Cravenroad7

Per me quello dell'anonimato è un falso problema. Voglio dire: se una critica è sensata lo è anche se il vero nome dell'autore non è noto, no? Se X dice che la sequenza Y non funziona e spiega perché, è davvero importante che X si chiami Mario Rossi o dogdylan1984? Se invece una critica consiste in un lapidario "questa storia fa schifo perché mi ha fatto dormire", diventa più autorevole solo perché è firmata?

Inoltre i forum danno comunque la possibilità di difendersi all'autore che lo voglia fare, quindi il diritto di replica non viene mai meno.

Perfettamente d'accordo, la mia era solo una provocazione risibile a una altrettanto risibile affermazione. Gualdo a mio parere ha deciso, per spirito di auto-conservazione, di ignorare critiche talvolta fondate e argomentate con la scusante: "Questi non si firmano, quindi non esistono". Credo che una stroncatura di Rimatt ben argomentata valga molto di più di un ragazzino che dal vero ti tira una pacca sulla spalla e ti dice: "bravo, fantastico lavoro!" e se ne va. E' inutile stare a fare una classifica di valore dei piani della realtà per difendersi, sfoderare un "Get a life!" di fronte a critiche che fondamentalmente sono puro amore per la testata. Wolkoff mica viene pagato per le sue trenta cartelle, eh! Qui Dylan lo si adora, signor Gualdoni, altrimenti, davvero, non ne sarebbe rimasto uno! Non uno!

ragazzi, di una cosa possiamo essere grati al Gualdo!
E' riuscito a "stanare" Sclavi dopo anni di letargo!

vabbuò, un paio di considerazioni telegrafiche: vogliono aumentare le vendite?

Bene, riducano il prezzo di copertina che è lievitato a livelli, oggettivamente, schifosi, anche se è un mensile, resta pur sempre un albo da 100 pagine copertine comprese in bianco e nero.
Poi, sostituiscano Stano, che dopo quasi 300 numero mi sembra anche lui abbia dato tutto quel che poteva dare a Dylan, e poi ormai fa tutto in computer grafica con risultati spesso che definire discutibili è poco. Ma avete mai fatto il confronto tra un numero, poniamo storia di nessuno, ma potrebbe essere quello che volete, ed uno degli ultimi anni?
Sembra quasi un altro disegnatore. Certo è capitato anche ad altri, vedasi Piccatto, che già aveva un segno "sporco", ora è veramente esagerato, poi a Dylan pare faccia la frangetta, però per la copertina dopo tanto tempo sarebbe necessario, lì sì, un rinnovamento o almeno un giro di nuovi/vecchi talentuosi, che non mancano, e meritano la copertina anche dell'albo regolare.

Infatti, oggettivamente è incredibile che un albo Bonelli costi così schifosamente poco. 100 pagine INEDITE per un fumetto che, per confezione, resistenza e maneggevolezza, è incommensurabilmente migliore di tutti i prodotti analoghi, ed è inoltre realizzato da alcuni tra i migliori professionisti del settore; tutto questo al prezzo di 2,90 euro (il prezzo di una birra piccola - che si beve in dieci minuti a dir tanto - o, se vogliamo fare un esempio di altro genere, di un litro e mezzo di benzina, buono per farci una ventina di km). Non sarà un regalo ma poco ci manca. Negli USA, allo stesso prezzo, si compra un albetto che contiene una storia di 22 pagine, albetto che sarà anche a colori ma che si legge sì e no in 5 minuti e che si straccia con una certa facilità. Sia lode sempre alla Bonelli per il prezzo irrisorio con cui ci fa divertire.

Credo non esista un altro paese al mondo in cui i fumetti costano così poco come da noi... forse in Giappone, ma non so i prezzi che girano là.
Di certo, negli USA o nel resto d'Europa, in proporzione costano parecchio di più... poi, certo, in genere ti danno il colore e, in Francia, una confezione più lussuosa. Ma i costi maggiori sono sempre i testi e i disegni.
Dietro ogni albo Bonelli ci sono mesi di lavoro da parte di più autori, ma c'è chi non se ne rende conto.

Il prezzo è ottimo. Stano ha subito un'evoluzione. E' la stessa che facciamo noi scrivendo. Non si scrive con la medesima calligrafia a 18 e a 60 anni.

Io sarei disposto a sborsare anche 4-5 euro mensilmente. Pochi cazzi, in termini di formato, qualità, resistenza e costo Bonelli è il top in tutto il mondo!

no Mandarino! Non lanciare queste idee

2,90 euro equivalgono a 6 mila lire, quasi. E pensare che il primo numero costava, mi pare, sulle mille lire... vabbè che lo dico a fare, ormai tutti eurofanatici son diventati.

E in altri paesi per leggre lo stesso numero di pagine devi spendere più o meno il triplo.

Vabbè, nell'86 (quasi 30 anni fa) quanto costava un litro di benzina? E un chilo di pane? Inflazione, questa sconosciuta...

Voglio fare un paragone stupido: un quadernino A5 vuoto costa poco meno di un euro e contiene una 50ina di pagine (per dire il costo della carta al dettaglio), con tre euro prendi il doppio delle pagine con copertina a colori, scritte e disegnate dai migliori autori del fumetto italiano! Cosa vogliamo di più? Che i fumetti ce li venga a portare Davide Bonelli a casa con cappuccino e cornetti?

Massì, il problema non è il costo ma la qualità.

Discorso che avrebbe senso solo se non esistesse l'inflazione e non fossero aumentati anche i prezzi di tutto il resto.

Tra l'altro, facendo dei confronti con i prezzi dei prodotti nei diversi anni, mi sono reso che attualmente gli albi Bonelli - in proporzione - costano leggermente meno rispetto al passato, facendo dei confronti con altri prodotti di uso comune.
Come ho già scritto sul forum di Zagor... nel 1965 un bonelli costava 200 Lire e un caffè mediamente 60 lire, ovvero 3,3 volte di meno - attualmente gli albi bonelli costano 2,90 Euro e il caffè mediamente 1 euro, cioè 2,9 volte in meno.

Ma volendo, potremmo star qui a lamentarci perché non costano 10 centesimi (cioè il corrispettivo di 200 lire)

suvvia ragazzi, lamentarsi dei prezzi Bonelli NO!