Ci provo, anche se questo topic alimenterà problemi, me lo sento...
Albi alla mano sarà dura...
Dico che cmq per me Dylan è e dev'essere un EROE !
Non una suffragetta, che mi pare diverso.
Un eroe concreto e reale, con dei vizi e delle paure.
Cmq parto dal fatto estitico/fisico.
Per me Dylan è questo:
Non dico con questo che le immagini e disegni altri non mi piacciano. Dico che il viso di Dylan esprime una sofferenza interiore, una sfacciataggine anche. Bello ma non stupendo, rude ma non granitico. Dylan è la bellezza dello sguardo cupo di Roi e la solarità di Stano. Alto, circa 180, snello, atletico nel senso di agile. Penso anche dotato ma non si può far vedere..
Sul lato più complesso....Dylan è quello di Sclavi. Sembra poco ma credo che molti autori, oggi, non ne abbiamo appieno la dimensione. Un personaggio disilluso, romantico ma non melenso, che si carica sulle spalle ogni dramma e ogni colpa, seppure colmo di ironia e auto ironia. Egli non vede salvezza nel futuro del mondo, ma ugualmente si batte perché ciò accada, come ogni romantico che si rispetti.
Acuto, ma non pedante, trendy quando vuole ( non nel vestire, che cmq gli piace apparire demodè, ma nel pensare ), lettore, ascoltatore di buona musica ( haevy e hard rock ok, ma anche classici tipo Beatles e Rolling...) cinefilo e amante della cucina vegetariana, pessimo ma incallito suonatore di clarinetto.
Ama le donne, sebbene le sappia rispettare, è violento quando serve, ricerca un amore perduto che non riesce a trovare, crede nell'amicizia e nella lealtà.
Coraggioso si, ma con il senso dei propri limiti. Quindi non scene da Rambo o da action movie adolescenziale, ma anche capace di agire.
Questi, a grandi linee, i pregi.
I Difetti: a parte le paure, claustrofobia su tutte, ma anche mal di mare e paura di pipistrelli e altri animalacci...
penso una profonda inclinazione verso il bere, una sottile e strisciante forma di depressione, l'impossibilità di adeguarsi alla massa perché da essa attratto ma che giudica in fondo repellente e pregna di pregiudizi e amoralità. Ama vivere da solo, tipo orso, rinchiuso nel suo mondo retrò, nel quale le donne sono solo un mero strumento di passaggio, non solo fisico.
Capace anche di scaricarle, forse senza durezza ma con decisione se queste si mettono troppo di traverso con il suo mondo.
Forse il suo lato debole è proprio il sesso, cui si concede senza troppi problemi. E qui vado contro la Barbato che ci ha sempre consegnato il mondo idillio di Dylan con le donne e rammento certe sue avventure tanto per....che me lo rendevano assolutamente amorevole ( ad esempio La Casa degli Uomini Perduti..).
Certo non con la risposta pronta in ogni occasione.
Detesto l'immagine buonista di Dylan, non tanto perché questi non sia vessillifero di concetti e opinioni esatte e condivisibili, quanto perché le esterna con fare spesso pedante, inquisitorio, saccente e per me Dylan non dev'essere tale.
Poi non so ben altro...vado a memoria.