Mirco ha scritto:
dogares ha scritto:
http://daily.wired.it/news/cultura/2013/05/22/come-cambiera-dylan-dog-recchioni-65257.html
Altre cose interessanti, nel caso non sia già stato postato.
Sopratutto l'interattività con il pubblico.
di questo articolo cito questa frase:"Tutto nasce da un forte fraintendimento creato persone che non avevano diritto di scrivere niente, e si sono basate su mail private in cui erano espresse ipotesi, non verità."
Dato che siamo ancora una democrazia ho il diritto di fare informazione. Ho detto sin dall'inizio che sono tutte ipotesi al vaglio ovviamente, non si cambia dylan dog in un giorno. Tra l'altro non ha smentito niente avete notato? Io sì, e lo ribadisco a tutti i fan boy che mi hanno dato del cazzaro
Mi spiace, Mirco.
Le cose non stanno come dici.
Prima di tutto, tu hai tutto il diritto di scrivere quello che vuoi. Chi non aveva diritto a scrivere era la tua fonte che non aveva diritto a scrivere a te e, soprattutto, a condividere un carteggio privato.
Sul resto, tu hai parlato di una riunione che, di fatto, non c'è stata.
Dalle tue parole esce uno scenario di un complotto che svilisce gli autori coinvolti (Scalvi per primo) e danneggia Giovanni Gualdoni, che sembra venire trattato alla stregua di qualcuno reo di chissà quale colpa.
Le cose non sono andate così e Giovanni non è colpevole di chissà quale crimine.
Secondo poi: tu non ti sei limitato a riportare delle indiscrezioni. Tu hai spacciato quelle indiscrezioni come dati di fatto, dicendo che tutto quei cambiamenti sarebbe stati introdotti gradualmente.
Anche questo è falso.
Quelle erano proposte di Tiziano, su cui si è discusso e su cui ci siamo confrontati con lui. Alcune sono sopravvissute a questo confronto, altre no.
Cosa che non potevi sapere perché la tua fonte a questi confronti non ha preso parte.
La tua colpa è stata averle riportate? No. Tu hai una fonte confidenziale e riporti quello che dice.
E' lecito.
Quello che non è lecito è spacciare queste informazioni per dati di fatto, non capendo il tono di quelle informazioni, non conoscendo il contesto in cui sono maturate.
Perché è una cosa che non solo crea problemi a me, che poi devo smentire, ma crea problemi alla testata che ami, visto che genera reazioni spesso negative.
Detto questo, mi permetto di esprimere un paio di opinioni su tutta questa storia ridicola.
La tua fonte ha commesso due leggerezze.
La prima è quella di aver condiviso un carteggio riservato con un sito di informazione.
Purtroppo, la smania di far vedere di essere parte di qualcosa, spesso porta ad agire in maniera sconsiderata.
La seconda è quella di non aver capito che quella lettera non era una lettera diffusa a tutti gli sceneggiatori di Dylan ma solo un un numero davvero, davvero, ristretto di sceneggiatori a cui Tiziano sentiva la necessità di dare alcune indicazioni.
Questo significa che non mi è molto difficile ipotizzare con una ragionevole certezza di chi si tratti.
Nessuno passerà dei guai, sia chiaro. E' stata una leggerezza e amen.
Ma è sempre bene sapere a chi passare informazioni e a chi no.
Infine: sono su Facebook, Twitter, Instagram. La mia mail è pubblica. E ho un blog.
Se vuoi qualche informazione o vuoi avere qualche conferma, non è difficile trovarmi.