Survivor82 ha scritto:
"In tempi recenti, Dylan viene utilizzato troppo spesso come uno spettatore della storia. Il Dylan spettatore non lo voglio più vedere. Storie in cui Dylan non fa altro che assistere ad una serie di eventi che gli capitano davanti non appariranno più. Dylan dev’essere centro e motore della storia."
Addio Assassini delle porte accanto
Un conto è la, purtroppo, ultimamente classica storia dove Dylan "indaga" mugugnando a vuoto e pensando fra sé e sé "mmmhh", "uhm", "Che..?" "Eh?" "Ma io..!?" , dove è sempre fuori parte (una cosa insopportabile quando fa da sfondo alle vignette mentre altri stanno parlando fra di loro, ma diamine! E' il titolare della testata, non una bella statuina) , dove non ha nessuna utilità ai fini della narrazione (cosa ben diversa dalla risoluzione dove anche un pollo saprebbe inserirlo al momento opportuno. Negli ultimi tempi c'è un fiorire di storie dove Dylan gira a vuoto per 80 pagine e poi con un'intuizione
ummhosa si trova al posto giusto nel momento giusto. Ma cari sceneggiatori, vorrei godermi e leggere un buon fumetto anche nelle prime 80 pagine!)
Un conto è una storia totalmente anomala rispetto alle altre. Il 307 è una di queste e la sua anormalità non è certamente il Dylan che diventa una marionetta di fronte agli eventi visto che nemmeno li incrocia, ma un Dylan indifferente e
traslato rispetto agli eventi. C'è un albo della serie regolare che assomigli anche vagamente a quello? No. Se è un pregio? Per me si.
Tutto questo per dire che secondo me il Rrobe non stava parlando di quell'albo.