Cravenroad7

Non condivido le opinioni di alcuni che dicono che sia fra le più scarse dei primi numeri... io credo che per quanto riguarda la bellezza della storia i primi 5 numeri vadano visti in ordine crescente. Questa storia tocca il secondo punto fondamentale in un fumetto horror: il serial killer. E credo che all'albo non manchi niente: tensione, ritmo, paura, un tocco di splatter e ironia e ottimi disegni di un grande artista che purtroppo non è più tra noi . Stupendo numero, peccato che ad una prima lettura mi abbia schifato lo spirito che esce dalla bocca nelle prime pagine... Trigo lo ha disegnato come se fosse ... vomito ...

Voto: 9,5

ho votato buono

assolutamente meraviglioso.
a cominciare dalla copertina (a mio parere la più bella di sempre) per finire con la trama.
sono innamorato di questo albo ,come peraltro di memorie dell'invisibile.
trigo come disegnatore non mi ha mai fatto impazzire e sono concorde con chi dice che nel numero 6 ha fatto meglio.
piccola chicca mia personale..essendo uno dei primi numeri comprati finalmente si svelò nel club dell' orrore della seconda ristampa l'arcano..
si pronunciava dylan e non dailan.

Anche per me questo albo va iscritto tra quelli meglio riusciti.
E' importante innanzitutto perchè arricchisce il background di Dylan (la sua amicizia con Bloch, il suo passato da ex agente di Scotland Yard), e perchè introduce definitivamente nella serie il personaggio dello stesso Bloch dopo la comparsata del #1.
Il nostro ispettore si presenta subito più incline al sentimento che alla ragione, anche se la sua debolezza per Dylan non è ancora evidente, teme l'ira del soprintendente ed è preoccupato per la pensione, è rispettato nel suo lavoro. A parte l'"old boy" c'è già tutto.
Sclavi confeziona una storia di matrice gialla, alla Agatha Christie (omaggiata anche dal cognome di Margareth), che ricorda nell'alibi ricercato dal colpevole il romanzo "La serie infernale". Ma il giallo all'inglese è condito con elementi del giallo-horror all'italiana: di derivazione "argentiana" (o "profondorossiana") sono l'assassinio della medium, il particolare rivelatore, l'efferratezza degli omicidi. Fulmini, fantasmi, decapitazioni, statue di cera, un serial killer: Tiz ce la mette tutta per fare paura. La svampitona, ma non troppo, Jane non si dimentica.
Strepitoso il finale al museo delle cere, imho, uno dei migliori.
Buona la prova di Trigo, che fa le prove generali per il #6. Efficace l'atmosfera claustrofobica ricreata nelle tavole degli omicidi di Sarah (gli specchi) e di Elizabeth (le pareti deformate) e di Jack back in action nel finale. Solo il bisturi non rende al meglio. La copertina di Villa è una delle mie preferite.

Curiosità: Dylan beve birra (sarà analcolica? in ogni caso non sarà l'ultima) e tette per tutti per il secondo albo di fila. Il clarino nuovo è un flebilissimo accenno di continuity.

Per la cronaca votato OTTIMO.

Arduo aggiungere qualcosa ai commenti che sono stati fatti, quelli 'positivi' ovviamente! Sicuramente uno tra i finali più mozzafiato ed interessanti che siano stati scritti finora, per me anche questo vale un ottimo!

Mi ricordo che mi era piaciuto,forse meno degli altri usciti in quel periodo,ma sicuramente una buona storia

Grande cosa, scritta come sempre all'epoca in modo divino, e disegnata da Trigo ( che è tutto dire, anche se non lo amo affatto ).
Diciamo che non è semplice riprendere un tema classico come questo e trasferirlo in un contesto attuale senza snaturarlo. Jack the ripper ci riesce, e non è poco.

Si, grande storia, quasi un capolavoro. Sceneggiatura impeccabile, finale davvero molto bello; e i disegni di Trigo a me sono sempre piaciuti parecchio.

9-10 a questo albo?????? Giammai!!!

Siamo un attimo realisti, suvvia!!! La storia non è sto granchè!!! Lo salva la sceneggiatura (la scena della testa di tigre infatti e da leggenda).

Uno script più dinamico e interessante in relazione al numero 1. Sebbene alcuni punti banali. Il rapporto tra Dylan e Bloch appare qui come uno dei punti chiave della serie. Bloch come un grande personaggio. Groucho anche ottimo! All'inizio della serie la sua figura era più metafísica o mistica, come se potesse effettivamente essere il vero Groucho Marx.

Menzione d'onore per il duo anziani ("innamorarsi alla mia eta´ e´ ridicolo, ma io ho avuto la fortuna de essere ricicolo... e quell´assassino mi ha tolto l´unico motivo di vita che mi restava, con un delitto inutile e vile... ora mi piace immaginare di essere l´ angelo vendicatore...").

Soggetto: 6
Sceneggiatura: 8
Disegni: 6

voto 7

mi piace molto l'andamento della storia, però in fin dei conti è un po' troppo "thriller" per i miei gusti..
tra le prime 10 anch' io la considero una delle meno belle (di certo non regge il paragone con ' la zona del crepuscolo' o 'attraverso lo specchio dai!) ma daltronde eravamo solo al numero 2... era ancora da migliorare tutto

Buonissima storia, come già scritto da molti bellissima la scena finale nel museo delle cere e simpatica la fidanzata sciroccata di Dylan. Buoni i disegni, ottima la copertina, a me Villa piaceva moltissimo come copertinista. Voto 7,5

Io penso che il pretesto su cui si basa la storia sia del tutto sballato: voglio dire, chi mai penserebbe di evocare Jack lo squartatore dai morti? Perché poi? Questa storia ai miei occhi perde molto per questo motivo.

Andare a cercare i "perchè" in una storia dell'orrore (che sia un fumetto, un romanzo o un film) è un approccio del tutto sbagliato. L'eccessivo spiegazionismo o anche solo l'(obbligatoria) giustificazione di un azione o di un evento è spesso del tutto inutile ai fini della vicenda. Le cose succedono e basta. Una rigorosa concatenazione di accadimenti dovrebbe essere applicate ai gialli "tout court", non dove ci sono elementi soprannaturali.
In questo #2 un labile pretesto poi c'è anche: 5 ricconi annoiati in cerca di emozioni forti.

capolavoro senza tempo.