ugolino si salva dal girone infernale dei traditori della testata con una prova sopra la sua media, molto ajutata dai colori (placidamente azzeccati) che rendono più gradevole la sua media mosceria. Coi ragazzetti ci ha sempre saputo fare… 8-)


OUROBOROSS

Testi: 4
Disegni&Colori : 7 ½

Se questi sono i frutti della prodigiosa scuola (di pensiero?) gualdoniana, meglio tagliare l’albero alle radici prima che contamini il resto del campo…o qualcuno ci si appenda :tc: .
Era proprio necessario dargli quest’opportunità? E Lucarelli non farebbe meglio ad occuparsi delle cialtronate dell’ispettore Coliandro, lasciando in pace Dylan?
E' il serpente che si morde la coda perché qualcuno ci ha spruzzato dell'aceto balsamico sopra.

Almeno avessero scritto qualcosa di diverso dalla media… ed invece abbiamo qui tre giovani teste (poco)pensanti intente a gigioneggiarsi frullando una serie strabusati ingredienti dylaneschi della peggiore tradizione.
Incolpare la stampa scandalistica inglese per un conio tipo “La Lampreda”, non mi sembra un alibi credibile. Anche l’istituto R.E.M. – che nel frattempo si sono sciolti… dalla commozione, per la citazione :mrgreen: - è una pacchianata bell&buona buttata lì per chissaquale falsa pista da annusare (o tirare).
Pessima anche la serie di incubi che dovrebbero allarmare/instradare Dylan, mentre in realtà lo confondono ancora di più, visto che era già da tempo sul caso per conto suo (pp. 49-50), con tanto di dossier, e quindi tutta la manfrina dell’assunzione (in terra) ad opera della Morte crolla miseramente.
Puerile la scena del sotterraneo misterioso, come tardo-infantile il ricorso alla Solita Signora per render un po’ più pepato lo scontro finale. Spero sincermente che diventi un trademark a breve così certi autori dovranno pensarci otto volte prima di utilizzarLa per le loro storielle pagandoLa cara… a rate, con un anticipo sulla propria dipartita, nel caso. :x:
Salvabile solo qualche accenno all’ironia su internet e la scanzonaggine propria della Morte. Mordecai rimpiange.

Rinaldi in palla se non grandioso, nonostante il colore che non valorizza il suo tratteggio. :)
Va dato atto comunque all’Overdrive di essersi ben “concentrati” [ i jojo-isti capiranno] sulle tavole più corpose di Rinaldi per valorizzarle a tinte forti. Le scene a colori di pioggia e dello scontro finale sono davvero riuscite. Meno quelle intermedie della pseudo-indagine, che pajono un po’ tirate vie (pp. 49-53).

OCHO ALLA LAMPREDA CHE E’ IN TUTTI NOI

Immagine

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: sab ago 24, 2013 1:03 am 
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Iscritto il: sab ago 27, 2011 12:53 pm
Messaggi: 3409
Località: Valsesia
Anche per me uno dei peggiori Color Fest fin qui usciti, anzi probabilmente quello meno riuscito, andando a memoria (che non ho).

PER IL VERSO SBAGLIATO: senza infamia e senza lode. Personalmente non amo molto le storie con adolescenti come protagonisti, questa è scritta con una certa coerenza (la citazione di Baudelaire) ma allo stesso tempo sconta anche un po' di banalità. Dimenticabile. Sorprendentemente il colore dona a Cossu, che una volta tanto mi è piaciuto.

OUROBOROS: il titolo, a parte il serpentone, non può non solleticare la curiosità degli aficionados di Resident Evil, con cui questa storia non ha però nulla da spartire. Divertenti gli incubi dylaniati, finale da denuncia per saturazione. La costruzione del tutto fa a pugni con la coerenza. Dilettanti allo sbaraglio? Rinaldi piacevole. Lampreda.. lampreda?

I MORTI NON BALLANO: la peggiore di questo Fest. Agghiacciante. Dylan insopportabilmente goffo, non aiutato neppure dai disegni monoespressivi di Catacchio. Gualdoni non resiste neanche stavolta alla tentazione di infilare a muzzo il passato dylaniato, (ri)tocca agli "Inferni" essere chiamati in causa per l'ennesima volta.

LA NERA: la migliore del lotto, niente di che, ma per lo meno fa capire di essere stata scritta da qualcuno che il mestiere di sceneggiatore lo conosce bene, visto che riesce (per me) a raggiungere la piena sufficienza pur partendo da un soggetto esilissimo. Apprezzabili le citazioni, le sensazioni di Dylan a cavallo della bicicletta sono rese visivamente molto molto bene da Raffaele che si aggiudica, imho, l'ideale vittoria di migliori disegnatore di questo Fest. Mi piacerebbe vederlo all'opera anche in una storia di più ampio respiro.

Votato mediocre, anche se il picco negativo della storia #3 spingerebbe verso il pessimo. Tradito lo spirito del Color Fest. Vorremmo storie sperimentali (come quelle del precedente tematico o altre lette in passato) e più guest star a testi e matite; mi pare sia questa anche l'intenzione del Rrobe per cui rimango fiducioso che questo sia da considerarsi solo un passo falso appartenente al passato.

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https://lastoriadidylandog.blogspot.com


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: sab ago 24, 2013 12:50 pm 
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Iscritto il: sab ago 23, 2008 12:39 pm
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I morti non ballano


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: dom ago 25, 2013 4:38 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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Color fest che non va oltre la mediocrità. Mi domando se il colore sia il salvacondotto per confezionare un prodotto miserevole, un pretesto per impaginare qualcosa, in una confezione extra lusso, che non preveda altro che una sontuosa copertina, bella carta patinata e magnifici colori.
Poi al posto delle storie potrebbe esserci il catalogo IKEA.
La prima storia potrei averla scritta e disegnata io e vi assicuro che non so fare né una cosa né l'altra.
La seconda è già più piacevole, con dialoghi carini, classificabile come un buon imparaticcio.
Terza storia, gualdoni...*grosso sospiro* peggio della seconda che è scritta da dilettanti, è tutto dire.
Insopportabile calderone privo di guizzi che si innalzino oltre la banalità. Sembra scritta da Alfonso, un mio amico del liceo che si considerava brillante e ci faceva cadere le braccia. D'ora in avanti voglio nel sondaggio il voto ''alfonsata'' che corrisponde a 3.
Storia del rrobe un po' sottotono, forse nel breve non si trova a suo agio. Comunque meno peggio delle altre.
Ennesimi eurini buttati via nel color fest


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: dom ago 25, 2013 6:34 pm 
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Iscritto il: gio nov 22, 2012 2:02 pm
Messaggi: 1082
Località: Munfrâ
a me il Cossu a colori non dispiace
grandissimo lavoro dell' Overdrive Studio, mi piace un casino come colorano le storie

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"È un vero peccato che impariamo le lezioni della vita solo quando non ci servono più."
Oscar Wilde
http://www.youtube.com/user/MatoccTube


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 Oggetto del messaggio: Re: # Color Fest 11
MessaggioInviato: dom ago 25, 2013 10:44 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
Messaggi: 2764
Per me cossu non sarebbe accettabile nemmeno con la filigrana in oro di campo ligure, tempestata di lapislazzuli, che riveste i disegni


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