Cravenroad7

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Lungo Addio anticipazione
MessaggioInviato: gio giu 20, 2013 6:18 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
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Località: Milano
Ok, posto questa cosa, le prime righe in verità, della mia idea sul nuovo raccontino di Dylan Dog.
Per chi ha avuto la sofferenza di leggere il precedente, sa che Bloch non era messo bene...
Ecco la mia idea ripartirà da lì. Spero che queste poche righe vi diano spunto per suggerirmi qlc, idee, commenti, critiche.
Se naturalmente la cosa vi interessa, sarà lieta, la Strega, di ritagliarvi tempo e portarla avanti.
Ma sarà cosa lunga, poiché ho molte altre cose da fare, fa pittura, fumetti e vita (ir) reale.

Dylan Dog.


Il Lungo Addio.



Ha smesso di nevicare. Meglio così.
La neve, a Londra, non so perché mi ha dato sempre una sensazione di tristezza.
Fa freddo, lo deduco dai vetri appannati, dai cappotti che la gente si leva sbuffando, a contatto con il caldo feroce di qui.
Gli ospedali sono sempre caldi.
Forse lo sono anche quando siamo nati, quando abbiamo messo fuori nel mondo il copione della nostra recita stanca, ma allora non ce ne accorgevamo affatto.
Nemmeno io me ne sono mai accorto.
Quando sono venuto in questo ospedale, ed è un sommo paradosso che sia il medesimo che accoglierà la mia morte, con mia moglie, non pensavo al caldo.
Pensavo che la vita era meravigliosa. Che vivere era bello perché, pur nella assurdità del male e della follia dell’esistenza stessa, stavo dando a me stesso un futuro.
Che egoisti che siamo ! Anche quando facciamo nascere una nuova vita, pensiamo solo alla nostra !
Ora però, ora che sono qui immobile, con il dolore che mi trapassa le costole come uno scalpello manovrato dal demonio, ora non penso a me stesso. Giuro.
Penso a te, caro ragazzo. A te che il destino ha voluto prendessi il posto di quel figlio tanto sfortunato che ho avuto, che mi è morto fra le braccia come appassisce una rosa senz’acqua.
So quanto tu sia restio ad esternare i tuoi sentimenti, come me del resto. E’ un’altra delle cose piccole che ci rendono uguali.
Nonostante questo, so quanto ti peserà la mia fine. Spero che tu possa sopportarla, andando avanti, sentendoti sempre la persona speciale, onesta e buona, che sei sempre stato.
Questi pensieri mi si accavallano nella testa.
Mi si accavallano lentamente, come un tappeto che si srotoli pesantemente lungo un corridoio infinito, perché la morfina che mi hanno iniettato, rallenta il dolore, ma anche l’anima.
Giro appena la testa e ti vedo, Dylan.
Vorrei dirti delle cose, magari non epocali ma sentite, vere, ma le parole non mi escono. Emetto deboli lamenti, sussurri, poco più.
Ma vedo il tuo viso e so che sei lontano, che stai affondando.
E me ne spiace.


Sto in piedi appoggiato alla parete del corridoio, come se le gambe non avessero più forza. Tutto mi sembra assurdo, terribilmente assurdo e sbagliato.
Mi fisso le scarpe, penoso stratagemma per non guardare la compassione falsa degli infermieri e dei medici. Odio gli ospedali. Li ho sempre odiati, un po’ come tutti del resto.
Ma li odio soprattutto perché quando si entra qui, ci si sente nella mercé di altri. Si è assolutamente impotenti e indifesi, incapaci di agire e di decidere della propria vita.
_ Lei è un parente ? _.
La voce è calma, eppure atona e senza emozione. Immagino si giusto così, per il tipo di lavoro che mette uomini, ogni giorno, a contatto con la morte e la sofferenza di altri uomini. Eppure lo trovo mostruoso. Più di tante creature che ho visto e sconfitto, o forse più realisticamente dalle quali ho imparato a vivere, nella mia esistenza.
Mi volto e mi pare di star su per miracolo. Non dormo da quasi due giorni. Non mangio. Ho una feroce voglia di alcool nello stomaco e penso che il mio aspetto sia del tutto simile a quello di un cane inzuppato da un temporale.
_ Un…amico…_ sibilo. E mento. Non sono stato un tuo amico, Bloch.
Non ti sono stato vicino nel momento del bisogno, quando avevi la necessità di avere un amico vero ed un figlio accanto a te, inseguendo falsi amori, false speranze, false ricerche…False, come falsa è la mia professione e, in fondo, la mia esistenza.
Ora sono qui di fronte a te, amico mio, tu che sei stato più di un padre per me, per anni.
E ti vedo disfatto, incredibilmente disfatto, in questo letto d’ospedale.
E’ orrendo vedere come il male ti abbia…devastato in così poco tempo.
Solo due settimane fa eravamo nel solito pub, tu con la tua birra scura, io con l’acqua minerale, come un boy scout, a parlottare del male che pare senza fine, a Londra, in Gran Bretagna, in Europa, nel mondo, e forse nell’universo.
E ora…?
Ora vedo tubi, apparecchiature silenziose e flebo.
Ora vedo ciò che rende un uomo un relitto alla deriva.
Accosto la sedia al letto e mi siedo. Ti prendo la mano, e fisso il gelo fuori dalla finestra.
E’ fredda la tua mano. Tanto fredda che mi pare appartenere ad un altro, forse ad un manichino.
_ Vecchio…sono qui…_
Le mie sono parole lente, banali, ma l’originalità non è degli uomini, in certi momenti.
Vedo che ruoti gli occhi e abbozzi un sorriso.
Quel sorriso mi trapassa peggio di uno stiletto.
Qualcosa mi si rompe dentro e una lacrima, solo una, mi scende piano.
Stringo la tua mano, Bloch, e le parole mi salgono come se fossero pronunziate da un altro.
_ Ti…ti aiuterò. Giuro su Dio che ti aiuterò, vecchio ! Non…non ti lascerò morire così. _
E sento, mentre termino questa frase cattiva, astiosa, in fondo terribile, che con essa se ne va anche la mia anima.
Fuori riprende appena a nevicare.

_________________
" Il locale è triste e sta sempre qua ! "

" Dylan Dog è arrivato allo scontrino fiscale "

Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Lungo Addio anticipazione
MessaggioInviato: gio giu 20, 2013 7:03 pm 
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Iscritto il: lun gen 11, 2010 11:19 pm
Messaggi: 4046
Località: Milano
Caz sarò fulminato, ma ho pensato che fosse un tuo nuovo, lungo, addio :-/

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Chi sa, fa, chi non sa, insegna, chi non sa insegnare, critica. E chi non sa neppure criticare, scrive recensioni sui forum.


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 Oggetto del messaggio: Re: Lungo Addio anticipazione
MessaggioInviato: gio giu 20, 2013 8:44 pm 
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Iscritto il: ven feb 03, 2006 3:29 pm
Messaggi: 7581
Località: Grottaglie(TA)
Anche io... :o Strano!! Tu non sei la tipa :D

Comunque dog hai una sensibilità sprecata per rimanere "fai da te" :wink:

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I pigri intelligenti hanno sempre grandi ambizioni, per giustificare la propria pigrizia alla propria intelligenza.


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