Buongiorno a tutti,
voglio intervenire direttamente sull'argomento della tavola con il "lato b" di Dylan sotto la doccia per evitare che si creino false notizie e queste poi possano diventare per alcuni la verità.
-Innanzitutto il discorso sulla minaccia di licenziamento. Ovviamente era soltanto una battuta.
Peraltro molto inflazionata nel rapporto collaborativo tra un autore (disegnatore o sceneggiatore) e un curatore di testata.
Per meglio farvene comprendere il tono goliardico, per esempio, vi basti sapere che proprio l'altro giorno, nell'ambito della mia collaborazione a Dampyr, Boselli per chiedermi di effettuare al più presto delle modifiche a un paio di vignette che funzionavano male, mi ha detto che non solo mi avrebbe licenziato, ma che mi avrebbe spedito a fare l'allevatore di cavalli al gran premio di San Siro che non c'è più!
-Per quanto riguarda le "accuse" a Giovanni Gualdoni invece, come ha già accennato più su da Antonius (che però poi nella parte finale ha comunque finito per interpretare male certe mie parole scritte altrove), il discorso è ben diverso da quello fatto da alcuni di voi. Innanzitutto Gualdoni, consigliandomi di nascondere un pò il lato b di Dylan, ha eseguito una volontà altrui, cioè direttive generali della casa editrice che ci sono per tutte le testate, non solo per Dylan. Che esistono non per "bacchettoneria" o cose del genere, ma semplicemente perchè nel corso degli ultimi decenni la casa editrice ha dovuto spesso subire noie da associazioni di genitori e frustrati vari che, evidentemente, non potendo dar fastidio a bersagli più grossi e ben più potenti, ha preferito sfogarsi su un media più "vulnerabile" come il fumetto. (E' facile immaginare infatti che è molto più semplice attaccare una casa editrice come la Bonelli che non, per esempio, colossi dell'editoria protetti e posseduti da politici...
).
Perciò, semplicemente con il fine di scansare noie e fastidi, si cerca di evitare di illustrare nudi gratuiti (o altro) di cui si può benissimo farne a meno senza che ciò vada a stravolgere quello che l'autore intende raccontare.
Quindi, in definitiva, usare questo mio piccolo aneddoto divertente intorno a una vignetta al fine di denigrare il lavoro svolto (in maniera esemplare) come curatore di Dylan Dog da Giovanni Gualdoni è sbagliato e pure ingiusto.
Se avete altre domande in merito, dite pure. Sarò contento di poter soddisfare altre eventuali vostre curiosità.